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Parroco di Cremona invita i fedeli a fare offerte con il bancomat: “le disposizioni anti-Covid chiedono di manovrare il meno possibile le banconote”


Parroco di Cremona, invita i fedeli a fare offerte con il bancomat le disposizioni anti-Covid chiedono di manovrare il meno possibile le banconote

Sembra una trovata geniale quella del parroco di Santa Sofia che ha invogliato i fedeli a donare denaro tramite bancomat, per evitare di usare monete e banconote, fonte di diffusione del covid, visto il gran numero di virus e batteri che si deposita su di esse.

Bancomat per le offerte dei fedeli

Nella chiesa di Santa Giulia a Cicognara, paese in provincia di Cremona, l’offerta si fa anche con carta credito e bancomat.

La Diocesi ha installato pertanto un Pos per le offerte: si può scegliere se fare una donazione alla comunità, alle opere di carità o alla parrocchia.

Sostenere la chiesa con le offerte dei fedeli

Durante la giornata di sensibilizzazione per il sostentamento del clero, don Andrea Spreafico, incaricato diocesano per il Sostegno economico della Chiesa, ha dichiarato:

«Questa giornata non è solo l’occasione per far conoscere come funziona l’intero sistema di sostentamento dei sacerdoti, bensì quello di invitare le famiglie delle nostre comunità, almeno in un’occasione all’anno, a devolvere un’offerta per questa intenzione. Infatti, maggiore sarà la raccolta dei fedeli per lo stipendio dei ministri sacri e maggiori risorse del fondo dell’8xMille che potranno essere liberate per le altre due destinazioni».

Per ora si tratta solo di una sperimentazione ma presto l’esperienza potrebbe allargarsi, visto “le disposizioni anti-Covid chiedono di manovrare il meno possibile le banconote”, spiega l’incaricato diocesano per il Sostegno economico della Chiesa in un video pubblicato sul sito della Diocesi di Cremona.

Sostenere i componenti della chiesa è fondamentale, afferma Don Andrea: costano circa 530 milioni all’anno gli stipendi dei quasi 34mila preti diocesani, una spesa in gran parte garantita dai fondi dell’8xMille, che ripartisce quanto ricevuto dallo Stato italiano anche a sostegno di iniziative pastorali e di carità.

Mediamente un sacerdote appena ordinato guadagna 860 euro al mese (netti) mentre un vescovo 1330 euro. Più vi è la possibilità di acquisire “punti”, all’aumentare degli anni di sacerdozio; e a quanto pare sono i fedeli a dover sostenere economicamente l’impero della Chiesa.


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