Diritti e doveri

Oltre all’Assegno Unico, alcune famiglie potranno incassare 105€ in più al mese e richiedere gli arretrati entro il 30 giugno


Da pochi mesi è stato introdotto l’assegno unico, un sostegno economico in favore delle famiglie che hanno figli fino a 21 anni e che ha sostituito, in via del tutto definitiva, gli assegni che erano percepiti in busta paga e i bonus erogati alle neo mamme.

Con il recente Decreto rilancio, voluto dal governo italiano per far fronte alla crisi economica post lockdown, vi sono state delle modifiche. 

Ulteriori agevolazioni in favore delle famiglie che riscontrano difficoltà economiche, questa la novità, bonus che si potranno sommare all’attuale già in vigore assegno unico.

Lo Stato pertanto cerca di aiutare i genitori che non possono lavorare, per via di alcune problematiche fisiche dei loro figli. La legge 104 fa chiarezza in merito a questa esigenza, permettendo a chi ne ha bisogno di avere un reddito, pur non lavorando.

Stiamo parlando di una legge uscita il 5 febbraio del 1992, la n. 104/92. Si tratta di “un’assistenza, dei diritti e dell’integrazione di tutte quelle persone affette da problematiche fisiche gravi, come e soprattutto le persone con disabilità”. Fa riferimento, però, anche alle persone che vivono con loro e che danno un sostegno materiale e in termini di tempo ai suddetti cittadini.

I genitori che pertanto hanno figli con disabilità, potranno richiedere un ulteriore sussidio economico di 105 euro.

Una volta effettuata la domanda, entro e non oltre il 30 di giugno, potranno avere anche gli arretrati. Meglio, però, sapere a chi spetta e a chi no, per non presentarsi all’INPS impreparati.

Per ottenere tale agevolazione economica, è opportuno che siano rispettati i giusti requisiti: chi ha un figlio con disabilità riconosciuta come molto grave avrà diritto a 105 euro in caso di non autosufficienza, 95 euro per disabilità grave e 85 euro per una disabilità media.

Una indennità che non è tassabile, che non è assoggettata ad IRPEF e non ha limiti di reddito. Per questo è perfettamente cumulabile con l’assegno unico sui figli a carico. E non concorrendo alla formazione del reddito, non incide sulle soglie ISEE che determinano l’importo dell’assegno unico per i figli.




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