Neonata di pochi giorni trovata alla deriva del fiume: un pescatore la salva e riceve come ricompensa una casa e dei soldi
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Una storia che ha emozionato il mondo intero, un piccolo miracolo che ha toccato il cuore di milioni di persone e che, grazie alla potenza delle immagini, è diventata virale in poche ore. La protagonista di questo racconto è una neonata di appena tre settimane, trovata in circostanze drammatiche ma salvata in tempo da un uomo che oggi viene considerato un eroe locale: un semplice pescatore, che con un gesto istintivo e umano ha salvato una vita.
La scena si è svolta sulle acque del fiume Gange, nei pressi di Ghazipur, in India. La bambina era stata abbandonata alla deriva, chiusa all’interno di una scatola di legno decorata con immagini di divinità indù, un dettaglio che lascia pensare a un gesto compiuto con una sorta di ritualità o simbolismo. La piccola era avvolta in una copertina rossa, forse un ultimo gesto d’affetto da parte di chi l’ha lasciata andare, e galleggiava lentamente, in balia della corrente e del destino.
Il pescatore, accortosi della presenza della scatola, si è avvicinato e, con grande delicatezza, ha aperto il coperchio, trovandosi davanti a una scena inaspettata: una neonata, viva, tranquilla e in buone condizioni di salute. Nonostante tutto, la piccola appare ben nutrita e accudita, il che fa supporre che sia stata lasciata lì da pochissimo tempo.
Il salvataggio ha suscitato un’ondata di commozione e solidarietà, sia in India che all’estero. Le autorità locali hanno preso in custodia la bambina e stanno indagando sull’accaduto. Intanto, il gesto coraggioso del pescatore ha ridato speranza e fiducia nella forza della compassione umana, ricordando a tutti che anche nel buio più profondo può nascere una luce.
Gullu Chaudhary, l’eroe che ha salvato la piccola malcapitata, ha dichiarato: «C’erano molte persone sulla riva del fiume, tutti sentivano i lamenti, ma nessuno si muoveva. Ho preso la barca e mi sono diretto verso quello strano oggetto».
Il governatore dell’Uttar Pradesh, Yogi Adityanath, ha annunciato che lo stato si farà carico delle spese per la crescita e l’educazione della bimba e ha promesso una ricompensa monetaria, e una casa, per il barcaiolo, per il suo gesto, definito «un esempio senza pari di umanità».
La Polizia intanto sta indagando perchè si pensa che possa essere stata abbandonata perchè nata femmina. Il desiderio dei genitori indiani di avere figli maschi ha prodotto circa 21 milioni di bambine “non volute”, abbandonate o uccise. Gli esperti affermano l’esistenza di quella che chiamano “preferenza per il figlio”, che porta le coppie a mettere al mondo figlie femmine fino a quando non ottengono il maschio tanto desiderato. In India, le bambine sono sempre state considerate una sorta di maledizione per le famiglie. La tradizione considera i maschi gli eredi dei beni e coloro che mantengono i nuclei familiari “portando il pane a casa”.
L’ipotesi degli inquirenti è che la bimba sia stata affidata alle acque del fiume «sacro» da chi l’avesse partorita affinchè qualcuno la trovasse, non volevano ucciderla: al suo fianco c’era un foglio con tutte le indicazioni astrologiche relative alla sua nascita e con il nome: Ganga, come il fiume.