La Svizzera approva il salario minimo di 3.500 euro: “Non si può vivere con meno”
In Italia, la maggior parte dei lavoratori dipendenti, con un contratto a tempo determinato o indeterminato, percepisce uno stipendio mensile compreso tra i 1200 e i 1600 euro netti, dopo aver svolto una giornata lavorativa media di otto ore. Si tratta di una retribuzione che, nella maggior parte dei casi, non basta a garantire un tenore di vita sereno, specialmente se si vive in grandi città dove il costo della vita è sempre più elevato. Molti lavoratori italiani si ritrovano infatti a dover scegliere con attenzione dove spendere ogni euro, divisi tra bollette in aumento, affitti esorbitanti, mutui e beni di prima necessità che diventano ogni giorno più costosi.
In questo contesto economico, la notizia che la Svizzera ha stabilito un salario minimo legale tra i più alti al mondo – pari a circa 3500 euro netti al mese – non può che generare stupore, ma anche un certo senso di frustrazione. Una tale cifra, in Italia, rappresenterebbe per molti non solo un traguardo, ma quasi un miraggio. In Svizzera, invece, questo importo è considerato il minimo salariale per vivere con dignità, soprattutto nelle zone ad alto costo come Ginevra o Zurigo.
È chiaro che tra i due Paesi esistono differenze economiche e strutturali rilevanti. Il costo della vita in Svizzera è più alto, ma è altrettanto vero che i servizi pubblici, la qualità della vita, l’efficienza del sistema sanitario e la tutela dei lavoratori sono mediamente superiori. Inoltre, la Svizzera ha una politica salariale più attenta a garantire che nessuno viva sotto la soglia di povertà, mentre in Italia si continua a discutere, senza risultati concreti, sull’introduzione di un salario minimo nazionale.
Questo confronto evidenzia quanto sia urgente una riflessione seria sulla dignità del lavoro nel nostro Paese. Riuscire a garantire a ogni cittadino un compenso equo e proporzionato al proprio impegno professionale dovrebbe essere una priorità. Non si tratta solo di numeri, ma di valori: rispetto, giustizia sociale, e diritto a una vita dignitosa. In un’epoca in cui tutto aumenta, tranne gli stipendi, forse sarebbe il momento di guardare a modelli virtuosi e chiedersi: cosa possiamo fare per migliorare davvero la condizione dei nostri lavoratori?
«Non si può vivere con un salario inferiore a 3.500 euro». Questo principio diventa una norma in Svizzera. Alcuni mesi fa, il 58,15% degli elettori ha approvato con votazione popolare portando a compimento la battaglia sostenuta dai sindacati.
Una vittoria ottenuta dalla sinistra, a 6 anni dalla bocciatura con un referendum a livello federale. A Ginevra il limite minimo di stipendio fissato corrisponde a circa quattromila franchi e vige l’obbligo per gli imprenditori e i datori di lavoro di rispettarlo.
Italiani, meglio trasferirsi all’estero!
Nello specifico, il testo prevede una remunerazione oraria di almeno 23 franchi (21 euro), per 41 ore di lavoro settimanali. Un salario minimo garantito che è presente anche in altri due cantoni, Neuchâtel e Giura. Anche la Svizzera, nota per la concentrazione di redditi molto alti, ha risentito degli effetti economici dei precedenti lockdown e della pandemia. Il salario minimo garantito viene approvato in un contesto in cui è più facile trovare persone in difficoltà economiche.
Un quarto di questi nuovi poveri è di origine straniera.
«Intere famiglie con bambini – ha reso noto uno studio dell’Ospedale Universitario Cantonale – sono piombate in uno stato di insicurezza alimentare crescente». La misura era particolarmente attesa da sindacati e partiti di sinistra dal momento che Ginevra è una delle città più care al mondo. La riforma è entrata in vigore lo scorso il 17 ottobre e andrà a beneficio di circa 30mila lavoratori a bassa retribuzione, due terzi dei quali donne, molti impiegati come addetti alle pulizie o in ristoranti o parrucchieri. Si tratta del salario minimo più alto del mondo.
Ma quanto costa vivere in Svizzera?
Abbiamo estrapolato dei dati interessanti dal sito hikersbay.com ed ecco cosa abbiamo scoperto:
Il costo medio di un pacchetto di sigarette locali è 6.40 EUR (6.80 CHF). Per i marchi più famosi come: Marlboro, Gauloises, Lucky Strike si deve pagare circa 8.10 EUR (8.50 CHF).
Per gli amanti del caffè: cappuccino 4.40 EUR (4.60 CHF) caffèe e 3.10 EUR (3.20 CHF) per un espresso.
E una pizza margherita può arrivare a costare anche 15 euro 😨
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