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Arrivano minacce dalla Russia: “Con altre sanzioni, ci saranno conseguenze irreversibili per l’Italia”


Russia minaccia l'Italia

La guerra tra Russia ed Ucraina è sempre più cruenta: tanti i soldati e i civili che hanno perso la vita, che appartengono ad entrambi i fronti. E’ sempre maggiore la paura che questo conflitto possa coinvolgere anche altri stati europei, tra cui l’Italia, che già risente delle conseguenze economiche, che stanno mettendo in ginocchio i cittadini italiani che stanno sostenendo rincari eccessivi. 

Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, portavoce dello stesso Putin, ha minacciato l’Italia, con delle parole forti e decise.

Arrivano minacce dalla Russia: “Con altre sanzioni, ci saranno conseguenze irreversibili per l’Italia”

Arrivano dalla Russia minacce per il nostro paese. Alexei Paramonov, direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, ha riferito che se l’Italia appoggerà ancora l’introduzione di altre sanzioni che mirano a distruggere l’economia russa, ci saranno conseguenze irreversibili per la nostra Nazione.

Alexei Paramonovattacca inoltre si è scagliato verbalmente contro Guerini, dicendo: ” Chiese aiuto per il covid e ora è tra i falchi.”

Lorenzo Guerini è deputato del Partito Democratico nonché ministro della difesa nel governo Conte II, aveva chiesto sostegno alla Russia per ottenere aiuti durante il periodo critico del Covid, e la stessa Russia aveva attivato una campagna di sostegno denominata “Russia col cuore”.

Stop alle sanzioni o per l’Italia finisce male

Russia minaccia l'Italia

«Le sanzioni non sono una nostra scelta. Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la ‘totale guerra finanziaria ed economica alla Russia’, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili».

«Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera», queste le parole del deputato del Partito Democratico.

La Russia tradita dall’Italia dopo aiuti durante il Covid

Russia aiuta Italia durante il Covid

Paramonov ricorda della parte dal sostegno della Russia all’Italia all’inizio della pandemia Covid: «In accordo con l’accordo raggiunto a livello di Presidente della Russia e Presidente del Consiglio dei Ministri d’Italia nel marzo-aprile 2020, all’Italia è stata fornita un’assistenza significativa attraverso il Ministero della Difesa, il Ministero dell’Industria e Commercio e Ministero della Salute della Russia. A proposito, una richiesta di assistenza alla parte russa fu inviata allora anche dal ministro della Difesa italiano Lorenzo Guerini, che oggi è uno dei principali “falchi” e ispiratori della campagna antirussa nel governo italiano».

«È deprimente che ora – sostiene direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo – sullo sfondo dell’isteria anti-russa, le autorità italiane abbiano improvvisamente dimenticato tutto: i trattati e gli accordi bilaterali esistenti, la natura speciale dei nostri legami, la ricca storia secolare di relazioni e tradizioni forti, l’esperienza di successo della cooperazione, il significativo capitale accumulato di fiducia reciproca e si unisca alla frenetica campagna russofobica.

Ci aspettiamo che a Roma, come in altre capitali europee, tornino comunque in sé, ricordino gli interessi profondi dei loro popoli, le costanti pacifiche e rispettose delle loro aspirazioni di politica estera».

Quali le conseguenze?

Gas Russia-Italia

Alla domanda se la Russia interromperà la fornitura di idrocarburi all’Italia in risposta alle sanzioni occidentali, Paramonov è cauto: «La questione della risposta a misure restrittive di portata senza precedenti e illegittime dal punto di vista del diritto internazionale sanziona la pressione sulla Russia da parte degli Stati Uniti e dell’Ue è in fase di elaborazione da parte del governo della Federazione russa. Mosca non ha mai utilizzato le esportazioni di energia come strumento di pressione politica. Le compagnie energetiche russe hanno sempre adempiuto pienamente ai loro obblighi.

Continuano a farlo anche adesso. Sappiamo che c’è molta preoccupazione per il futuro di queste consegne. Tenuto conto della significativa dipendenza di Roma dagli idrocarburi russi, che raggiungono il 40-45%, il rifiuto dei meccanismi affidabili di trasporto dei vettori energetici sviluppatisi in molti decenni avrebbe conseguenze estremamente negative per l’economia italiana e per tutti gli italiani».

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