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Nuovo Dpcm in arrivo: zona rossa in tutta Italia per i tutti i week end, 3 regioni tornano in arancione. Scuole a rischio


Dal 7 Gennaio, la situazione potrebbe cambiare drasticamente: ci aspettavamo di ritornare tutti in zona gialla ma, purtroppo ciò non accadrà e il Governo sta già pensando a ulteriori forme di restrizione per le settimane che seguiranno. Tra le ipotesi al vaglio, si pensa di rendere tutti i week end zona rossa in tutta Italia e di attribuire zona arancione per 3 regioni al alto rischio. Scopriamo nel dettaglio le ipotesi che potrebbero concretizzarsi a breve.

Nuovo Dpcm in arrivo 

Con l’Rt in crescita e il tasso di positività in costante aumento arrivato sabato al 17,6% – sono molti i dubbi da affrontare, compresi quelli che riguardano le riaperture al pubblico di negozi, bar e ristoranti e di un ritorno verso una normale quotidianità dei cittadini

L’attribuzione dei colori che da diverse settimane sta interessando l’Italia, con l’obiettivo di limitare i contagi da Covid 19, prosegue. Tra pochi giorni il Paese uscirà dalla grande zona rossa delle festività natalizie e di fine anno, per accingersi ad una nuova scomposizione dell’Italia.

Gli ultimi dati, però – con l’Rt in crescita e il tasso di positività in costante aumento arrivato sabato al 17,6% – gettano più di un’ombra sulle riaperture al pubblico di negozi, bar e ristoranti e di un ritorno verso una normale quotidianità dei cittadini. Veneto, Liguria e Calabria con l’Rt sopra l’1 rischiano di ripartire dalla zona rossa, mentre Lombardia, Puglia, e Basilicata potrebbero finire in quella arancione.

Le ipotesi

La prima ipotesi resta quella di fissare nuovi parametri per quanto riguarda l’Rt, affinché si arrivi a decretare eventuali zone arancioni e rosse prima che i numeri tocchino punte d’emergenza difficilmente gestibili.

La seconda riguarderebbe invece una stretta su tutta l’Italia, quindi in tutte le regioni, che si tradurrebbe  in zona rossa per tutti i sabato e domenica.  Se l’ipotesi fosse concretizzata, significherebbe saracinesche abbassate per bar, ristoranti e negozi (centri commerciali compresi), e limitazioni agli spostamenti ritenuti non essenziali nei giorni festivi e prefestivi.

Entro il 6 Gennaio sarà presentato il nuovo rapporto dall’ISS pertanto, a quel punto, scatteranno nuove ordinanze.

Riapertura scuola a rischio

Tante le regioni che non sono favorevoli alla riapertura delle scuole del 7 Gennaio. Luca Zaia, Vincenzo De Luca e Michele Emiliano, sono contrari e si appellano alle decisioni della didattica in presenza, alla riduzione della durata delle lezioni, agli ingressi scaglionati, al potenziamento del trasporto pubblico locale.

E proprio in merito al ritorno sui banchi degli studenti delle scuole superiori, oltre che dei ragazzi dell’ultimo anno delle scuole medie, il prossimo 7 gennaio, si registra anche la presa di posizione del presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. «Io credo – sottolinea – che sarebbe giusto che il Governo nelle prossime ore ci ri-convocasse e insieme prendessimo una decisione in maniera molto laica. Se c’è preoccupazione diffusa nel Paese che questo possa comportare ancora un rischio alla luce dei numeri che ci sono – aggiunge – ci si ritrovi, se ne discuta, così capiamo anche il Governo cosa ritiene. Io credo che nelle prossime ore bisognerà decidere. Noi come Emilia-Romagna, saremmo pronti al ritorno al 75%, e siamo favorevoli come Regione, perchè a nostro parere gli studenti delle scuole superiori di questo paese stanno pagando un prezzo altissimo, ma condivido le preoccupazioni dei miei colleghi».

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