Donare soldi ai figli e nipoti a Natale ricaricando la PostePay o in contanti: attenzione al Fisco!
Anche a Natale, nonostante sia la festa più bella dell’anno, il Fisco non lascia in pace gli italiani e questa volta ficcherà il naso anche tra i regali di natale tra parenti, se si deciderà di donare soldi in contanti.
Cerchiamo di capire in dettaglio cosa potrebbe accadere.
Regali di Natale ai familiari: occhio a quelli in contanti!
Stanchi di cercare nei negozi regali da acquistare, genitori e nonni spesso decidono di regalare a figli e nipoti soldi in contanti, per permettere al soggetto che li ricevere di comprare qualsiasi cosa sia di suo gradimento, senza il rischio di sbagliare o di perdere del tempo alla ricerca del regalo perfetto.
Quindi…se hai pensato di donare per natale del denaro, ti consigliamo di leggere questa guida per comprendere cosa potrebbe accadere se il Fisco deciderà di effettuerà dei controlli e se sotto la lente di ingrandimento ci sarai tu!
Controlli anti riciclaggio
Prima di prelevare i soldi dal conto corrente o dalla pensione per donarli a figli e nipoti, ricordati che il Fisco non fa regali neppure a Natale. Le regole anti riciclaggio e i limiti alla circolazione di denaro contante restano gli stessi.
Se avete deciso di fare dei regali “importanti” ai vostri familiari, ricordate che il primo controllo da parte della Guardia di finanza scatta se il prelievo è superiore a 10.000 euro.
Superata questa cifra, la banca dovrà inviare una segnalazione alla Unità di Informazione Finanziaria (UIF) che risponde alla Banca d’Italia. Il controllo della Guardia di Finanza, ha lo scopo di verificare se si tratta di denaro sporco e che proviene da lavoro nero o attività illecite. Sarà l’agenzia delle entrate a fare ulteriori verifiche incrociate.
Se risulteranno anomalie, scatteranno sanzioni e in alcuni casi si rischia la detenzione.
Se questa somma vi sembrerà esagerata e pensate sia superfluo avere timore, vi ricordiamo che ci sono altri aspetti da tenere in considerazione.
Vi ricordiamo che, da quanto stabilito dalla legge di Bilancio, contestualmente esiste un limite di mille euro ad operazione, soglia che non si può superare per ogni prelievo. Dunque anche chi fa dieci prelievi da mille euro può essere segnalato per la regola di cui sopra.
Regali in denaro su PostePay
Oggi, in un’epoca in cui ogni movimento di denaro lascia una traccia digitale, è importante conoscere come si muove il sistema di controlli dell’Agenzia delle Entrate, soprattutto quando si effettuano donazioni di denaro tra familiari. Grazie a una rete informatizzata sempre più efficiente e automatizzata, l’Agenzia ha la possibilità di accedere a tutte le informazioni relative ai conti correnti, carte prepagate e strumenti di pagamento elettronico, comprese le carte PostePay.
Questo è reso possibile attraverso un database centralizzato, alimentato direttamente da banche, Poste Italiane e altri istituti finanziari, che trasmettono costantemente i dati sulle movimentazioni dei clienti. In questo modo, l’Agenzia delle Entrate è in grado di monitorare i flussi in entrata e in uscita, anche per importi relativamente contenuti, e valutare eventuali discrepanze rispetto al reddito dichiarato o alla situazione patrimoniale di una persona.
Alla luce di ciò, donare soldi ai propri figli tramite una ricarica su PostePay è legittimo, ma è fondamentale prestare attenzione alle cifre e alla tracciabilità. Piccole somme, come supporto occasionale, rientrano nella normale gestione familiare e difficilmente vengono segnalate. Tuttavia, nel caso di importi più consistenti, ad esempio per l’acquisto di un’auto o un immobile, è assolutamente consigliabile evitare ricariche informali e preferire invece un bonifico bancario. Questo metodo è tracciabile e consente di specificare in maniera chiara e trasparente la causale, ad esempio: “Donazione a favore del figlio per acquisto auto”.
Specificare la causale è importante non solo per ragioni fiscali, ma anche per proteggere entrambe le parti da future contestazioni. In alcuni casi, infatti, donazioni non documentate potrebbero essere oggetto di controlli o rivalutazioni da parte del fisco, soprattutto se superano determinate soglie.
In definitiva, la trasparenza nelle transazioni tra parenti è fondamentale. Non è vietato aiutare economicamente i propri figli tramite PostePay o altri strumenti, ma è importante sapere che anche questi movimenti sono visibili e analizzabili dalle autorità fiscali. Mantenere ordine, coerenza e chiarezza nelle operazioni finanziarie è la strada migliore per agire in piena legalità, tutelando i propri interessi e quelli della propria famiglia.