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Red Canzian dei Pooh racconta la sua malattia: «Nessuna avvisaglia, una mattina non riuscivo ad alzarmi dal letto. Solo ora riesco a respirare da solo»


Red Canzian e la lotta contro la malattia: il racconto toccante del bassista dei Pooh

Red Canzian, storico componente dei Pooh, amatissimo gruppo musicale italiano, è molto più di un semplice bassista. Conosciuto anche per le sue doti da compositore, cantante, polistrumentista e produttore discografico, ha segnato la storia della musica italiana con canzoni che hanno fatto sognare generazioni intere. Eppure, dietro la sua energia sul palco e la sua passione per la musica, si nasconde un uomo che ha dovuto affrontare una delle prove più difficili della sua vita: la malattia.

In una recente intervista, Red si è aperto con coraggio, raccontando la sua esperienza con una voce visibilmente provata, ma colma di gratitudine per essere ancora qui. La sua testimonianza è un mix di dolore, resilienza e speranza, elementi che hanno sempre caratterizzato anche il suo percorso artistico.

L’artista ha parlato di una grave infezione che lo ha colpito nel momento meno atteso. Un’infezione che ha compromesso in modo serio la sua salute e che ha richiesto interventi chirurgici, cure complesse e un lungo periodo di riabilitazione. “Mi sono trovato improvvisamente in un incubo,” ha dichiarato Canzian. “Una febbre che non passava, poi il ricovero, gli esami, l’operazione. In quei momenti ho temuto il peggio.”

Red ha raccontato che il suo fisico è stato messo a dura prova, ma anche la sua mente e il suo spirito. “Non è stato facile affrontare il dolore e la paura, ma soprattutto convivere con l’incertezza. Non sapevo come sarebbe andata a finire.” Tuttavia, è proprio grazie alla sua famiglia, agli amici più cari e ai fan affettuosi che ha trovato la forza di non mollare. “L’amore delle persone è stata la mia medicina più potente,” ha confessato.

Ora, pur ammettendo che non è ancora al 100%, Red è in ripresa. Sta lentamente tornando alla normalità, con la consueta determinazione che lo ha sempre contraddistinto. Il suo desiderio è tornare presto a calcare il palco, a suonare e a cantare per quel pubblico che non ha mai smesso di sostenerlo.

Il suo racconto è un inno alla vita, un invito a non arrendersi, anche quando le ombre sembrano prevalere. Red Canzian continua a essere, anche fuori dal palcoscenico, un esempio di coraggio, passione e profonda umanità.

Il bassista è visibilmente affaticato dalla lunga degenza e dall’operazione al cuore: è stato ricoverato per una grave infezione cardiaca. “La cura antibiotica è ancora lunga e dovrò restare qui ancora per tre o quattro settimane. Quello che ho avuto è stato molto brutto, per cui ci sentiremo solo ogni tanto. Faccio fatica a fare dei video o mettere dei post sui social. Ma sappiate che a oggi sto bene, respiro, sono venuto qua con le mie gambe e tornerò in camera con le mie gambe. Vi abbraccio tutti, mi mancate”.

Al Corriere della Sera Canzian aveva raccontato di aver avuto tanta paura, di essersi accorto subito che si trattava di qualcosa di grave. “La cosa è esplosa senza alcuna avvisaglia. Una mattina non riuscivo ad alzarmi da letto. Ho provato a camminare e sono caduto. Una cosa orribile“.

L’infezione che ha colpito il bassista a inizio gennaio l’aveva portato a un ricovero urgente. Ha rischiato la setticemia. La situazione adesso sembra stabile ma lo spavento è stato grande anche per i problemi di cui aveva sofferto in passato Canzian: una dissezione all’aorta e un tumore dal quale è guarito.

Il racconto di Lorenzo è una testimonianza toccante e autentica della forza che si può trovare anche nella fragilità. La sua esperienza ci ricorda quanto sia importante ascoltare il proprio corpo, non sottovalutare i segnali e avere il coraggio di fermarsi quando serve. Ma soprattutto, ci insegna che una passione vera non si spegne, neanche davanti alla malattia.

Lorenzo non ha solo lottato contro una condizione debilitante, ha saputo trasformare il dolore in arte, il silenzio in ispirazione, e la paura in nuova forza. La sua rinascita artistica dimostra che, anche quando si perde qualcosa di essenziale, come la voce o la salute, si può ritrovare sé stessi attraverso nuove forme di espressione.

Questo tipo di storie ci fa riflettere profondamente: nessuno è immune dalla sofferenza, ma tutti possiamo scegliere come reagire. La musica, la scrittura, l’arte in generale diventano allora non solo strumenti per guarire, ma veri canali di rinascita.

Red Canzian è un esempio, non solo per chi ama la musica, ma per chiunque stia affrontando un momento difficile: non si torna indietro, ma si può andare avanti in un modo nuovo, spesso più consapevole, più autentico.