Vitamina D: 8 segni che ti indicano che sei carente
La vitamina D è fondamentale per protegge le ossa e il sistema nervoso: è la vitamina D, che ha infatti, una importantissima funzione, ovvero quella fissare il calcio nelle ossa. Una carenza di vitamina D predispone all’osteoporosi e una sua carenza può aiutare al mantenimento di muscoli e ossa.
Vitamina D: la sua importanza
Inutile dirlo che la vitamina D ha come fonte il sole: basti pensare che, il primo medico che scoprì l’importanza della vitamina D nei primi del ‘900, si accorse che i bambini che avevano disturbi alle ossa, erano coloro che non erano mai al sole.
Le due più importanti forme sono la vitamina D2 (ergocalciferolo) e la vitamina D3 (colecalciferolo): la prima di provenienza vegetale, la seconda (D3), derivante dal colesterolo.
Come abbiamo già accennato, il sole rappresenta una fonte che permette alla vitamina D di fissarsi nell’organismo attraverso un processo che genererà il calcitriolo.
Carenza e sintomi
La vitamina D è fondamentale per il nostro organismo pertanto è necessario monitorare se ne siamo carenti. Come? Effettuando esami del sangue con periodicità.
I sintomi della carenza da vitamina D sono molteplici; maggiormente si avverte dolore alle ossa, stanchezza, spossatezza, dolori muscolari. Volendo elencarli:
–Dolore alle ossa;
-Dolore alle articolazioni;
-Debolezza muscolare;
-Disturbi da fascicolazione muscolare;
-Ossa fragili, che tendono a deformarsi, nei soggetti di giovane età, o a rompersi facilmente, nei soggetti adulti;
-Difficoltà a pensare in modo chiaro;
-Stanchezza ricorrente.
La vitamina D inoltre porta benefici anche sull’umore: una sua carenza potrebbe portare a stati ansiosi e depressivi. La serotonina infatti, ovvero l’ormone della felicità, tende a diminuire se non ci esponiamo al sole e ciò porta ad irritabilità e depressione.
A beneficiare maggiorente del sole come fonte di questa vitamina sono coloro che hanno capelli e pelle chiara. Chi ha la pelle scura, ha una maggior difficoltà ad assimilare la vitamina D tramite il sole.
Vitamina D, quali i danni da carenza
Le conseguenze che possono derivare da una carenza sono molteplici. Il calcio non riesce a fissarsi nelle ossa, le ossa diventano fragili e si va incontro ad osteoporosi e fratture ricorrenti.
Nei casi più gravi si potrà anche andare incontro a rachitismo se i soggetti interessati sono ragazzi: la loro struttura scheletrica non si formerà correttamente e si genereranno malformazioni.
Carenza di vitamina D: i rimedi
La vitamina D è una sostanza fondamentale per il corretto funzionamento del nostro organismo. Spesso viene identificata come la “vitamina del sole”, poiché il nostro corpo è in grado di sintetizzarla attraverso l’esposizione ai raggi UVB. Tuttavia, nei mesi invernali, in caso di esposizione solare limitata o in determinate fasce di popolazione (come anziani, persone con pelle molto scura o chi vive in zone poco soleggiate), il fabbisogno può non essere soddisfatto solo grazie al sole. In questi casi, l’alimentazione diventa un alleato prezioso.
Tra le fonti alimentari più ricche di vitamina D troviamo soprattutto alcuni tipi di pesce, in particolare quelli grassi. Il salmone, il pesce spada, la trota, le sardine, lo sgombro e il tonno sono tutti ottimi alleati per fare scorta di questa vitamina liposolubile. Anche pesci meno noti nella cucina quotidiana, come la carpa, l’anguilla, il dentice, il pesce persico e lo storione, sono eccellenti fornitori naturali di vitamina D.
Oltre al pesce, esistono altri alimenti che apportano buone quantità di vitamina D. Le uova, in particolare il tuorlo, ne sono un’ottima fonte. Anche alcuni prodotti lattiero-caseari, come il latte intero e i suoi derivati, contengono questa vitamina, soprattutto se arricchiti. Il fegato, i grassi animali e i funghi secchi — soprattutto quelli esposti al sole durante l’essiccazione — sono altre fonti importanti. Inoltre, in commercio si trovano molti alimenti fortificati: tra questi, i cereali per la colazione (come i corn flakes), il latte di soia e il latte di riso, che spesso vengono arricchiti con vitamina D per aumentarne il valore nutrizionale.
La vitamina D non è solo essenziale per mantenere forti le ossa e prevenire l’osteoporosi, ma svolge anche un ruolo cruciale nella funzione immunitaria, nel controllo dell’infiammazione, nella salute cardiovascolare e persino nel tono dell’umore.
Quando, nonostante la dieta e l’esposizione solare, i livelli di vitamina D risultano troppo bassi, è importante intervenire con integrazione sotto la supervisione del medico. Infatti, un’integrazione non controllata può essere rischiosa, poiché un eccesso di vitamina D può portare a ipercalcemia, con conseguenze anche gravi sulla salute.
In definitiva, assicurarsi un adeguato apporto di vitamina D è un obiettivo da non trascurare, specie nei mesi freddi o in caso di aumentato fabbisogno. La scelta consapevole degli alimenti giusti, affiancata da eventuale supplementazione medica, è la chiave per mantenere un buon equilibrio e favorire il benessere dell’intero organismo.