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Denise Pipitone, l’ex pm a Chi l’ha visto?: «Anna Corona e la figlia Jessica sono capaci di tutto, terribili». Ecco cosa facevano in precedenza per infangare Piera


Tante le indagini ma il cerchio si restringe e la gente del paese è sempre più sicura di voler riferire tutto quello che sa. Tra le persone finite sotto la  lente di ingrandimento ci sono Anna Corona e la figlia Gessica.

L’ex procuratore capo di Marsala, Alberto Di Pisa, ha definito le due donne due persone capaci di tutto.

A Chi l’ha Visto, Di Pisa ha dichiarato: «La tesi che io ho sempre sostenuto e che continuo a sostenere è che questa vicenda nasce in ambito famigliare. Jessica, figlia del papà biologico di Denise, riteneva la piccola la causa della distruzione della sua famiglia. Secondo noi è stata lei a prelevare la bambina quel giorno, per poi darla ad altre persone che a loro volta l’hanno affidata agli zingari».

Nella stessa puntata del programma di Rai 3 è stata sentita una testimonianza in merito a Claudio Corona. Il teste sarebbe un amico del fratello di Anna: «Quando andavamo a ballare c’erano spesso delle retate, ma la maggior parte delle volte in un modo o in un altro Claudio ed io riuscivamo ad andare via prima dell’arrivo della polizia. Aveva il rispetto di personaggi malavitosi di un certo calibro che frequentava anche». Poi ricorda un episodio rispetto a una conversazione origliata tra Claudio e la sorella Anna: «Io ho avuto modo di ascoltare una sera che ero andato a trovarlo a casa sua, in cui parlando con la sorella le diceva di non infastidirlo, ricordandole qualcosa che lui aveva fatto per lei».

Anna e Gessica infangavano Piera

Secondo gli inquirenti, Anna Corona ha sempre incolpato Piera Maggio di essere stata il motivo del fallimento del matrimonio tra lei e il marito Piero, padre di Gessica e di Denise.

Nel corso delle indagini è emerso un video porno che avrebbe visto come protagonista Piera insieme alla sorella. Un video che non è altro che un fotomontaggio per infangare Piera Maggio, costruito da esperti.

«Abbiamo accertato passaggi di esposti anonimi che arrivavano contro la famiglia, contro Piera Maggio, tutti rilevati infondati, anche di basso valore morale. Sminuivano la famiglia e Piera Maggio in particolare. Abbiamo però smentito tutte le illazioni sulla famiglia e quando Piera dice che è stata rivoltata come un calzino è vero. Non c’era nulla, anche i film pornografici, erano attori di Roma che sono stati camuffati».

Il riferimento è alla pista di una cassetta in cui Piera e la sorella sarebbero state protagonista di un video a luci rosse: «Non c’era nulla, assolutamente. Era un discredito, fatto forse per dire che erano stati loro gli autori della sparizione. Forse chi aveva preso la bambina aveva interesse di spostare l’asse delle indagini su un’altra pista», conclude il maresciallo.

Ma non solo queste erano le voci sulla famiglia, alcune arrivavano anche dalle forze dell’ordine e a confermaro è l’ex Pm Di Pisa: «A me avevano detto che Frazzitta aveva un contratto da 150.000 euro con Chi l’ha visto», per questo aggiunge: «Ero prevenuto nei confronti del programma perché vedevo che erano solo Frazzitta e Piera Maggio a parlare che magari dicevano cose non vere e io non avevo la possibilità di controbattere e di contestare». Tesi ovviamente smentita anche dal programma. «C’era qualcosa ma preferisco non dire niente. C’era qualcosa ma preferisco non parlare. C’erano dati oggettivi riferiti dai rapporti di polizia. Per quanto fossero fondati o meno non abbiamo approfondito questi aspetti perché non riguardavano l’indagine. Non erano cose penali. Lasciamo stare, ci mancherebbe pure. Così si scatena pure la Maggio», conclude poi Di Pisa.


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