Diritti e doveri

Multe dall’Agenzia delle Entrate da 500 a 2.000 euro ai pensionati che dimenticheranno di inoltrare questa comunicazione


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I pensionati che vivono con una pensione bassa, come tutti gli altri cittadini e lavoratori, hanno il pari diritto di richiedere i bonus o le agevolazioni inerenti al proprio reddito.

Il bonus gas-elettricità, ad esempio, offre uno sconto sulle bollette di luce e gas anche per i pensionati che non superano l’ISEE di 12 mila euro. Un risparmio che si aggira intorno a 200/300 euro a bolletta e che varia in base al nucleo dei componenti del nucleo familiare.

Anche il bonus da 200 euro che sarà erogato a luglio, potrà essere percepito dai pensionati.

Allo stesso modo il Governo ha previsto diverse agevolazioni per chi, oltre al requisito economico,  ha superato la soglia dei 75 anni. Infatti la Legge finanziaria del 2008 ha previsto per i soggetti di età pari o superiore a 75 anni l’abolizione del pagamento del Canone Rai. Per tale agevolazione è necessaria però la sussistenza di determinati requisiti, non soltanto reddituali. Qualora venisse dichiarata una falsità o si dimenticasse di aggiornare i propri dati reddituali, si incorrerebbe in multe salate.

Multe da 500 a 2.000 euro ai pensionati che non inviano questa comunicazione

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In particolare chi richiede l’esenzione del pagamento del canone, deve essere certo di non superare un reddito di 8.000 euro.

Ma oltre a tale requisito reddituale è necessario che non vi siano nel suo nucleo familiare titolari muniti di reddito proprio. Fanno però eccezione colf e badanti e collaboratori domestici.

Per ottenere l’esenzione dal pagamento del Canone RAI, gli interessati potranno presentare una dichiarazione sostitutiva con cui si attesta il possesso dei requisiti richiesti.

A tal proposito perderanno quest’importante esenzione i contribuenti che entro maggio non invieranno la domanda all’Agenzia delle Entrate. Coloro che hanno presentato la dichiarazione, se le condizioni persistono, non dovranno presentarne ulteriori.

Ma qualora dovessero perdersi, ad esempio perché si è superato il limite di reddito previsto, sarà necessario presentare la dichiarazione di variazione dei presupposti. Potrebbe accadere tuttavia di dimenticarsi di effettuare tale comunicazione. In tali casi la legge non ammette giustificazioni e questi pensionati distratti rischiano multe da 500 a 2.000 euro. In particolare è irrogata una sanzione amministrativa, oltre al canone dovuto e interessi, d’importo compreso tra euro 500 ed euro 2.000 per ciascuna annualità evasa. Nel caso di false dichiarazioni si applicheranno anche le sanzioni penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000.

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