Eleonora Brigliadori: “Sono pronta a morire piuttosto che vaccinarmi”
Nel panorama delle opinioni pubbliche riguardo ai vaccini, non sono mancati negli ultimi anni personaggi dello spettacolo che hanno espresso posizioni fortemente critiche. Una delle figure più discusse in questo senso è Eleonora Brigliadori, attrice italiana nota non solo per il suo passato televisivo, ma anche per le sue controverse opinioni in ambito sanitario. Da tempo, infatti, Brigliadori ha preso una posizione netta e apertamente contraria alla vaccinazione, posizionandosi tra i sostenitori del movimento no-vax in Italia.
Secondo le sue dichiarazioni, riportate in varie interviste e interventi pubblici, il vaccino rappresenterebbe un pericolo estremo per l’umanità. L’attrice è arrivata a definire la campagna vaccinale come l’inizio di una “distruzione di massa”, ritenendo che l’eventuale obbligatorietà della vaccinazione porterebbe addirittura a un’“apocalisse degenerativa”. Un linguaggio forte, quasi profetico, che riflette la sua visione personale di un futuro dominato da decisioni sanitarie che lei percepisce come lesive della libertà individuale e della salute stessa delle persone.
La sua posizione ha generato un acceso dibattito, specialmente durante il periodo più critico della pandemia, quando le autorità sanitarie mondiali spingevano fortemente sulla necessità di vaccinarsi per contrastare la diffusione del virus. A differenza di molti suoi colleghi del mondo dello spettacolo che hanno sostenuto la campagna vaccinale, Brigliadori ha preferito seguire una linea di pensiero alternativa, spesso basata su concetti olistici, teorie spirituali e una visione della medicina lontana da quella convenzionale.
Le sue dichiarazioni sono state fortemente criticate da una parte dell’opinione pubblica, ma anche difese da chi condivide la sua visione anticonformista. Resta il fatto che le sue parole hanno contribuito a polarizzare ulteriormente il dibattito, in un periodo in cui l’emergenza sanitaria richiedeva responsabilità e attenzione.
In un contesto così delicato, è fondamentale che ogni posizione venga espressa con rispetto e consapevolezza, affinché il confronto rimanga costruttivo. Le opinioni di Eleonora Brigliadori, per quanto estreme, rappresentano comunque una voce nel coro delle molteplici visioni che la società contemporanea ha dovuto affrontare di fronte alla questione vaccinale.
“Chi oggi gioca a fare Dio, è veramente da fermare: ma io non permetterò a nessuno di incrinare la mia anima e di bloccare la mia evoluzione e sono pronta a morire se qualcuno avrà l’ardire di obbligarmi ad alcunché”.
Il commento della bellissima attrice, reso noto dall’Agenzia di stampa Adnkronos è emerso quando si è discusso sull’eventualità da parte del Governo di rendere obbligatorio il vaccino anti covid.
L’attrice ha continuato dicendo: “ci saranno molte persone che come me preferiranno la morte, perché morire in Cristo vuol dire risorgere, mentre chi per paura venderà la sua anima a Satana non potrà più ascendere ai mondi spirituali, ma solo dare vita a un mondo degenerato”.
Per la Brigliadori, “questo è il più profondo attacco che si possa fare alla vita umana; quello che non viene detto da nessun tg, da nessun giornale e da nessuna rivista è che la tecnologia satanica che è stata scoperta pochi anni fa è entrata in questo nuovo vaccino, che modifica profondamente la tecnica dei vaccini precedenti e che distruggerà il genoma umano”.
Quindi, si avventura in una lettura ‘spirituale’ del tema: “Segna l’apertura dei sigilli che sono sacri e che non dovrebbero essere toccati da nessun uomo che non li modifichi attraverso una pura azione spirituale, in piena libertà e con la collaborazione di Cristo, come Cristo comanda e come comanda la legge di Dio”.
Per cui, arriva a sostenere Brigliadori, “nel momento in cui metteranno l’obbligo di questo vaccino, non solo si vedranno gli effetti collaterali , ma si assisterà all’inizio dell’apocalisse degenerativa dell’umanità. Una volta che un genitore avrà dovuto subire questo vaccino, porterà le degenerazioni del genoma alle generazioni successive”.
I vip che hanno rifiutato la vaccinazione
Nel corso della pandemia da Covid-19, il dibattito sui vaccini ha attraversato ogni settore della società, e anche il mondo dello spettacolo non è rimasto immune. Alcuni personaggi famosi, infatti, hanno deciso pubblicamente di non sottoporsi alla vaccinazione, scatenando forti polemiche ma anche ottenendo il supporto di chi condivide le loro idee. In un periodo in cui la scienza cercava di proporre soluzioni per uscire dall’emergenza, diverse celebrità internazionali e italiane hanno espresso dubbi o rifiuto verso la campagna vaccinale, citando ragioni personali, spirituali, o legate alla libertà di scelta. Questo fenomeno ha generato una forte spaccatura tra chi considera la vaccinazione un dovere civico e chi, al contrario, vede nell’obbligo vaccinale una forma di coercizione.
Tra i nomi più noti, alcune star del cinema e della musica hanno dichiarato di non voler ricevere il vaccino anti-Covid, sostenendo che i loro dubbi derivano dalla mancanza di studi a lungo termine o dal timore di effetti collaterali. Altri, invece, hanno abbracciato teorie più radicali, legando la questione vaccinale a temi complottistici o esprimendo sfiducia totale verso le istituzioni sanitarie. In Italia, ad esempio, alcune figure del mondo dello spettacolo, tra cui conduttori, ex concorrenti di reality show o attori, si sono esposte apertamente, affermando che il vaccino andrebbe lasciato alla libera scelta individuale, senza pressioni sociali o obblighi legali.
Questi vip no-vax, spesso molto seguiti sui social, hanno utilizzato le loro piattaforme per esprimere le proprie opinioni, influenzando migliaia di persone. In certi casi, la loro posizione ha causato l’esclusione da programmi televisivi, spettacoli o concerti, specialmente quando per partecipare era richiesto il Green Pass. La scelta di non vaccinarsi, per alcuni, è diventata un vero e proprio atto di resistenza personale, mentre per altri ha rappresentato un rischio calcolato o semplicemente un segnale di sfiducia verso le politiche emergenziali.
Al di là delle opinioni, è evidente che anche tra le celebrità esistono divergenze profonde sul tema dei vaccini. Il rifiuto di alcuni vip ha dimostrato come la questione non sia solo scientifica, ma anche culturale e sociale, e continua a suscitare reazioni contrastanti nell’opinione pubblica.