Curiosità

Parolisi: Incontri in carcere con una donna affascinante e come lavoro fa il centralinista. Permessi premio di 15 giorni


Chi ricorda l’omicidio di Melania Rea? Il delitto che ha da sempre scosso l’opinione pubblica. Un delitto agghiacciante per cui, Salvatore Parolisi si è sempre ritenuto innocente per la morte di sua moglie Melania. In carcere, al momento, c’è lui, il solo indiziato dell’omicidio, ma Parolisi si è sempre professato estraneo ai fatti e starebbe preparandosi per tornare in libertà.

Grosse novità giungono dal carcere dove Salvatore Parolisi sta scontando la pena: potrebbe tornare libero tra poco tempo.

L’ex militare potrà abbandonare molto presto il carcere; una possibile scarcerazione anticipata potrebbe avvenire quindi molto prima del termine dei suoi 20 anni di condanna poiché, Parolisi, ha eseguito più che correttamente il percorso di buona condotta e addirittura si è dedicato agli studi. Ricordiamo che la prima condanna assegnata prevedeva 30 anni di carcere, poi si è passati a 20 anni di reclusione e ora, forse, ne sconterà meno di 20.

Quindi se il giudice di sorveglianza dovesse decidere di concedergli quei benefici, concessi ai detenuti che hanno avuto una buona condotta e partecipato all’opera di rieducazione, Parolisi potrebbe ritornare in libertà.

L’ex caporalmaggiore è in carcere da metà 2011 quindi per il suo feroce delitto sconterebbe solo 9 anni di carcere.

L’uomo, in attesa della sua libertà, si sta dedicando con assiduità nello studio della giurisprudenza mentre attende, continuando a dire di essere innocente, a riassaporare la libertà. 

La sua scelta di studiare giurisprudenza non è casuale: oltre ad avere sete di cultura, vuole anche capire a fondo le leggi e le dinamiche che regolano i processi e tutti i meccanismi di accusa e difesa in cui, lui stesso, ne è protagonista.

È un detenuto modello”, assicurano oggi dal carcere. Lavora, fa il centralinista e sta studiando molto assiduamente. Lasciatosi il passato alle spalle, Salvatore Parolisi sta mettendo le basi per ricostruirsi una nuova vita appena avrà finito di scontare la sua condanna. Ma già – appena l’emergenza sanitaria lo renderà possibile – potrebbe lasciare il penitenziario per periodi variabili da un’ora a 15 giorni, anche consecutivi. Per un massimo di 45 giorni l’anno l’ex militare potrà quindi uscire dal carcere per motivi di studio e frequentare le lezioni universitarie in presenza.

C’è una donna affascinante nella vita di Parolisi

A tal riguardo, Fiore scrive su Facebook: “Condannato a soli venti anni per l’omicidio della moglie, Salvatore già guarda avanti. Da diverso tempo, infatti, va a fargli visita una donna, dell’Est Europa, alta, bionda e molto appariscente che con cadenza regolare entra nel carcere di Bollate e trascorre con il detenuto alcune ore. Quella donna, come ho scritto sul settimanale Giallo, ha conosciuto Parolisi attraverso uno scambio di lettere. Poi i due da circa tre anni, hanno iniziato a vedersi. Sempre con più frequenza. Direte: ma cosa c’è di male? Beh, nulla se Salvatore Parolisi non avesse ucciso con 35 coltellate sua moglie Melania, dinanzi gli occhi della loro figlioletta di appena diciotto mesi”.

Quindi starete ancora a chiedervi: e allora un assassino non può rifarsi una vita? Sicuramente sì, rispondo. Ma non prima di aver mostrato un sincero pentimento per quello che ha fatto. Parolisi non ha mai chiesto scusa alla famiglia di Melania.

Soprattutto non ha mai chiesto scusa a sua figlia Vittoria per averla resa, di fatto, orfana e averla condannata all’infelicità. Non ha mai chiesto scusa a nessuno per l’orrore che ha commesso e per le bugie che ha raccontato.

Melania è stata massacrata il 18 aprile del 2011. Salvatore, come hanno scritto in giudici, non sapeva più come affrontare la sua ambigua vita sentimentale: da una parte Melania e la figlia, dall’altra Ludovica, l’amante, la quale aveva già fissato l’appuntamento per presentargli i genitori. Parolisi ha finto di piangere quando si presentava in tv a sbraitare la sua innocenza. Oggi non inganna più nessuno, almeno si spera. Intanto metà della pena l’ha quasi scontata e già ha diritto ad uscire dal carcere 45 giorni all’anno.

Se non fosse stato per l’emergenza sanitaria, Salvatore era già fuori, a giorni alterni, dal penitenziario. Libero e spensierato di rifarsi una vita, dimenticando troppo in fretta di averla tolta a Melania e di averla rovinata per sempre alla figlia Vittoria”.

 


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