Diritti e doveri

Un nipote può ottenere la pensione di reversibilità del proprio nonno? Si, ma solo in questo caso


La pensione di reversibilità è ” un trattamento pensionistico riconosciuto in caso di decesso del pensionato (pensione di reversibilità) o dell’assicurato (pensione indiretta) in favore dei familiari superstiti.

La pensione di reversibilità è pari ad una quota percentuale della pensione del dante causa .

La pensione indiretta è riconosciuta nel caso in cui l’assicurato abbia perfezionato 15 anni di anzianità assicurativa e contributiva ovvero 5 anni di anzianità assicurativa e contributiva di cui almeno 3 anni nel quinquennio precedente la data del decesso”.

La reversibilità della pensione rappresenta una tutela per i familiari della persona mancata, che possono così mantenere il loro tenore di vita. Proprio per questo, la percentuale di reversibilità varia a seconda del numero di familiari superstiti. Se il nucleo fosse formato solo dal coniuge, la nuova pensione sarebbe pari al 60% di quella del defunto.

Se invece il coniuge dovesse provvedere ad almeno due figli, percepirebbe l’intero importo previsto precedentemente, solo se questi sono di età inferiore a 26 anni. In alcuni casi però, i beneficiari del trattamento di reversibilità possono essere anche i nipoti. Per questo motivo in questo articolo andremo a comprendere i meccanismi che regolano questa ipotesi e i requisiti per rientrarvi. In altre parole, ecco quando un nipote può continuare ad incassare la pensione dei nonni.

La sentenza della Corte Costituzionale

Sono circa otto milioni le famiglie che per garantirsi una vita dignitosa sono costretti a chiedere un aiuto economico ai propri nonni o genitori. Queste famiglie quindi, in caso di decesso del pensionato, non saprebbero come vivere. Una sentenza della Corte Costituzionale limita gli impatti di questa eventualità e stabilisce che la reversibilità può spettare anche ai nipoti. La sentenza 180/99 stabilisce per i nipoti minori, l’equiparazione a figli ai fini del riconoscimento della reversibilità. Per i giudici non è necessario che il beneficiario sia orfano, né che fosse convivente con il nonno. L’INPS dovrà però accertare l’impossibilità per i genitori di provvedere al minore. La reversibilità a favore del nipote opera quindi quando il reddito del nonno defunto è l’unica fonte di sostentamento per la famiglia.

Ecco quando un nipote può continuare ad incassare la pensione dei nonni

Generalmente ciò accade quando il minore non ha i genitori, pertanto è stato affidato ai nonni e quindi dipende economicamente da loro. La Circolare INPS 213/2000 specifica che ha diritto alla reversibilità anche il figlio di genitori disoccupati mantenuto dal nonno pensionato. In linea generale, ha diritto alla reversibilità il nipote non economicamente autosufficiente se mantenuto abitualmente dal nonno. Per determinare la condizioni di non autosufficienza economica, l’INPS fa riferimento al DPR 797/55. Ovvero considera non autosufficienti le persone con reddito pari al trattamento pensionistico minimo maggiorato del 30%.




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