Curiosità

Possiedi “La Bella e la Bestia” in Vhs? Potrebbe valere 20 mila euro. Ecco i cartoni che valgono una fortuna


Possedere una videocassetta originale de La Bella e la Bestia, specialmente se conservata nella sua custodia integra e originale, potrebbe rivelarsi una fortuna nascosta in casa. Non si tratta solo di un ricordo nostalgico degli anni ’90, ma di un vero e proprio oggetto da collezione che, negli ultimi anni, ha acquisito un valore notevole tra gli appassionati di cinema e memorabilia Disney.

Con l’avvento delle piattaforme digitali e l’obsolescenza dei supporti analogici, molte vecchie VHS sono finite dimenticate in soffitta o negli scatoloni delle cantine. Ma proprio questi oggetti del passato stanno vivendo oggi una seconda giovinezza, specialmente quando si tratta di titoli Disney rilasciati prima del 2000. La Bella e la Bestia, in particolare, è considerata uno dei capolavori più amati dello studio di animazione, il primo film d’animazione nella storia a essere stato candidato all’Oscar come Miglior Film. Non sorprende, quindi, che la sua edizione in videocassetta venga ricercata con tanta passione.

Secondo quanto riportato da diverse fonti, tra cui eBay, una piattaforma ben nota per la compravendita di oggetti rari, una copia della VHS originale del film è stata recentemente messa all’asta con una richiesta iniziale di ben 12.000 euro. A far lievitare il valore, non è solo la popolarità del titolo o il fatto che si tratti di una videocassetta ormai fuori produzione, ma anche l’edizione specifica: le prime stampe rilasciate nei primi anni ’90, con l’etichetta “Black Diamond”, sono le più ricercate in assoluto.

Il logo “The Classics” Black Diamond, impresso sul dorso della custodia, è diventato il simbolo di qualità e rarità. Le VHS Disney con questa etichetta furono distribuite tra il 1984 e il 1994 e oggi, per i collezionisti, rappresentano una vera icona dell’infanzia e dell’animazione tradizionale. Oltre a La Bella e la Bestia, anche titoli come Il Re Leone, Aladdin, Cenerentola, La Sirenetta e Biancaneve e i sette nani con questa marcatura possono raggiungere valori a tre o anche quattro zeri, a seconda delle condizioni della cassetta e della custodia.

Ciò che fa la differenza è infatti lo stato di conservazione: una videocassetta perfettamente tenuta, mai aperta, con pellicola protettiva intatta, può raddoppiare o triplicare il suo valore. Alcune edizioni, sigillate in fabbrica, vengono trattate alla stregua di opere d’arte: rarità assolute che possono attirare offerte record da parte di appassionati e collezionisti di tutto il mondo.

Vale la pena, quindi, controllare con attenzione vecchi scaffali, librerie o cassette dimenticate in soffitta. Se siete stati bambini negli anni ‘80 o ‘90, o se avete figli a cui un tempo regalavate videocassette Disney, potreste avere in casa un vero tesoro senza nemmeno saperlo.

Prima di procedere con una vendita, è consigliabile valutare con cura il pezzo: rivolgetevi a un esperto di collezionismo o fate una ricerca mirata sui siti di aste online, confrontando edizioni e condizioni per avere un’idea più precisa del possibile valore. In certi casi, le edizioni doppiate in italiano o con errori di stampa possono avere un valore aggiunto per i collezionisti più esigenti.

In un’epoca dominata dal digitale, gli oggetti del passato non solo suscitano nostalgia, ma diventano testimonianze culturali tangibili di un’epoca che ha segnato intere generazioni. E tra questi, le vecchie videocassette Disney occupano un posto speciale nel cuore – e ora anche nei portafogli – di molti.

Il collezionismo targato Walt Disney

Ebbene sì, il collezionismo di videocassette sta diventando sempre più di moda, con prezzi che si aggirano dai 400 euro ai 20 mila per le VHS più rare. Guadagni enormi se si pensa che molte cassette sono stipate nei ripostigli, impolverate e a volte dimenticate, se non addirittura buttate.

Grave errore. A dimostrarlo anche una recente dichiarazione di Tony Pericone, uno dei più grandi imprenditori americani che ha spiegato: “I classici Disney si riescono a vendere a prezzi altissimi, con guadagni veramente da capogiro.

Al momento i compratori non sono così numerosi però è un mercato in espansione, quindi consiglio a chi possiede tali collezioni di conservarle nel modo migliore possibile”. A quanto pare, infatti una sola videocassetta Disney originale può essere venduta anche a 400 euro, e si arriva a cifre molto più elevate per cartoni più rari o per intere collezioni se tenute in buone condizioni.

Ma quali sono i cartoni che valgono di più?

Le videocassette che hanno un valore più alto sono quelle dei classici Disney che non sono stati rifatti in versione dvd o blu ray e soprattutto se non rientrano tra quelli disponibili per il noleggio. Un esempio è “Il Signore degli anelli” della Disney appunto.

Ma le VHS più ricercate dai collezionisti sono quelle che riportano sulla confezione un rombo nero con la scritta “A Walt Disney Classic”, come nel caso de La Sirenetta e La Bella e La Bestia nella foto. In questo caso infatti, tali videocassette sono in edizione limitata e alcune riproducono addirittura canzoni o scene mai viste che nel cartone poi diffuso al grande pubblico sono state eliminate. Le videocassette col rombo valgono da un minimo di 10mila euro ad un massimo di 20 mila se ben tenute.

Anche la prima edizione de “Il Re Leone”, se conservata in condizioni perfette, può attirare cifre interessanti. Altri titoli molto ricercati includono cartoni di nicchia come “Il segreto di NIMH”, “I Puffi” nella loro primissima versione italiana, o produzioni della Miramax Kids e di Filmation, oggi fuori catalogo.

Ma non è solo la Disney a brillare in questo mercato: anche le prime videocassette di Barney, Teletubbies, o le serie animate tratte da videogiochi come Super Mario Bros. Super Show o The Legend of Zelda, hanno visto il loro valore crescere. In certi casi, persino vecchi spot pubblicitari presenti all’interno delle VHS aumentano l’interesse dei collezionisti. Così, in un’epoca in cui lo streaming domina, certe cassette per bambini tornano protagoniste, custodendo ricordi d’infanzia e trasformandosi in piccoli investimenti nostalgici.