Un caso su 10 di infezione da Covid-19 esordisce con vomito e diarrea
Come aveva già accennato il dott. Boccolo nella sua intervista, il Coronavirus non è una semplice infezione delle vie aeree infatti, diverse indagini riferiscono che 1 paziente su 10 si accorge di essere infetto, tramite sintomi di natura gastrointestinale: vomito e diarrea, dolore addominale tosse e dispnea (difficoltà respiratorie), pertanto gli scienziati raccomandano di non sottovalutarli.
A confermare la capacità del coronavirus SARS-CoV-2 di colpire l’apparato digerente è la dottoressa Elisabetta Buscarini, specialista in gastroenterologia che assieme al suo team di ricerca sta per pubblicare un articolo dedicato alla questione. “Il 10% dei pazienti ha manifestazioni digestive come vomito e diarrea all’esordio di malattia, ed in alcuni casi questi sintomi fanno da campanello d’allarme del Covid-19, e perciò non devono essere sottovalutati”, ha riferito la scienziata.
Buscarini, presidente della Federazione italiana delle società malattie dell’apparato digerente (FISMAD), ha raccolto un numero significativo di dati sui sintomi della COVID-19, lavorando in un ospedale (quello di Crema) in prima linea da diverse settimane nel contrasto alla pandemia. La FISMAD ha già pubblicato un documento con i consigli sull’assistenza dei pazienti con problematiche gastrointestinali.
In un dettagliato report pubblicato sul portale “Epicentro” dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), ad esempio, la diarrea è stata riscontrata nel 7 percento di un campione di circa 2mila pazienti deceduti in Italia, mentre il team del professor Hendrik Streeck , virologo di fama internazionale dell’Università di Bonn, l’ha rilevata nel 30 percento dei pazienti di Heisenberg, una città-focolaio in Germania.
Il coronavirus colpisce particolarmente l’intestino poiché in esso sono presenti molte cellule che esprimono il recettore ACE2, quello cui si lega la Proteina S (Spike) del coronavirus quando aggredisce l’organismo umano.
La dottoressa Buscarini ha affermato su ANSA che esaminando l’apparato gastrico dei pazienti infetti da Covid-19, si è resa conto che molti avevano manifestato emorragie digestive.
Lavorare su una nuova patologia come la COVID-19 “è stata una sfida molto interessante ed insieme tanto impegnativa. In questo momento di estrema difficoltà dalle persone sono venuti fuori, anche inaspettatamente, grande coraggio e abnegazione, oltre a una grande dose di equilibrio”, ha concluso la presidente della FISMAD.