Coronavirus

Terza dose vaccino Covid: quali categorie riceveranno subito un altro richiamo da Settembre


La campagna vaccinale prosegue a buon ritmo mentre, c’è già chi si chiede cosa potrà accadere a tutti coloro che hanno ricevuto la dose all’inizio dell’anno. Da quanto specificato dagli esperti infatti, l’immunità da vaccino vale circa 9 mesi, e oltrepassato questo periodo di tempo, si dovrà provvedere a rimpiazzare con una terza dose per evitare l’infezione.

Quindi, a chi andrà prima la terza dose? quali categorie riceveranno presto un altro richiamo del vaccino?

L’ipotesi più probabile è che si riparta da chi ha ricevuto la prima dose tra dicembre e gennaio, ovvero le persone fragili, gli immunodepressi e gli operatori sanitari.

L’ipotesi della terza dose è allo studio del ministero della Salute, che sta valutando un vero e proprio piano, con tanto delle categorie prioritarie da individuare.

Le posizioni sulla terza dose

L’EMA, ovvero l’Agenzia europea per i medicinali, ritiene che effettuare ora  la terza dose è del tutto prematuro.

L’Oms, invece, non emette pareri e incita piuttosto a concludere il primo e secondo ciclo di vaccinazione anche nei paesi più poveri. Sono solo le aziende farmaceutiche che, come prevedibile, ribadiscono l’utilità e l’efficacia della terza dose.

Secondo i ricercatori di Pfizer, per esempio, la terza dose serve per aumentare la protezione contro la variante Delta: gli studi effettuati dall’azienda riportano che una dose aggiuntiva può avere effetti cinque volti maggiore contro la variante Delta per le persone tra i 18 e i 55 anni; sarebbe addirittura 11 volte maggiore per chi ha tra i 65 e gli 85 anni.

Terza dose per tutti?

In Italia la discussione sulla terza dose si è riaccesa anche dopo le parole del direttore prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, il quale ammette che entro un mese “bisognerà decidere chi vaccinare e in quali tempi con la terza dose”. Comunque si tratterà “probabilmente delle persone più fragili e immunodepresse”.

C’è poi un’altra incognita, quella sulle tempistiche: bisogna capire quando somministrare la terza dose, valutando anche l’importanza di completare prima la campagna vaccinale con le prime due dosi. E, infine, bisogna comprendere con quale vaccino: una delle ipotesi è quella di aspettare dei preparati che siano tarati sulle varianti e possano quindi adattarsi meglio, per esempio, alla Delta.

Primo tra tutti, Israele, che ha già erogato la terza dose alle persone immunodepresse. Da domenica, poi, anche gli over 60 già vaccinati potranno ricevere un’altra dose di Pfizer, ma solo nel caso in cui siano trascorsi almeno cinque mesi dalla somministrazione della seconda.

Siamo consapevoli che servirà un rafforzamento del vaccino”, spiega un portavoce della Commissione. Intanto c’è un pre-accordo con Pfizer per la prenotazione di 1,8 miliardi di dosi in caso di necessità per arginare le varianti e vaccinare i più piccoli. Inoltre sono state opzionate 150 milioni di dosi del vaccino Moderna allo stesso scopo.


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