Diritti e doveri

Possiedi una carta PostePay? Dal 13 Dicembre è scattato il prelievo di 35 euro dal tuo conto, ma pochi lo sanno!


La carta Postepay è sicuramente la ricaricabile più utilizzata dagli italiani: molto usata è la Postepay Evolution, che con un canone di soli 12 euro al mese, permette di pagare in totale sicurezza. Usata per accreditare lo stipendio o pensione direttamente sulla carta, grazie all’IBAN,
per effettuare o ricevere bonifici, per domiciliare le utenze e pagare bollettini, per pagare con contactless oppure online utilizzando lo smartphone Android con Google Pay. Insomma, una carta dalle mille virtù ed utilizzi.

Il vantaggio che offre qualsiasi Postepay inoltre è quello di essere protetti da qualsiasi frode, visto che si può decidere con quale importo ricaricarla. Inoltre ci sono diverse modalità per inserire denaro aggiuntivo, sia da un conto Bancoposta, che direttamente allo sportello o in alcuni punti Sisal. I giovani l’hanno adottata come preferita, anche grazie a costi davvero esegui per gestirla, ma su questo ultimo punto sta arrivando una vera doccia gelata che causerà diversi malumori.

Postepay e la tassa da 35 euro che si può evitare?

Se le spese fisse di Postepay sono quindi molto chiare per il pubblico, alcune sorprese potrebbero arrivare per quanto concerne le spese accessorie. Un esempio è dato dall’imposta di bollo che è arrivato puntuale il 13 Dicembre, ovvero il prelievo dal conto, senza alcun preavviso, da parte di Poste Italiane.

Il pagamento di questa tassa può portare ad una spesa annuale di 34,80 euro per i clienti. Questo ovviamente inciderà su milioni di italiani che possiedono la carta ricaricabile, ma c’è una possibilità per scampare a questa tassa poco gradita dai risparmiatori italiani.

Come qualsiasi istituto bancario, anche le Poste sono costrette a far pagare questa tassa al cliente se la giacenza complessiva sul conto è maggiore ai 5000 euro. Va tenuto presente che la somma è frazionata mensilmente e può variare da banca a banca, ma per evitarla è sufficiente monitorare, grazie agli strumenti informatici, l’importo in giacenza.

Per evitare di pagare 35 euro di imposta di bollo, non vi resta che tenere sotto controllo il saldo delle vostre giacenze: non superare 5000 euro sul conto significa non pagare la tassa.


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