L’olio extravergine di oliva è ufficialmente riconosciuto come farmaco per curare queste malattie: a dichiararlo è l’FDA
L’olio extravergine di oliva, da sempre protagonista della dieta mediterranea, ha conquistato un ulteriore riconoscimento di grande importanza: l’FDA, ovvero la Food and Drug Administration degli Stati Uniti, ha ufficialmente dichiarato che può essere considerato un alleato terapeutico nella prevenzione e nel trattamento di alcune malattie croniche. Questo alimento, da secoli presente sulle nostre tavole, non è più solo un semplice condimento ma viene oggi guardato con crescente attenzione anche in campo medico e scientifico per le sue straordinarie proprietà.
A far scattare l’interesse dell’agenzia statunitense sono i numerosi studi che dimostrano gli effetti positivi dell’olio extravergine di oliva sulla salute del cuore, del cervello e dell’organismo in generale. Ricco di grassi monoinsaturi, in particolare acido oleico, questo olio contribuisce a ridurre il colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo “cattivo”) e a migliorare il profilo lipidico del sangue. Inoltre, contiene una notevole quantità di polifenoli, composti antiossidanti che contrastano l’azione dei radicali liberi e riducono i processi infiammatori a livello cellulare.
Secondo l’FDA, il consumo quotidiano di almeno due cucchiai di olio extravergine di oliva può aiutare nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, tra cui ipertensione, infarto e ictus. Ma i benefici non si fermano qui. Alcuni studi clinici stanno dimostrando anche il potenziale dell’olio EVO nel supportare la funzione cognitiva, contrastare il declino neurologico e aiutare nella prevenzione di malattie degenerative come l’Alzheimer.
L’inclusione dell’olio extravergine nella categoria di alimenti funzionali e potenzialmente curativi da parte dell’FDA rappresenta una svolta: non solo conferma quanto già noto alla medicina tradizionale mediterranea, ma apre anche le porte a un uso più consapevole e mirato di questo “oro liquido”. Un cucchiaio al giorno, consumato crudo su verdure, zuppe o pane integrale, può davvero diventare un gesto di prevenzione efficace, naturale e alla portata di tutti.

PERCHÉ L’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA FA BENE
Grazie alla presenza di acido oleico, vitamina E e polifenoli come oleocantali, tirosolo e oleaceina, l’ olio extra vergine di oliva è un prezioso alleato nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, deficit cognitivo tipico degli anziani, diabete di tipo 2 e carcinoma mammario .
L’OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA E’ UFFICIALMENTE CONSIDERATO UN FARMACO CHE CURA MALATTIE
Per questo motivo, la Food & Drug Administration (FDA) ha approvato un’indicazione sulla salute qualificata per riconoscere il suo effetto medico, consentendo ai produttori di dichiararlo chiaramente nella loro etichetta. Tuttavia, per beneficiare di questo effetto positivo sulla salute, l’ olio extra vergine di oliva deve sostituire i grassi saturi, che aumentano il livello del cosiddetto “colesterolo cattivo” e sono collegati a una serie di problemi di salute. L’utilizzo dell’olio d’oliva come sostituto degli acidi grassi è anche una delle principali caratteristiche della dieta mediterranea, praticata in Italia e nei paesi del Mediterraneo, e non è un caso che sia stata acclamata come una delle migliori diete al mondo, al punto da essere riconosciuto dall’UNESCO
COME CONSERVARE IL TUO OLIO EXTRA VERGINE DI OLIVA
Molte persone si chiedono se l’olio d’oliva può andare a male. In realtà, ha una lunga durata ma l’attenta analisi della FDA spiega che, per fornire una quantità sufficiente di acido oleico, vitamina E e polifenoli con un apporto calorico inferiore a 200 kcal, l’olio extra vergine di oliva deve essere assunto entro 12 / 18 mesi dalla sua estrazione.
L’affermazione fornisce anche suggerimenti utili per non alterare la freschezza del prodotto: l’olio d’oliva deve essere conservato a una temperatura di 14-18 gradi , in piccoli contenitori opachi e non deve entrare in contatto con l’ ossigeno.
Bisogna certamente dirlo: un cucchiaio al giorno … toglie il medico di torno! Provalo sulla tua insalata, sopra una fetta di pane croccante o per dare il tocco finale a un’insalata caprese – il tipico piatto estivo – e preparati per un pasto delizioso, fresco e salutare.
L’olio extravergine di oliva (EVO) è molto più di un semplice condimento: è un vero alleato della salute, tanto da essere definito un “nutriceutico”, ovvero un alimento che possiede proprietà terapeutiche e preventive. Ricco di grassi monoinsaturi, polifenoli e antiossidanti naturali, l’olio EVO è stato studiato ampiamente per i suoi effetti benefici sull’organismo. Ecco i principali problemi di salute su cui l’olio d’oliva ha un impatto positivo:
1. Colesterolo alto
L’olio extravergine di oliva aiuta a ridurre il colesterolo LDL (quello cattivo) e ad aumentare il colesterolo HDL (quello buono). Questo avviene grazie all’elevata presenza di acido oleico e polifenoli, che migliorano il profilo lipidico del sangue e proteggono i vasi sanguigni.
2. Malattie cardiovascolari
Numerosi studi dimostrano che l’olio d’oliva riduce il rischio di infarto, ictus e ipertensione. I suoi grassi monoinsaturi migliorano l’elasticità delle arterie, regolano la pressione e prevengono l’aterosclerosi. È un pilastro della dieta mediterranea, riconosciuta come una delle più salutari al mondo.
3. Diabete di tipo 2
L’assunzione regolare di olio EVO è associata a miglior controllo della glicemia. Rallenta l’assorbimento dei carboidrati, migliora la sensibilità all’insulina e ha un effetto antinfiammatorio che contrasta lo stress ossidativo, una delle cause del diabete.
4. Infiammazioni croniche
I polifenoli presenti nell’olio EVO, come l’oleocantale, hanno un potente effetto antinfiammatorio naturale, simile a quello dell’ibuprofene. Questo rende l’olio utile per condizioni come artrite reumatoide, sindrome dell’intestino irritabile e dolori articolari.
5. Stitichezza e digestione lenta
L’olio d’oliva stimola il transito intestinale, favorisce la produzione di bile e facilita la digestione. È particolarmente utile nei casi di stitichezza cronica, soprattutto se consumato a crudo al mattino.
6. Invecchiamento cellulare
Grazie ai suoi antiossidanti, l’olio EVO combatte i radicali liberi responsabili dell’invecchiamento cutaneo e cellulare. È efficace nel proteggere la pelle, il cervello e gli organi dagli effetti del tempo.
7. Problemi cutanei
Applicato sulla pelle, l’olio extravergine di oliva ha proprietà emollienti, idratanti e cicatrizzanti. È utile contro eczemi, psoriasi, pelle secca e screpolature.
8. Salute cerebrale e neurodegenerazione
Il consumo regolare di olio d’oliva è stato collegato a una riduzione del rischio di Alzheimer e demenza senile. I suoi nutrienti proteggono i neuroni e favoriscono la plasticità cerebrale.
9. Problemi al fegato
L’olio EVO migliora la funzione epatica e aiuta il fegato a eliminare le tossine. È utile anche in caso di steatosi epatica (fegato grasso), soprattutto se associato a una dieta equilibrata.
10. Osteoporosi
Alcuni studi suggeriscono che l’olio extravergine di oliva favorisce la densità ossea, grazie alla presenza di polifenoli che stimolano l’attività osteoblastica (formazione di osso).
In sintesi:
Consumare olio extravergine di oliva di alta qualità, a crudo e in quantità moderate, aiuta a prevenire e contrastare numerose patologie. È importante scegliere olio non raffinato, biologico e spremuto a freddo, per mantenere intatte tutte le sue proprietà benefiche.
