Diritti e doveri

Bolletta luce troppo alta? leggi attentamente la bolletta e chiedi il rimborso fino a 10 anni se in essa è presente questa dicitura


Ricevete delle bollette di importo insostenibile, o per meglio dire di importo sospetto? Non c’è italiano che finora non si sia lamentato della sua bolletta della luce e quindi, già in questo caso, tutto sembra insolito. Com’è possibile che tutti pensano di pagare più del dovuto? Non saremo mica truffati? Per capirlo basta poco e se stiamo pagando molto di più, abbiamo il diritto di essere risarciti! E’ nostro diritto.

Oggi siamo qui per darvi un utile consiglio che vi permetterà di leggere e di conseguenza interpretare le vostre bollette e cercare di capire se l’importo delle vostre bollette è quello che realmente dovrete pagare o se sono presenti delle anomalie. Dunque, la prima cosa da fare è quella di verificare l’importo e se questo risulta superiore del 30% è importante controllare i dati che possono variare a seconda che si tratti di D2 e D3 ovvero della quantità di kw che ci vengono messi a disposizione e che pertanto possono far variare il costo della bolletta.

Ma vediamo di capire di cosa si tratta. La dicitura D2 è utilizzata per indicare l’uso domestico e questa non supera il 3kw, mentre la seconda dicitura, ovvero D3 viene utilizzata sia per uso domestico ma anche per uso commerciale e dunque superiore ai 3KW con costi maggiorati del 30% circa. Dunque, nel caso in cui consultando la vostra bolletta trovaste la dicitura D3 ma il vostro è un contatore per uso domestico, potrete chiamare l’Enel ed ottenere un rimborso per tutti i mesi per i quali è stato superato la soglia del 30%.

Ecco un esempio:

 

Inoltre, una volta richiesto il rimborso è possibile contattare l’Enel, o telefonicamente o tramite mail per chiedere di passare alla tariffa corretta, inviando tutta la documentazione richiesta, ovvero quelli che possano attestare l’effettiva residenza e che appunto si tratta di abitazione e non di un locale commerciale. E’ anche previsto il mezzo dell‘autocertificazione per chiedere la modifica del tipo di contratto ed il rimborso con effetto retroattivo fino ad un massimo di 10 anni.

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