Diritti e doveri

I 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere


Molti lettori ci chiedono di approfondire gli argomenti che riguardano le pensioni sulle casalinghe perchè c’è molta disinformazione e ciò rischia di essere un ostacolo per tante donne che non sono a conoscenza dei propri diritti.

La casalinga, ovvero colei che si è dedicata esclusivamente alla cura e all’andamento della casa e della famiglia nel corso della vita, pur non svolto lavori che le hanno permesso di accumulare contributi da lavoro, può comunque ottenere un sussidio economico simile ad una pensione che le permette di affrontare alcune spese. Ma quali sono i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere?

Di seguito vi illustreremo quali sono le forme di trattamento previdenziale e assistenziale a cui una casalinga può avere accesso

5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere

1-Fondo  casalinghe INPS

La pensione casalinghe, calcolata solo con il sistema contributivo, spetta agli uomini e alle donne che si occupano dei lavori non retribuiti di cura della famiglia, con almeno 57 anni di età e una contribuzione minima di 5 anni.

Per beneficiare di tale pensione è necessario iscriversi ad un fondo istituito dall’Inps. Possono iscriversi al nuovo fondo di previdenza, i soggetti di entrambi i sessi e di età compresa fra quella prevista dalle norme sull’avviamento al lavoro 16 anni e i 65 anni di età.

L’importo dei versamenti è libero, tuttavia, versando almeno 25,82, euro verrà accreditato un mese di contribuzione.

L’Inps accrediterà per ogni anno tanti mesi di contributi quanti ne risultano dividendo l’importo complessivo versato nell’anno per 25,82 euro (se si versano in un anno 110 euro, ad esempio, i mesi accreditati saranno 4).

Il versamento può essere effettuato in qualsiasi momento dell’anno con bollettini di conto corrente postale che l’Inps invia a casa insieme alla lettera di accoglimento dell’iscrizione.

Per ottenere la pensione casalinghe, occorre avere questi requisiti:

-avere 57 anni di età;
-avere 5 anni di contributi versati;
-maturare un assegno di almeno 1,2 volte la pensione sociale o a prescindere dall’importo dell’assegno avere 65 anni di età;
-svolgere lavoro di cura non retribuito in casa;
-non essere titolari di una pensione diretta;
-non svolgere altre attività lavorative, salvo il part time.

L’assegno che verrà versato sarà di 551 euro.

2-Assicurazione INAIL

Coloro che sono regolarmente iscritte al Fondo e possiedono almeno 5 anni di contributi, possono avere diritto ad una rendita INPS. Tale iscrizione al Fondo comporta anche la copertura assicurativa obbligatoria INAIL. Grazie a tale sussidio, la casalinga è coperta in caso di incidenti domestici o simili. In questo modo, laddove si certifichi una inabilità permanente conseguente all’incidente, la casalinga può avere diritto ad una rendita o una indennità INAIL.

3-Assegno sociale per le casalinghe senza anni di contributi

Tra i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere troviamo anche l’assegno sociale INPS, ex pensione sociale. Questo tipo di trattamento non è una vera e propria pensione, piuttosto si tratta di un sussidio che ha natura assistenziale. Ciò significa che il richiedente può averne diritto senza tener conto dei contributi sì, ma con redditi molto bassi. Rispettivamente il tetto massimo di reddito deve essere di 5.983,64 euro se non coniugati, 11.967,28 euro se coniugati. Per il 2023 l’importo mensile dell’assegno sociale è pari a 503,27€ per 13 mensilità.

4- Pensione/reddito di Cittadinanza

Nonostante con la riforma Meloni, è stato tagliato il Reddito di Cittadinanza, tutti coloro che hanno oltrepassato 60 anni possono comunque richiederlo.

Anche la pensione di cittadinanza rientra tra i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere.

La prima caratteristica, dunque, per ottenere la pensione di cittadinanza è aver raggiunto 67 anni di età.

Inoltre per presentare domanda di pensione è necessario soddisfare uno dei seguenti requisiti di cittadinanza:

-essere cittadino italiano o dell’Unione Europea;

-essere cittadino di Paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, o apolide in possesso di analogo permesso

-cittadino di Paesi terzi familiare di cittadino italiano o comunitario titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente

-essere titolare di protezione internazionale.

Oltre a rispondere a specifiche caratteristiche anagrafiche e di cittadinanza, gli aspiranti beneficiari devono rispettare i requisiti reddituali e le soglie ISEE stabilite dalla legge.

Il nucleo familiare con cui vive la casalinga deve rispettare tali requisiti:

-un valore ISEE inferiore a 9.360 euro;

-un valore del patrimonio immobiliare in Italia e all’estero, diverso dalla casa di abitazione, non superiore a 30.000 euro;

-un valore del patrimonio mobiliare, come definito a fini ISEE, non superiore a una soglia di 6.000 euro, accresciuta di 2.000 euro per ogni componente il nucleo familiare successivo al primo, fino ad un massimo di 10.000 euro, incrementato di ulteriori 1.000 euro per ogni figlio successivo al secondo; soglie ulteriormente incrementate di 5.000 euro per ogni componente con disabilità media, cosi come definita a fini ISEE, presente nel nucleo e di 7.500 euro per ogni componente in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza;

-un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 7.560 euro annui, moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. In ogni caso, la soglia è incrementata a 9.360 euro, sempre moltiplicata per il corrispondente parametro della scala di equivalenza ai fini Rdc, nei casi in cui il nucleo familiare risieda in abitazione in locazione, come da dichiarazione sostitutiva unica ai fini ISEE.

Inoltre nessun componente il nucleo familiare deve essere intestatario a qualunque titolo o avere piena disponibilità:

-di autoveicoli immatricolati la prima volta nei sei mesi antecedenti la richiesta;
di autoveicoli di cilindrata superiore a 1.600 cc;

-motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolati la prima volta nei due anni antecedenti, fatti salvi gli autoveicoli e i motoveicoli per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità ai sensi della disciplina vigente;
di navi e imbarcazioni da diporto.

I nuclei familiari che presentano domanda di pensione di cittadinanza e vengono ammessi a fruire dei benefici previsti hanno diritto a un assegno che può arrivare fino a un massimo di 780 euro.

Una volta verificati i requisiti di accesso, l’INPS dà il via libera a Poste Italiane per l’erogazione dell’assegno della pensione di cittadinanza. Il beneficio dura 18 mesi, dopodiché si rinnova in modo automatico.

5- Pensione di reversibilità INPS 

Da ultimo, affrontiamo il tema della pensione di reversibilità INPS. La casalinga a carico del coniuge, al momento della morte di quest’ultimo, potrebbe avere diritto alla pensione indiretta o di reversibilità INPS. La percentuale di reversibilità a cui si ha diritto varia in base alla eventuale presenza di altri familiari a carico come i figli ad esempio. La pensione di reversibilità è una forma di tutela economica che l’INPS eroga al coniuge del defunto. Risultando a carico del de cuius, il coniuge superstite potrebbe dunque acquisire il diritto a tale trattamento.

Ecco dunque quali sono i 5 tipi di pensione INPS che le casalinghe possono ricevere.

 

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