Curiosità

La profezia del veggente texano: la 3^guerra mondiale scoppierà il 13 Maggio, giorno della Madonna di Fatima


Le profezie sul conflitto tra Russia e Ucraina: tra misticismo e inquietudine

Nel corso della storia, molte figure spirituali e veggenti hanno affermato di aver previsto eventi catastrofici che avrebbero segnato l’umanità. Negli ultimi anni, con lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina, diverse profezie antiche e moderne sono tornate alla ribalta, alimentando interrogativi profondi e un senso di timore collettivo. Tra gli esempi più citati c’è chi fa riferimento ai testi criptici di Nostradamus, che, secondo alcune interpretazioni, avrebbe alluso a una “grande guerra nel cuore dell’Europa” in seguito a tensioni generate da una potenza orientale. Nonostante non siano mai menzionati nomi precisi, alcuni studiosi vedono in queste parole un’ombra gettata su Mosca e i suoi movimenti geopolitici.

Un altro nome spesso associato a questo scenario è quello di Baba Vanga, la veggente bulgara cieca che, secondo i suoi seguaci, avrebbe previsto un futuro in cui l’equilibrio mondiale sarebbe stato spezzato da una guerra tra nazioni sorelle, alludendo alla profonda connessione storica e culturale tra Russia e Ucraina. Le sue parole, seppur enigmatiche, parlano di “un popolo tradito” e di una nazione “che affronterà il fuoco per rinascere”. Alcuni le interpretano come visioni simboliche di un lungo percorso di distruzione e rinascita per l’Ucraina, e di isolamento e conseguenze per la Russia.

Oltre ai veggenti, anche profeti contemporanei e mistici religiosi hanno espresso messaggi legati al conflitto. Alcuni parlano di un “grande inverno dell’umanità” che partirà da Est, altri mettono in guardia contro il rischio di escalation nucleari o disastri globali. Tuttavia, in mezzo a queste visioni oscure, c’è chi intravede anche speranza: la previsione che dalla sofferenza nascerà un nuovo dialogo tra popoli, e che la pace, sebbene lontana, potrà arrivare solo attraverso un profondo cambiamento spirituale e culturale.

La profezia inquietante del veggente texano: “La Terza Guerra Mondiale inizierà il 13 maggio”

Negli Stati Uniti, tra le vaste distese polverose del Texas rurale, si è diffusa di recente una profezia inquietante che ha acceso l’interesse – e in alcuni casi la preoccupazione – di moltissime persone. Il protagonista di questa previsione è Eli Matthews, un uomo comune, vissuto per anni nell’anonimato, che sostiene di ricevere da tempo visioni mistiche sul futuro dell’umanità. Secondo il suo racconto, sarebbe stato colpito da una sorta di “illuminazione” durante un incidente automobilistico, dopo il quale avrebbe iniziato ad avere sogni ricorrenti e altamente simbolici.

La profezia più controversa che Eli ha condiviso riguarda nientemeno che l’inizio della Terza Guerra Mondiale, che – secondo quanto da lui dichiarato pubblicamente – avrà inizio il 13 maggio di un anno non specificato. La data è diventata virale in rete, tra forum cospirazionisti e appassionati di mistero, scatenando un’ondata di curiosità mista a timore. Nella visione descritta dal veggente texano, il mondo sarà scosso da un attacco improvviso, che darà inizio a una catena di reazioni militari tra potenze mondiali, portando rapidamente a un conflitto su scala globale.

Eli non fornisce molti dettagli geografici, ma parla di un evento “che cambierà per sempre il volto dell’umanità”, coinvolgendo tecnologie distruttive, alleanze inaspettate e un “grande buio” che seguirà. La sua predizione è accompagnata da ammonimenti spirituali: invita tutti a prepararsi non solo materialmente, ma anche a ritrovare una dimensione interiore, perché – secondo lui – la salvezza sarà prima di tutto spirituale.

Come spesso accade con queste previsioni, c’è chi le deride e chi le prende sul serio. Ma il messaggio che resta è che, tra paura e fede, l’essere umano continua a cercare risposte e segnali anche nel mistero. E la profezia di Eli Matthews è solo l’ultima di una lunga lista di visioni apocalittiche che, vere o false, raccontano le ansie profonde della nostra epoca.