La storia del piccolo Sasha: nasce senza occhi, la mamma lo abbandona
La straordinaria storia di Sasha, il bimbo che illumina senza vedere
Sasha è un bambino dolcissimo, con le guance rotonde e un sorriso che riesce a scaldare il cuore anche nei giorni più freddi. È venuto al mondo portando con sé una rara condizione genetica che lo ha privato della vista ancor prima di aprire gli occhi: è nato senza bulbi oculari. Un evento medico rarissimo, che lo rende uno dei soli tre casi documentati al mondo affetti da una forma estrema di anoftalmia bilaterale associata al gene SOX2.
Nonostante questa condizione, Sasha è un bambino pieno di vita, vivace e curioso. La sua energia e il suo modo di esplorare il mondo con il tatto e con l’udito lo rendono un piccolo miracolo vivente, capace di trasmettere gioia e forza a chiunque lo incontri. Ama nuotare, muoversi, ridere. I medici e gli assistenti che lo seguono ogni giorno lo descrivono come intelligente e sereno, un bimbo che riesce a comunicare emozioni profonde senza bisogno di vedere o essere visto.
Sasha è nato in Siberia, nella città di Tomsk, e la sua vicenda è legata anche a una profonda ferita familiare. La giovane madre, cresciuta in un orfanotrofio e sopraffatta dall’angoscia di non sentirsi in grado di assistere un figlio con disabilità gravi, ha scelto di rinunciarvi subito dopo il parto. Una decisione dolorosa e comprensibile, che ha lasciato Sasha senza una famiglia biologica ma non senza affetto.
Una straordinaria infermiera, che lo ha accudito fin dai primi mesi di vita, ha raccontato con tenerezza: “Sasha gioca, ride, ascolta i suoni e si muove con curiosità. È un bambino come gli altri, solo con un modo diverso di conoscere il mondo”. Queste parole ci ricordano quanto sia importante guardare oltre la disabilità, riconoscendo la piena umanità e le potenzialità di ogni bambino.
La sua condizione non comporta, per ora, altre complicazioni neurologiche o motorie. Oltre alla mancanza totale dei bulbi oculari, Sasha presentava due piccole cisti benigne sulla fronte, che sono state prontamente rimosse chirurgicamente senza esiti negativi. Il suo sviluppo cognitivo appare in linea con quello di altri bambini della sua età e la sua salute generale è sorprendentemente buona.
Sasha è diventato un simbolo di speranza, resilienza e amore. Oggi è affidato a una struttura che si prende cura di lui con estrema dedizione, e sono numerose le famiglie, anche al di fuori della Russia, che si sono dette pronte ad adottarlo. Il suo futuro, quindi, potrebbe essere luminoso, nonostante il buio che lo accompagna dalla nascita.
La sua storia ci insegna che la vita è preziosa anche nei suoi aspetti più fragili, che ogni bambino ha diritto a essere amato e sostenuto. Sasha non potrà vedere i colori del mondo, ma chi lo incontra vede in lui una luce potente, capace di cambiare prospettive e scuotere le coscienze. E forse, proprio per questo, è un bambino più “grande” della sua condizione, un piccolo eroe che ci insegna a guardare il mondo con il cuore.
La dottoressa Tomsk Tatiana Rudnikovich ha spiegato: «Sasha ha fatto tutti i controlli e gli esami regolari come qualsiasi altro bambino della sua età. ». Tuttavia, per ora non c’è «nessuna possibilità» che Sasha vedrà mai. Nella sua lista di adozione c’era scritto che era “un bambino pacifico e sorridente”. «Sorride non appena sente voci familiari. Sua madre ha firmato i documenti di rifiuto all’ospedale dove ha partorito – spiegano – Non ci sono informazioni sul padre».
L’infermiera del piccolo Sasha lo aveva portato a San Pietroburgo, dove i chirurghi avevano impiantato minuscole sfere oculari per assicurarsi che il suo viso non si deformasse durante la sua crescita, racconta il Siberian Times. Avrà bisogno di tali operazioni ogni sei mesi circa, ogni volta con sfere più grandi.
Il piccolo però ha ricevuto un regalo straordinario, perchè come tutti merita tanto amore per crescere.
Le fonti estere riportano buone notizie dai responsabili delle adozioni di Tomsk, città a sud della Siberia. Gli stessi hanno infatti annunciato che Sasha è stato adottato da una famiglia.
“Il piccolo Sasha è stato preso in cura da una famiglia russa di una città diversa – dice una portavoce a The Siberian Times – Non possiamo rivelare ulteriori dettagli. Siamo ovviamente felici per Sasha e auguriamo a lui e ai familiari tutto il meglio“.
Sasha ha imparato ha camminare, sorride, pronuncia poche parole, vive la sua vita con serenità e gode di buona salute.
Buona vita piccolo!
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