Diritti e doveri

Le 7 patologie gastriche che danno diritto alla pensione di invalidità


L’assegno mensile erogato per l’invalidità è una prestazione economica a carattere assistenziale concessa a chi ha dei problemi di salute e di età compresa tra i 18 e i 66 anni e 7 mesi, con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74% e il 99%, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge. Sono tante le patologie che danno diritto alla pensione di invalidità: in questo articolo troverete l’elenco completo: Ecco l’elenco completo fornito dall’Inps di tutte le patologie che danno diritto alla pensione di invalidità

Ma quali sono le patologie gastriche che danno diritto all’invalidità?

Le malattie gastriche sono in continuo aumento tra la popolazione e sono sempre più giovani i soggetti che ne soffrono. Causa principale è la scorretta alimentazione.

Gastrite, reflusso, ulcera sono solo alcune delle manifestazioni della sofferenza dell’apparato gastro-enterico. Le malattie dello stomaco e dell’apparato digerente possono limitare in maniera piuttosto marcata la funzionalità dell’organismo. Di conseguenza, la persona che ne soffre assiste ad una profonda limitazione delle proprie attività e prova disagio e malessere.

Affinchè l’Inps riconosca al richiedente lo status di invalido è necessario che gli accertamenti medici attestino la sussistenza di alcune particolari patologie. All’esame medico corrisponde poi l’attribuzione di un punteggio di invalidità in relazione alla grave compromissione dello stato di salute della persona.

Attualmente l’INPS riconosce come malattie gastriche, che danno diritto ad invalidità, le seguenti patologie:

Stenosi esofagea (La stenosi esofagea benigna (non cancerosa) è una condizione in cui il diametro dell’esofago è ristretto a causa di tessuto cicatriziale): in questo caso la percentuale di invalidità riconosciuta è del 100%.

1) Cirrosi epatica( è una patologia epatica cronica e progressiva, caratterizzata dal sovvertimento diffuso e irreversibile della struttura del fegato, conseguente a danni di varia natura, infettiva, alcolica, tossica, autoimmune, accumulatisi per un lungo periodo): in questo caso si riconosce una invalidità dall81% al 100%;

2) la stenosi esofagea collegata a continua alimentazione liquida: l’invalidità riconosciuta va dal 71% all’80%;

3) le malattie infiammatorie croniche intestinali di III e Iv classe ricevono un punteggio di invalidità dal 61% al 100%;

4) trapianto di intestino complicato conferisce una invalidità dal 61% al 100%;

5) cirrosi epatica di classe B di childpugh con punteggio 7-9: in questo caso si riconosce una invalidità dal 61% all’80%;

6) trapianto di fegato complicato conferisce una invalidità dal 61% al 100%;

7) sindrome di malassorbimento enterogeno da patologia pancreatica o intestinale stenotica e/o infiammatoria o da resezione: invalidità dal 61% all’80%.

Un aspetto importante da ricordare è che il diritto alla pensione non scatta automaticamente al momento del riconoscimento dell’invalidità. Infatti, si riceve l’indennità a partire da un grado di invalidità pari al 74%. In questi casi, se sussistono tutti i requisiti previsti, si può richiedere il sussidio all’Inps che è compreso tra 280 euro a 650 mensili.


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