Alimentazione

L’additivo E171 contenuto negli alimenti è cancerogeno, eppure lo mangiamo in questi alimenti


L’additivo alimentare E171 conosciuto anche come biossido di titanio (TiO2), viene utilizzato per colorare i prodotti di bianco e per rendere in generale i colori più brillanti, come per esempio le caramelle.

Secondo un recente studio, intitolato “Food-grade TiO2 impairs intestinal and systemic immune homeostasis, initiates preneoplastic lesions and promotes aberrant crypt development in the rat colon” e pubblicato su Scientific Reports, l’E171 potrebbe essere pericoloso per la nostra salute e provocarci il cancro.

Uno studio francese pubblicato all’inizio di quest’anno ha evidenziato che il consumo di biossido di titanio contenuto nell’acqua aveva causato la crescita di cellule precancerose nel 40% dei topi utilizzati nell’esperimento. Non si tratta di tumori maligni, ma i soggetti potrebbero sviluppare il cancro nel futuro. Le ricerche proseguono al momento, per capire quali sarebbero gli effetti sugli esseri umani.

Sono inoltre in corso accertamenti sul fatto che le nanoparticelle di biossido di titanio – più piccole di un globulo rosso – possono accumularsi nel nostro corpo e contribuire all’insorgere di malattie come Parkinson, Alzheimer o cancro al colon.

Ci sono inoltre preoccupazioni per i bambini, che pare sarebbero esposti a un rischio più alto rispetto agli adulti, dal momento che consumano più prodotti in cui è contenuto il biossido di titanio, come caramelle e cioccolate.

Dove si trova 

Trovi l’E171 anche nel dentifricio e in molti prodotti farmaceutici.

Dalle caramelle ai biscotti, gli alimenti che contengono E171. Il biossido di titanio viene impiegato anche come additivo alimentare, con la sigla E171, che spesso ti sarà capitato di leggere tra gli ingredienti.

L’additivo si trova infatti nei dolci, nel cioccolato, nei biscotti, in generale in quasi tutte le caramelle e nei chewing gum.

Dobbiamo avere paura? L’E171 è risultato dunque potenzialmente pericoloso nel 40% circa dei topi testati, è vero. Resto però da verificare i danni che l’additivo potrebbe fare agli esseri umani, non è infatti detto che ciò che risulta dannoso, o quanto e come risulta dannoso, per i topi, sia valido anche per noi. 

Quali sono i coloranti alimentari e i loro rischi

E102: tartrazina o giallo tartrazina, può dare problemi agli allergici all’aspirina e agli asmatici; si trova in sottaceti e conserve vegetali, non di pomodoro.

E104, giallo di crinolina: può causare allergie, si trova in bibite e liquori;

E107, giallo 2G, può causare allergie e problemi agli asmatici, si trova nelle bibite;

E110, giallo arancio 5 o sunset yellow: rintracciabile in molte conserve, in alcune creme di formaggio e yogurt, nelle bibite gassate, negli alimenti per animali domestici e persino nel pane grattugiato confezionato! Esclusi dalle diete di Norvegia e Svezia, e di Finlandia e Austria perché ritenuti responsabili di asma, allergie, disturbi della vista e del comportamento, insonnia e tumori della tiroide e del tessuto linfonoide.

E120, cocciniglia: è sconsigliato ai bambini, si trova in marzapane e gelatine;

E122, azorubina, effetti simili all’E102, si trova in bibite, gelati, gelatine;

E123, rosso amaranto, può scatenare reazioni allergiche e si può trovare solo nel caviale;

E124, rosso cocciniglia A, è controindicato per i bambini come l’E120 e si trova nei dolci e nelle caramelle;

E127, eritrosina, colorante sintetico rosso del catrame di carbon fossile; contiene iodio, quindi è in grado di provocare disturbi alla tiroide (ipertiroidismo). Lo troviamo soprattutto negli sciroppi e nei dolci ai quali conferisce un intenso color ciliegia, ma anche in caramelle e gelati;

E128, rosso 2G, può indurre allergie ma il suo utilizzo è molto raro;

E131, blu patentato V, può provocare tremori e orticaria, presente in caramelle e gelati;
Il blu brillante (E133) e il carminio d’indaco o indigotina (E132), vengono utilizzati in diversi prodotti di uso comune. Abbinato alla tartrazina, il blu brillante si trova in gelati, piselli in scatola, prodotti caseari; l’indigotina soprattutto in caramelle, sciroppi e dolciumi. Entrambi possono causare iperattività e nausea, orticaria e problemi respiratori.

L’E123 è accusato di causare l’ipertensione ed è un sospetto cancerogeno; attualmente non viene più somministrato in Norvegia.

L’E133 è un sospetto mutageno; in passato, era proibito in gran parte dei Paesi dell’Unione Europea, ma in seguito ad ulteriori analisi è stato dichiarato additivo non dannoso; non più commercializzato in Francia e Finlandia.

E140, 141 e 142: clorofille, ad alti dosaggi possono essere tossici, si trovano in gelati e dolci;

E151, nero brillante BN, stessi effetti dell’E102, si trova in gelati e bibite;

E180, pigmento rosso, può provocare reazioni allergiche e si trova solo nella crosta dei formaggi.


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