Bonus sociale per invalidi. Presentando il certificato dell’ASL, otterrai 300 euro di sconto sulla bolletta luce, senza ISEE
Sono molti gli italiani affetti da patologie di varia natura, che hanno diritto a diversi bonus sociali ma non ne sono a conoscenza.
Forse a molti sfugge, ad esempio, che esistono riduzioni di prezzo persino sul rifornimento di carburante in presenza di specifici requisiti o malattie invalidanti.
In questi mesi, il Governo ha offerto un aiuto concreto, che continuerà ad essere in vigore fino all’arrivo del nuovo governo: aiutare attraverso dei sussidi, le famiglie a basso reddito e gli invalidi, a sostenere i grossi rincari luce e gas, pari a quasi il 50%. Anche i familiari che si prendono cura di anziani e disabili possono ottenere 240 euro, ma solo se pagano spese extra con versamenti tracciabili. Ciò perché vi sono acquisti per i quali si possono ottenere sgravi fiscali di un certo rilievo.
Si presuppone, infatti, che chi soffre di patologie più o meno invalidanti ha molti più costi legati alla disabilità. La riduzione della capacità lavorativa o la difficoltà di compiere atti quotidiani rende spesso necessario l’aiuto di altri.
Chi gode dei benefici della Legge 104, unitamente a familiari non conviventi, può inoltrare domanda e ricevere assegni di vario importo per 36 mesi.
A tal fine l’ARERA eroga un Bonus elettrico che riduce il costo della bolletta per i 12 mesi successivi alla domanda. L’accredito dello sconto non avviene in un’unica soluzione per cui ogni fattura riporta la cifra proporzionale del Bonus.
Con questo certificato ASL spettano sconti di oltre 300 euro sulle bollette della luce senza presentare ISEE
Hanno diritto alle riduzioni sui costi della fornitura elettrica i contribuenti affetti da malattie e disagi che rendono imprescindibile il ricorso a strumenti elettromedicali. Pertanto, riceve il Bonus il soggetto che utilizza apparecchi salvavita che assorbono una notevole quantità di energia elettrica.
L’importo degli sconti oscilla all’incirca da un minimo di 180 euro a un valore massimo di 670 euro.
Per beneficiare degli sconti in bolletta non occorre inviare l’ISEE quanto piuttosto un certificato ASL. Oltre al moduloB, bisogna infatti allegare la documentazione che attesti la presenza di gravi condizioni di salute. Risulta infatti necessario certificare l’utilizzo di dispositivi terapeutici o di eventuali carrozzine elettriche o sollevatori. Sarà cura dell’ASL pertanto barrare la casella corrispondente alla tipologia di macchinari e al numero di ore di utilizzo da parte del richiedente. A questi documenti si devono infine aggiungere informazioni presenti sulla bolletta elettrica e relative al codice POD e alla potenza della fornitura.
Ma non solo…
Nel panorama degli aiuti economici offerti dallo Stato italiano, un posto di rilievo è occupato dai bonus destinati alle persone con disabilità o invalidità riconosciuta. Si tratta di misure pensate per offrire un sostegno concreto a chi, a causa di limitazioni fisiche, psichiche o sensoriali, affronta quotidianamente sfide che vanno ben oltre quelle comuni. Questi bonus non sono tutti uguali: variano in base al grado di invalidità riconosciuto, alla condizione economica del beneficiario e alla tipologia di necessità specifica.
Tra i più noti c’è l’assegno mensile di invalidità civile, destinato a coloro che hanno una riduzione della capacità lavorativa pari almeno al 74%. Questo assegno, che viene erogato dall’INPS, rappresenta un’integrazione al reddito per chi ha difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro a causa delle proprie condizioni di salute. Per chi invece è impossibilitato a svolgere qualsiasi attività lavorativa, è previsto l’assegno di accompagnamento, che supporta la persona disabile in modo più significativo, senza vincoli di reddito.
Oltre a questi sussidi di base, esistono anche bonus mirati come quelli per l’acquisto di ausili tecnologici, detrazioni fiscali per l’adattamento dell’automobile, o contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in casa. Alcune Regioni offrono anche incentivi locali, come buoni per l’assistenza domiciliare o voucher per il trasporto sanitario.
È importante sapere che l’accesso a questi benefici richiede il riconoscimento formale dell’invalidità da parte delle commissioni mediche competenti. Una volta ottenuto, si apre la possibilità di accedere a un sistema di agevolazioni costruito per garantire maggiore equità e inclusione sociale. Non si tratta solo di soldi, ma di strumenti per restituire dignità e autonomia a chi vive con una disabilità.