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Lino Banfi racconta con dolore, la malattia della moglie: “Prima di dormire cerca la mia mano”


Lino Banfi ha spento già le sue 85 candeline ma, nonostante il suo grandioso successo, ha molto dolore nel cuore a causa della malattia della sua dolce Lucia, sua moglie.

Sono sposati da quasi sessant’anni e la donna da diverso tempo è affetta dall’Alzheimer. L’attore pugliese vive malissimo questa situazione e non accetta tutto ciò, non riesce a farsene una ragione. “Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei – dichiarò in una intervista con Mara Venier a Domenica In – Mai un viaggio all’estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia”.

Lino Banfi conobbe Lucia Zagaria quando era giovanissimo, adolescente,  ed era appena uscito dal seminario in cui aveva studiato. Lei aveva 13 anni ma decise di seguirlo. “Abbiamo fatto i fidanzatini poi scappammo insieme – ha raccontato qualche tempo fa Lino a Verissimo – per me lasciò la sua attività, faceva la parrucchiera e aveva un bel negozio avviato. Andammo via con 2000 lire in tasca. Il nostro viaggio durò 60 chilometri in tutto, il padre voleva ammazzarmi con il suo coltello da calzolaio”.

Quando il comico pugliese si trasferì a Milano a 18 anni Lucia – rimasta a Canosa di Puglia per lavorare – continuava a sostenerlo anche economicamente: “Era parrucchiera e io avevo sempre bisogno di quattrini – ha confessato Banfi al Corriere della Sera – A Milano facevo una vita miserabile. Dormivo nei treni fermi in stazione coprendomi con un cartone. Mangiavo quel che capitava: per un periodo riuscii a ingannare un macellaio fingendomi nordico per chiedere gli scarti di polmone da dare al gatto. Ma in realtà li mangiavo io”.

Nel 1962 Lino prende coraggio e va a parlare con il padre della sua fidanzata, per chiedere la sua mano: dopo l’iniziale rifiuto – Mastro Michele non voleva che sua figlia sposasse un attore – la coppia organizza una fuga a Roma. Dopo essere stati costretti a rientrare in Puglia dalla mancanza di soldi le nozze diventano un passaggio obbligato: “Dopo un mese ci sposammo. Alle sei di mattina in una sagrestia”. Era il 1° marzo del 1962 e dal matrimonio (che in occasione delle nozze d’oro nel 2012 fu celebrato nuovamente) nacquero due figli: Rosanna e Walter.

Lucia, racconta è stata da sempre una donna straordinaria,  mai stata protagonista di scenate di gelosia: “Non ho mai assistito ad una discussione di gelosia – ha raccontato la figlia Rosanna – mia madre ha sempre sostenuto il sogno di mio padre di lavorare nel mondo dello spettacolo senza alcun problema anzi aiutandolo a superare momenti difficili”.

Il segreto per un’unione così longeva? Lo ha svelato lo stesso Banfi nella puntata del programma di Rai 3 Grande Amore dedicata al suo matrimonio: “Quando mi chiedono perché è durata e dura così tanto la nostra unione, io rispondo che abbiamo cementato insieme questa costruzione Abbiamo usato il cemento buono e il nostro palazzo è diventato anti-sismico. Chi lo può distruggere? Siamo felici così”.

Quando Lucia ha iniziato a rivolgergli le stesse domande Lino ha capito che c’era qualcosa che non andava: “Prima non sapevo come dovevo rapportarmi. Le rispondevo spazientito”.

«Dimentica un po’ di cose, non ricorda. Ma poi è anche cosciente e presente». Per non lasciarla sola ha appena rinunciato a partecipare a un festival oltreoceano e a girare all’estero il sequel di film di cui è stato protagonista. «Non mi arrendo. La seguono i medici migliori. Voglio arginare la malattia. Le sto provando tutte. E quando posso la faccio ridere. Un po’ di tempo fa mi ha chiesto: «E se un giorno non ti dovessi più riconoscere?». Gli ho risposto stringendola: «Vorrà dire che ci presenteremo di nuovo».


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