Coronavirus

Vaccini Covid e l’effetto collaterale sulle donne: ecco quello che bisogna sapere


Il vaccino anti Covid allunga il ciclo mestruale e lo rende più abbondante. Il nuovo studio arriva dagli Usa ma l’AIFA fin ora, non ha reso noto i dati di questo effetto collaterale che ha coinvolto una grossa percentuale di donne.

Le ricerche del National Institutes of Health hanno scoperto che essere vaccinati contro Covid-19 sembra aver influito sul ciclo mestruale, indipendentemente dal siero che ci è stato inoculato.

Sono 118mila le segnalazioni avverse totali ricevute. Tre le problematiche emerse: aumento del sanguinamento, maggiore durata del ciclo e assenza di mestruazioni (amenorrea) osservate dopo la somministrazione di Comirnaty di Pfizer/Biontech e Spikevax di Moderna [..]

L’effetto collaterale sulle donne

Un nuovo studio ha scoperto che essere vaccinati contro Covid-19 sembra aver influito sul ciclo mestruale, con la durata del ciclo in aumento di quasi un giorno rispetto a quelli non vaccinati contro il virus. I risultati provengono da uno studio finanziato dal National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista accademica Obstetrics & Gynecology.

Sebbene siano state condotte ricerche approfondite sugli effetti del vaccino COVID-19 sulla fertilità, i suoi effetti sul ciclo mestruale sono stati molto meno studiati, nonostante le ampie segnalazioni di persone con cicli mestruali insoliti dopo la vaccinazione. Nonostante ciò, altri studi hanno concluso che nessun cambiamento indicato è risultato pericoloso.

Dati prelevati con vaccini Pfizer e Moderna

Lo studio norvegese (link) citato da Aifa esamina una coorte di circa 5700 donne, i risultati indicano che dopo la prima dose un 13.6% del campione riporta un maggiore sanguinamento e l’8% dopo la seconda dose. Le donne che avevano avuto un’emorragia più abbondante del solito dopo la prima dose di vaccino avevano un rischio recidivo piuttosto elevato, il 63.4%, di avere la stessa esperienza dopo la seconda dose di vaccino. E già questi dati dovrebbero far riflettere.

Tuttavia, evidenzia Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, non vi è alcuna indicazione che il vaccino possa in alcun modo rappresentare un rischio o pericolo significativo per il ciclo mestruale quindi resta fondamentale vaccinarsi.

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