Coronavirus

Coronavirus: un tweet ironico dell’Agenzia funebre Taffo scatena la bufera sul web: scopriamo cosa hanno detto


In questi momenti in cui il Coronavirus fa paura e non poco, un tweet ironico dell’Agenzia Funebre Taffo non è piaciuta molto ai seguaci del social e ha scatenato una bufera.

Taffo Funeral Services, agenzia funebre di Roma,  nota già da molto tempo per le divertenti campagne via social, questa volta ha creato un vero e proprio polverone poichè le parole dette non sono piaciute affatto ai tanti che hanno letto il tweet. Tutta colpa del coronavirus e di una battuta non propriamente  gradita in questo periodo di grande paura per il virus talvolta letale.

La polemica per la battuta sul coronavirus: Agenzia Taffo sotto accusa 

Il messaggio postato, chiaramente ironico, è stato il seguente:

Comportamenti da seguire per evitare contagio coronavirus:

Non serve lavarsi le mani
Toccatevi spesso naso e bocca
Se tossite non copritevi
Se hai qualche sintomo non contattare subito il numero 1500, ma partecipa febbricitante a vari eventi pubblici
Grazie.


Tuttavia questa volta il tono ironico non è stato per niente gradito, generando sia un polverone e sia una raffica di commenti negativi. Molti che hanno letto il tweet, mettevano in evidenza il mancato rispetto per le vittime in Italia e nel mondo per chi in questo momento sta vivendo un dramma, oltre alla paura generale in terra nostrana.

Il post, seguito da rabbia, indignazione, è stato rimosso poco dopo ed è stato seguito da un video, in cui il titolare dell’Agenzia funebre, emanava chiarimenti sulla questione. A parlare è  Alessandro Taffo, il quale però ha indispettito ancor di più dato il tono serio, le mancate scuse ma anzi un discorso in cui ha finta che quel post non fosse mai esistito.

Ecco cosa dice durante il video girato: “Buongiorno a tutti! Sono Alessandro Taffo. In tanti ci state chiedendo un post sul coronavirus e di dire la nostra in quest’occasione. Sinceramente preferiremo fare un passo indietro questa volta e far parlare le Istituzioni. Vorremmo che siano loro a metterci la faccia e a dire a tutti noi cittadini quale sia la vera entità del problema e soprattutto quale siano le opportunità per poter contenere questa problematica. Colgo l’occasione per salutarvi tutti e che dire: spero di incontrarvi il più tardi possibile (sorride, ndr)”.


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