Coronavirus

Mascherine sempre sul volto? “possono causare crisi respiratorie”. La testimonianza di un medico


Indossare per molte ore al giorno la mascherina (sul luogo di lavoro ad es.) può determinare danni ed effetti collaterali.

Gli effetti collaterali delle mascherine
Irritazione della pelle.

La problematica più frequente è quella dell’irritazione della pelle del viso, soprattutto quando si utilizzano soluzioni perfettamente aderenti al volto, come le mascherine Ffp2 ed Ffp3 (quelle con la valvola). La pressione esercitata sulla cute può causare arrossamenti, secchezza o piccole screpolature: si tratta di un disturbo assolutamente transitorio, che può essere gestito con l’aiuto di una crema idratante. Le più comuni mascherine chirurgiche, invece, non sembrano portare questa problematica poiché rimangono più “morbide” e non aderiscono perfettamente al viso. Infatti, sono quelle che hanno una capacità minore di protezione rispetto alle altre ma, se indossate, riducono la circolazione del virus nella vita quotidiana.

Il Prof. Rocco, da Catania ha spiegato dettagliatamente che non bisogna preoccuparsi di ciò perchè si tratta di sintomi transitori ma, è opportuno, indossare la mascherina nonostante i suoi effetti collaterali perchè ci protegge efficacemente dal virus, molto più pericoloso di un semplice danno alla pelle reversibile.




Le alterazioni che danno le mascherine sulla pelle sono tutte a carattere transitorio. Ogni tanto, con quelle più strette o difettose, possono verificarsi delle ecchimosi, e durano un po’ di più. Alcune volte, invece, possono esserci reazioni allergiche alla gomma delle mascherine ma in pazienti allergici già di per sè allergici ai derivati delle gomme“, ci spiega. I problemi maggiori, però, riguardano i soggetti con dermatiti già esistenti.

Per chi ha psoriasi o dermatite seborroica c’è un peggioramento nelle zone di occlusione della mascherina come nei solchi naso-genieni, mento e regioni retro-auricolari”.

I problemi respiratori.

Soprattutto nel caso delle mascherine con la valvola (Ffp2 ed Ffp3) la respirazione potrebbe farsi più affannosa specialmente durante quelle attività che richiedono più ossigeno. In ogni caso, costituiscono una barriera perché rallentano lo scambio tra l’anidride carbonica espirata e l’ossigeno esterno: in condizioni di calma o di una leggera attività fisica, questa limitazione non rappresenta un pericolo perché la mascherina riesce ad adattarsi ai tipici ritmi della respirazione. Al contrario, quando si eseguono lavori fisici gravosi o si pratica intensa attività sportiva che necessitano di maggiore ossigeno, potrebbero esserci dei rischi legati all’anidrire carbonica che rimane “intrappolata” nella mascherina, e si respirano ridotte quantità di ossigeno. Se questa condizione si protrae a lungo, si può assistere alla comparsa di sintomi come mal di testa, giramenti di testa, confusione e, nei casi più gravi, anche svenimento. Come si legge su Greenstyle, gli esperti sconsigliano l’uso della mascherina (specialmente se sono bloccanti come le Ffp2 e le Ffp3) quando ci si dedica allo sport oppure a lavori molto faticosi.



I dolori alle orecchie.

Rispetto ai due scenari appena descritti, il dolore alle orecchie rappresenta il “male” minore ma si tratta pur sempre di un effetto collaterale dell’uso prolungato delle mascherine: i lacci tirano, e se indossati per tante ore possono causare grossi fastidi. Per aggirare il problema, molti si stanno ingegnando per far arrivare i lacci dietro la testa ed evitare la pressione costante sulle orecchie.

La testimonianza di un medico

Patrizia, cardiologa in un’ospedale di Padova, ha offerto la sua testimonianza su quanto sia pericoloso indossare per molto tempo le mascherine, come nel suo caso.

I problemi connessi sono evidenti: la forma a conchiglia, rigida, sul viso, provoca un arrossamento, fa decubito sul naso e le corde premono dietro le orecchie ‘segandole’ e provocano dolore“.

Per questo motivo ha escogitato un metodo (che ci ha confidato aver preso dai social) che faccia meno pressione sulle orecchie: si prende una graffetta e si legano i lacci alle estremità così da liberare le orecchie. Ma anche in questo caso, c’è il rovescio della medaglia. “Dal momento che l’elastico è fatto per aderire alle orecchie, se viene tirato maggiormente facendolo passare dietro la testa, la mascherina ti si appiccica ancora di più al volto. Bisogna decidere cosa è peggio: se avere dolore da frizione dietro le orecchie o se avere dolore da frizione sul naso“, ha detto sorridendo.




Indossare lungamente la mascherina può creare determinare vera e propria sofferenza: “Il problema è che a lungo andare si diventa pazzi: è un dolore costante e continuo che non si allevia mai, è veramente pesante. In più, la mascherina non fa respirare bene. Oggettivamente, dopo un averle indossate per un turno intero, si torna a casa con un mal di testa incredibile. Fra la tensione dovuta al lavoro che facciamo e la non sufficiente ossigenazione, è veramente pesante. Se aggiungiamo il fatto di dover fare procedure invasive, ancora più a rischio, come può essere un’intubazione, bisogna mettere anche lo scudo facciale con delle maschere simili a quelle per andare sott’acqua. In alcuni casi ho avuto una crisi respiratoria“, ci dice.

Indossare la mascherina è una forma di rispetto per gli altri e una forma di protezone per se stessi ma ricordiamo di indossarla solo quando realmente necessaria ed obbligatoria: se decidete di fare sport, no alla mascherina!

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