Nonno di 84 anni costretto a vivere sul terrazzo al freddo perchè un uomo ha occupato la casa e ora sta morendo
La vicenda che stiamo per raccontare ha colpito profondamente l’opinione pubblica, suscitando un’ondata di emozione, indignazione e un acceso dibattito sullo stato dei diritti sociali nel nostro Paese. È la storia di Renzo, un anziano signore di 84 anni, che si è ritrovato in una situazione al limite dell’incredibile: costretto a vivere all’aperto, sul terrazzo della sua stessa abitazione, in pieno inverno, a causa di un’occupazione abusiva del suo appartamento da parte di un giovane uomo.
Renzo, da tutti descritto come una persona mite e dignitosa, ha vissuto una vita semplice e onesta. Vedovo da anni e con qualche problema di salute tipico dell’età avanzata, si era ritirato in quell’appartamento acquistato con i risparmi di una vita di lavoro. Quella casa rappresentava per lui non solo un bene materiale, ma il rifugio della memoria, il luogo dove conservava ricordi, affetti e frammenti della sua esistenza.
Purtroppo, un giorno, tutto è cambiato. Un uomo, secondo quanto riportato dai media, si è introdotto abusivamente nell’abitazione, stabilendosi lì con la pretesa di non volerla lasciare. Da quel momento in poi è cominciato il calvario per l’anziano Renzo, che ha dovuto lasciare la sua casa, senza alcuna possibilità di rientrarvi, a causa della lentezza delle procedure legali e dell’assenza di interventi immediati da parte delle istituzioni.
Il fatto più grave è che, nonostante le numerose denunce e segnalazioni, nessuna autorità è intervenuta con tempestività. Le promesse di aiuto sono rimaste tali e Renzo si è ritrovato solo, invisibile, costretto a trovare riparo come poteva: sul terrazzo, esposto alle intemperie, al gelo notturno e a condizioni igienico-sanitarie decisamente precarie.
Le sue condizioni di salute, già fragili, si sono aggravate. Soffre di ipertensione e artrosi, e le rigide temperature invernali non hanno fatto che peggiorare la situazione. Il suo caso è diventato emblematico, sollevando interrogativi profondi su come lo Stato tuteli – o non tuteli – i suoi cittadini più vulnerabili.
La vicenda di Renzo ha scatenato anche un acceso dibattito pubblico e politico. Molti si sono chiesti come sia possibile che una persona venga privata del proprio spazio vitale, e che un cittadino italiano anziano e malato venga lasciato senza tutela, mentre chi ha violato la legge continui ad abitare comodamente l’immobile. Alcuni esponenti di partito hanno denunciato l’episodio come il simbolo di un sistema in cui le priorità sembrano capovolte, dove chi ha bisogno viene lasciato indietro.
Allo stesso tempo, è importante trattare questi temi con equilibrio, evitando strumentalizzazioni. La questione dell’occupazione abusiva delle abitazioni è complessa, e coinvolge spesso anche soggetti in situazioni di estremo disagio sociale. Tuttavia, il caso di Renzo evidenzia una grave lacuna nel sistema di protezione sociale: in una società giusta, nessuno dovrebbe essere costretto a vivere per strada, men che meno un anziano malato che ha sempre rispettato le regole.
Molti cittadini, venuti a conoscenza della storia tramite i media e i social network, si sono mobilitati offrendo solidarietà, aiuti concreti e supporto legale. Alcune associazioni si sono attivate per fornirgli un alloggio temporaneo e per seguire il caso, affinché non cada nel dimenticatoio.
Questa triste storia dovrebbe far riflettere tutti noi su quanto sia urgente e necessario riformare le politiche abitative, rafforzare i diritti delle persone fragili e garantire l’effettiva tutela della proprietà privata, sempre nel rispetto della dignità umana. Nessuno dovrebbe essere lasciato solo, né Renzo, né altri come lui.
Un immigrato gli occupa la casa. E ora Nonno Renzo sta morendo
La sua storia raccontata dallo stesso protagonista nella trasmissione ‘Fuori dal coro’, con gli occhi pieni di lacrime, coperto da molti vestiti e coperte perchè vivere sul terrazzo non è facile.
Renzo è un pensionato delle ferrovie che vive su un terrazzo e che ora sta morendo.
La vicenda è iniziata tre anni fa, quando un uomo, immigrato, giunto in Italia ha chiesto a Renzo di aiutarlo a mettere in piedi un locale e gli aveva affittato casa sua.
Dopo alcuni mesi il giovane non ha più versato i soldi dell’affitto a Renzo e così è iniziato il calvario. Renzo ha vissuto tutto il tempo su un terrazzo riparato alla peggio, lastre di plastica come pareti, una stufa a pellet per riscaldarsi e non morire assiderato. Il tempo è passato e nessun autorità ha cacciato via con forza l’inquilino abusivo: Renzo si è ammalato ora.
C’è lo sfratto ma l’abusivo resta
“Parliamoci chiaro” ha detto all’inviata di Fuori dal coro “a me resta poco da vivere: vorrei farlo tranquillo, a casa mia, ma ho capito che non ce la farò”.
Nonostante il tribunale ha firmato lo sfratto esecutivo, nessuno lo ha mai portato a compimento.
La legge assevera ma poi tace. E al povero cittadino, anziano e con patologie croniche, non resta che subire. E continuare a vivere malamente quel poco che resta. Del resto, come dice l’anziano in conclusione del servizio di Rete 4 sul suo caso: “questo sta facendo come gli pare. D’altronde, sembra che lo può fare… E allora controllo la mia rabbia e mi rassegno. È più facile…”,
A Renzo ormai resta poco da vivere ma Mario Giordano, ieri ha annunciato sui social: “Abbiamo il cuore colmo di gioia! Finalmente ce l’abbiamo fatta, la casa di Nonno Renzo è stata liberata.
Martedì, nella nuova puntata di #Fuoridalcoro, vi racconteremo tutto. Per il momento gioiamo insieme a Nonno Renzo e come sempre ricordiamo che: “Chi non urla è complice”