Diritti e doveri

Reddito di cittadinanza, la novità che pochi conoscono: potrà riceverlo anche chi prima era escluso


Il Reddito di Cittadinanza (RdC), introdotto con decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4 come misura di contrasto alla povertà, è un sostegno economico finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale.

Il Reddito di Cittadinanza è stato erogato per la prima volta ad Aprile 2019 e sono ormai trascorsi 18 mesi dalla prima mensilità. I possessori del sussidio, che pensano di averne diritto, potranno rifare domanda per ottenerne il beneficio per altri 18 mesi a partire da Ottobre di questo corrente anno.

Ma chi realmente potrà farne richiesta?

Alcune famiglie, specialmente quelle del Sud Italia, stanno avendo delle difficoltà nel richiedere il sussidio. Molti cittadini in condizioni di povertà risultano fuori dai parametri previsti dal D.L. 4/19.

Molti cittadini in realtà, sono beneficiari del sussidio pur non avendone diritto e in questa fase di rinnovo del Reddito di Cittadinanza, alcuni di loro ne restano esclusi.

Reddito di cittadinanza, quali cittadini ora possono richiederlo: cosa c’è da sapere

Nell’articolo 2 del D.L. 4/2019 sono illustrate tutte le categorie che non possono beneficiare del RdC. Tra queste vi è chi si trova in stato di disoccupazione per dimissioni volontarie. Nella norma viene spiegato che nessun cittadino può richiedere il RdC per dodici mesi dalla data del licenziamento volontario. L’ unica eccezione sono le dimissioni per giusta causa. Ad esempio i lavoratori che subiscono discriminazioni, molestie o non ricevono lo stipendio.

Con la recente nota 10617/2020, il Ministero del Lavoro ha ribaltato questi provvedimenti, almeno per alcuni lavoratori.

Il grosso cambiamento rispetto al precedente sussidio si riferisce pertanto ai lavoratori che si sono licenziati: nel 2019 chi si licenziava non aveva diritto di richiedere il Reddito di cittadinanza, da Ottobre 2020 invece, ciascun lavoratore potrà farlo, anche se le dimissioni sono state volontarie. Quindi stessa regola vale per il 2021 e 2022.

A chi è consentito l’accesso al reddito di cittadinanza

Per ottenere il Reddito di Cittadinanza, è opportuno avere i seguenti requisiti:

-Essere cittadino italiano o europeo o lungo soggiornante e risiedere in Italia da almeno 10 anni, di cui gli ultimi 2 in via continuativa.

-Avere un ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente) aggiornato inferiore a 9.360 euro annui.

-Possedere un patrimonio immobiliare, diverso dalla prima casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro.

-Avere un patrimonio finanziario non superiore a 6.000 euro che può essere incrementato in funzione del numero dei componenti del nucleo familiare e delle eventuali disabilità presenti nello stesso.

-Avere un reddito familiare inferiore a 6.000 euro annui moltiplicato per la scala di equivalenza. La soglia del reddito è elevata a 9.360 euro nei casi in cui il nucleo familiare risieda in una abitazione in affitto.

Altri requisiti

Per accedere alla misura è inoltre necessario che nessun componente del nucleo familiare possieda:

-autoveicoli immatricolati la prima volta nei 6 mesi antecedenti la richiesta, o autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc oppure motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei 2 anni antecedenti (sono esclusi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità);
-navi e imbarcazioni da diporto (art. 3, c.1, D.lgs. 171/2005).


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