Truffa del biglietto sul parabrezza: attenzione a non cascarci, chiamate le Forze dell’ordine!
Attenzione alla nuova truffa del biglietto sull’auto: come funziona e cosa fare
Negli ultimi tempi si sta diffondendo una nuova truffa ai danni degli automobilisti, semplice ma insidiosa, ideata per colpire soprattutto chi è in buona fede. La modalità è tanto subdola quanto ingegnosa: il truffatore finge di aver subito un danno alla propria auto, imputandolo a una presunta collisione con il vostro veicolo. Il tutto viene architettato in modo da sembrare credibile e urgente.
La tecnica usata è la seguente: al vostro rientro in macchina, magari dopo aver fatto la spesa o essere stati a cena, trovate un biglietto lasciato sul parabrezza o infilato sotto il tergicristallo. Il messaggio, spesso scritto a mano per sembrare più autentico, recita qualcosa del tipo: “Mi avete tamponato. Per favore contattatemi al numero XXXXXX per il risarcimento”.
A quel punto, presi dallo spavento o dal senso di colpa, molti automobilisti tendono a chiamare subito il numero indicato, temendo di aver davvero causato un danno a un’altra vettura senza accorgersene. È qui che scatta la truffa vera e propria: dall’altra parte della cornetta, una persona con modi cortesi e pacati vi dirà che ha subito un danno alla carrozzeria, spesso definito come “piccolo”, e cercherà di convincervi a un risarcimento diretto, magari proponendo di evitare l’assicurazione “per non avere problemi”.
Spesso chiedono somme contenute, dai 100 ai 300 euro, in modo da non destare troppi sospetti e spingere la vittima a “risolvere in fretta”. In realtà, nessun incidente è mai avvenuto: si tratta di una messinscena pensata per sfruttare la buona fede e la paura di avere torto.
👉 Cosa fare in questi casi?
Non chiamate subito il numero indicato. Controllate attentamente la vostra auto per verificare eventuali danni reali. Se non notate nulla, ignorate il messaggio. Se avete dubbi, contattate la vostra compagnia assicurativa o fate una segnalazione alle forze dell’ordine. Mai consegnare denaro a sconosciuti senza prove concrete.
Diffidare è prudente: proteggere sé stessi e gli altri da queste truffe sempre più diffuse è un dovere.
Essere un’automobilista è un compito difficilissimo. Un po’ come diceva Gioele Dix nel suo monologo a Zelig. Gli aumenti, i costi, lo stress, il traffico, le multe ed infine, le truffe. Quest’ultime si aggiungono di continuo ed aumenta sempre il livello di riconoscibilità delle stesse.
Una delle truffe che sta prendendo sempre più piede in Italia, soprattutto nelle grandi città, è la truffa del fogliettino sul parabrezza.
La truffa del biglietto sul parabrezza è molto semplice ma molto realistico e, probabilmente, già molti di voi potrebbero aver avuto a che fare con questo tipo di scenario. Il primo punto si focalizza proprio sul bigliettino. Infatti, quando tornerete verso la vostra auto, parcheggiata assieme alle altre in strada, troverete un piccolo pezzo di carta incastrato nei tergicristalli. Basterà dare una semplice occhiata per vedere che non è una multa o comunque qualcosa di ufficiale.
Sul biglietto, per l’appunto, troverete delle scritte solitamente a mano che vi avvertiranno che, durante le manovre del parcheggio -per errore- avete toccato duramente l’auto avanti o dietro di voi e, sempre dal biglietto, vi diranno che i segni sono ben visibili sulla carrozzeria dall’auto del truffatore.
A questo punto, una volta che il truffatore ha provato a far breccia nel vostro cuore, cercherà di far breccia anche nel vostro portafoglio. Infatti, la richiesta subito successiva è quella di cercare un accordo per non fare la constatazione amichevole e non avvertire le Forze dell’ordine. Cosi da “mettersi” a posto tra privati.
Ovviamente, la prima cosa da fare è contattare le Forze dell’Ordine e mostrargli il contenuto del bigliettino che il truffatore vi ha lasciato con la speranza di raggirarvi ed estorcervi del denaro. Polizia, Vigili e Carabinieri sono già stati allertati di questa pratica che si sta diffondendo a macchia d’olio per tutte le grandi città italiane e quindi non dovrebbero essere sorpresi alla vista del fogliettino ma, comunque, sempre meglio portare una prova scritta, invece che comunicare l’accaduto a voce.
Se siete sicuri di non aver fatto nulla, restate calmi. Nessuno riuscirà a truffarvi se avete la certezza di non aver mai danneggiato dolosamente un’altra vettura e anche se vi capiterà di farlo, fate tutto avvisando l’Assicurazione e le Forze dell’Ordine poiché i truffatori sono sempre dietro l’angolo.