Diritti e doveri

Anche le casalinghe possono richiedere la pensione di cittadinanza fino a 780 euro mensili


 

Abbiamo sentito parlare spesso di Pensione di Cittadinanza ma sappiamo realmente che cos’è e chi può richiederla?

La pensione di Cittadinanza introdotta con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 è una misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico destinato a chi abbia età pari o superiore a 67 anni, oppure a coloro che hanno nel nucleo familiare delle persone di età inferiore a 67 anni in condizione di disabilità grave o non autosufficienti.

Molti si chiedevano quindi se la Pensione di Cittadinanza può essere richiesta anche dalle casalinghe e la risposta è SI!

La casalinga è una donna dedita esclusivamente alla cura e all’andamento della casa e della famiglia che spesso, con l’avanzare dell’età si ritrova ad affrontare la vecchiaia in difficoltà economiche perchè non ha contributi da lavoro e quindi non percepisce pensione.

Pertanto se la casalinga in questione ha i requisiti sufficienti e vive in una situazione di disagio, può richiedere la Pensione di Cittadinanza per un importo pari e non superiore a 780 euro mensili.

L’importo degli assegni che l’INPS eroga a vantaggio dei beneficiari può aumentare in presenza di più membri all’interno del nucleo familiare. Ma anche chi vive da solo può inoltrare la domanda all’Ente per ottenere il riconoscimento dell’integrazione economica.

Requisiti

La prima caratteristica, dunque, per ottenere la pensione di cittadinanza è aver raggiunto 67 anni di età.

Inoltre per presentare domanda di pensione è necessario soddisfare uno dei seguenti requisiti di cittadinanza:

-essere cittadino italiano o dell’Unione Europea;

-essere cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso

-cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente

-essere titolare di protezione internazionale.

Oltre a rispondere a specifiche caratteristiche anagrafiche e di cittadinanza, gli aspiranti beneficiari devono rispettare i requisiti reddituali e le soglie ISEE stabilite dalla legge.

Il nucleo familiare con cui vive la casalinga deve rispettare tali requisiti:

-un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;

-un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;

-un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo; soglie ulteriormente incrementate di 5.000 euro per ogni componente con disabilità media, cosi come definita a fini ISEE, presente nel nucleo e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza;

-un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 7.560 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. In ogni caso, la soglia è incrementata a 9.360 euro, sempre moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini Rdc, nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, come da dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE.

Inoltre nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità:

-di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta;
di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;

-motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
di navi e imbarcazioni da diporto.

I nuclei familiari che presentano domanda di pensione di cittadinanza e vengono ammessi a fruire dei benefici previsti hanno diritto a un assegno che può arrivare fino a un massimo di 780 euro.

Una volta verificati i requisiti di accesso, l’INPS dà il via libera a Poste Italiane per l’erogazione dell’assegno della pensione di cittadinanza. Il beneficio dura 18 mesi, dopodiché si rinnova in modo automatico.





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