Un uomo senza gambe né braccia, separato dalla moglie, cresce da solo le sue due figlie: “È il papà migliore del mondo”
Un padre straordinario: così potrebbe essere descritto Pablo Acuna, un uomo di sessant’anni originario del Paraguay, che ha dimostrato con la sua vita che l’amore genitoriale non conosce limiti fisici. Le sue figlie, con orgoglio e infinita gratitudine, lo hanno soprannominato “il miglior papà del mondo”, e non c’è appellativo più azzeccato. Pablo è nato con una grave disabilità fisica congenita: è privo di arti superiori e inferiori, ma ciò non gli ha impedito di essere un genitore presente, affettuoso e instancabile. Senza braccia e senza gambe, ha affrontato con straordinario coraggio le difficoltà quotidiane, riuscendo a costruire intorno a sé una vita fondata su valori profondi, sull’impegno, sulla dedizione e soprattutto sull’amore incondizionato per le sue figlie.
La storia di Pablo Acuna è un esempio di forza interiore e determinazione. Dopo essere stato abbandonato dalla madre delle sue bambine, l’uomo ha scelto di non arrendersi. Con l’aiuto della propria madre, che ha sempre sostenuto la famiglia, ha cresciuto da solo le figlie, occupandosi della loro educazione e offrendo loro tutto ciò che poteva: attenzione, affetto, supporto emotivo e morale. Nonostante fosse costretto a muoversi su una carrozzina artigianale e ad affrontare limitazioni enormi, ha saputo costruire un ambiente familiare sano, pieno di amore e speranza.
Una delle sue figlie, tale Gisella, ha più volte raccontato pubblicamente quanto il padre sia stato per lei una guida imprescindibile. Ha sottolineato che, pur non potendo accompagnarla fisicamente a scuola o giocare con lei come altri padri, Pablo c’era in ogni momento importante della sua crescita. Le sue parole, i suoi consigli, la sua forza d’animo, sono sempre stati presenti. Pablo non ha mai permesso che la sua condizione rappresentasse un ostacolo al suo ruolo di genitore.
Il racconto della vita di Pablo ha commosso e ispirato migliaia di persone, tanto da essere condiviso da diversi media e piattaforme social. In un mondo che spesso misura il valore di una persona in base all’efficienza fisica o produttiva, la storia di Pablo è una lezione potente su cosa significhi essere veramente “capaci”. La sua disabilità non ha mai definito chi fosse: ciò che lo definisce è la sua incredibile umanità, il suo coraggio nel non arrendersi mai, la sua dedizione senza limiti alle figlie, e la sua dignità.
Nel cuore della sua famiglia, Pablo è stato molto più che un genitore: è stato un esempio di resilienza, una fonte di ispirazione, un faro di amore e tenacia. Le sue figlie, oggi adulte, portano avanti nel mondo i suoi insegnamenti e non smettono di celebrarlo, perché per loro l’eroe più grande non indossa un mantello, ma siede su una carrozzina e ha dato loro tutto ciò che aveva: il cuore.
Un papà unico e speciale ❤
Malgrado i suoi deficit fisici è riuscito a prendersi cura delle due figlie dopo l’abbandono di sua moglie, trovandosi ad affrontare una situazione non semplice.
Le sue difficoltà fisiche sembravano insuperabili, non avendo gli arti inferiori e superiori ma, l’amore per le sue bambine le ha dato il coraggio necessario per vivere.
Il profondo attaccamento con le sue figlie è stato testimoniato dalle parole di Elida che ha definito Pablo “il papà migliore del mondo”.
Pablo nonostante i suoi limiti, si muove grazie ad una carriola appositamente realizzata per lui, si è sempre preso cura delle sue figlie da solo, sin da quando erano piccole dopo che la moglie ha abbandonato la famiglia più di 26 anni fa.
Ma per mandare avanti la sua famiglia, ha potuto anche contare su un’importante colonna nella sua vita: la nonna delle ragazze e madre dell’uomo.
Una delle figlie ha riferito: “Quando avevo 4 mesi, mia madre ci ha abbandonato. Ora ho 26 anni e mia sorella maggiore ne ha 29. Mio padre e mia nonna si sono presi cura di noi. Non ho mai visto mio padre triste. È sempre allegro e mi dà consigli molto saggi, anche se non è mai andato a scuola. È una persona molto intelligente, lo ammiro. È il miglior papà del mondo”.
Per ripagarlo di quello che ha fatto per lei e per sua sorella, Elida, la figlia minore di Pablo, ha deciso di trasferirsi da lui per occuparsi del padre, dal momento che la nonna è ormai troppo anziana per potersi occupare in pieno del figlio disabile.
Elida nutre un profondo affetto ed una totale gratitudine nei confronti del padre come confermano le sue parole:
“Mio padre è il mio mondo. È mio amico, confidente ed è il miglior papà del mondo. Ho avuto sempre tutto grazie a lui”.
Anche se Pablo è in buona salute, sua figlia Elida non ha voluto abbandonarlo per questo ha deciso di vivere con il padre, che a sua volta spera di poter realizzare un grande sogno: avere una casa tutta sua.
La sua famiglia ha sempre vissuto in affitto sotto la minaccia del proprietario che più volte ha detto di volerlo sfrattare. Insieme continuano a lottare contro la povertà che, grazie al lavoro delle figlie sarà scacciata per sempre e potranno godersi il resto della vita in serenità, quella che quest’uomo si merita!