I lavoratori e i pensionati con figli disabili a carico possono richiedere l’assegno unico, senza limiti di età: fino a 175€ al mese
L’assegno unico universale è una misura di sostegno economico introdotta per semplificare e unificare le precedenti forme di aiuto alle famiglie con figli a carico. Il suo principale punto di forza è l’universalità: infatti, spetta a tutti i nuclei familiari, indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori. Che si tratti di lavoratori dipendenti, autonomi, disoccupati, pensionati o non occupati, tutti possono accedere al beneficio a condizione che ci siano figli fiscalmente a carico.
Un aspetto particolarmente importante riguarda le famiglie con figli disabili, per le quali la normativa ha previsto tutele specifiche e durature. In questi casi, il diritto all’assegno non decade al compimento del 21º anno di età, come invece accade per gli altri figli. Questo significa che un genitore pensionato può continuare a ricevere l’assegno unico anche se il figlio disabile è maggiorenne, a patto che rimanga fiscalmente a carico e che la disabilità sia riconosciuta ufficialmente.
L’assegno è calcolato tenendo conto dell’ISEE del nucleo familiare e dell’età del figlio, ma in presenza di disabilità sono previste maggiorazioni automatiche. Ad esempio, nel caso di figli disabili minorenni, l’importo può arrivare fino a 175 euro mensili per figlio, con un incremento che varia in base al grado di disabilità (media, grave o non autosufficienza). Per i figli maggiorenni con disabilità, invece, l’assegno può oscillare tra 85 e 105 euro al mese, cui si possono aggiungere ulteriori bonus o maggiorazioni per nuclei numerosi o con ISEE molto basso.
I pensionati con figli disabili a carico possono richiedere l’assegno unico
Dal 1 marzo, con l’entrata in vigore dell’assegno unico universale per i figli, introdotto dall’art. 3 della legge n. 46/2021 vengono soppresse o modificate alcune altre misure di sostegno alla famiglia. Vediamo cosa cambia per le detrazioni, in particolare in riferimento ai figli con disabilità.
Ricordiamo che l’assegno unico universale è una misura indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza) che prevede un contributo per tutte le famiglie nelle quali ci siano figli a carico, indipendentemente dal reddito, il quale pesa (tramite l’ISEE) solo sulla entità della cifra erogata, ma che non ne condizione l’erogazione la quale è, appunto, prevista per tutti coloro che abbiano figli a carico fino alla maggiore età o, in presenza di determinate condizioni, fino ai 21 anni.
Per i figli con disabilità cade il requisito dei 21 anni di età: se il figlio con disabilità è a carico, si continua a percepire l’assegno senza limiti di età per lo stesso.
Entità dell’assegno
All’aumentare dell’ISEE andrà a diminuire la cifra erogata, ma per tutti è prevista almeno una cifra di base, anche senza la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.
L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha un ISEE inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEE pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’ISEE.
Il contributo viene erogato da INPS sull’ iban indicato dal richiedente.
Per i figli con disabilità di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali sono cumulabili con l’assegno unico e universale eventualmente percepito.
Troviamo tale specifica anche nella Circolare n. 4/E del 18 febbraio 2022 della Agenzia delle Entrate, che recita così: “Ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 del TUIR e 2, comma 1, lettera c), del d.lgs. n. 230 del 2021, per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali di cui al citato articolo 12 sono cumulabili con l’AUU eventualmente percepito33 . Cfr. circolare dell’INPS n. 23 del 2022″.
Detrazioni sulle spese per familiari a carico
Le detrazioni fiscali per le spese sostenute a favore dei familiari a carico restano invariate anche dopo l’introduzione dell’Assegno Unico Universale. Questo significa che, sebbene le precedenti detrazioni per figli a carico siano state sostituite dall’assegno, le altre detrazioni connesse alle spese effettive rimangono pienamente in vigore.
In particolare, si potranno continuare a portare in detrazione nella dichiarazione dei redditi:
Spese sanitarie e mediche
Le spese mediche sostenute per familiari fiscalmente a carico sono detraibili al 19% per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro annui. Rientrano in questa categoria: visite mediche, esami, acquisto di farmaci, prestazioni specialistiche, dispositivi medici, spese per l’assistenza di persone disabili e molto altro. È importante conservare ricevute, scontrini parlanti e fatture.
Abbonamenti ai trasporti pubblici
Si ha diritto a una detrazione del 19% fino a un massimo di 250 euro per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale, anche se sostenuti per i familiari a carico (come figli o coniuge). Vale sia per i trasporti urbani sia per quelli extraurbani, purché l’abbonamento abbia validità superiore a un mese.
Spese scolastiche e universitarie
Anche le spese scolastiche sostenute per l’istruzione dei figli a carico (frequenza di scuole dell’infanzia, primarie e secondarie) possono essere detratte al 19% su un importo massimo annuo stabilito (intorno ai 800 euro per le scuole statali o paritarie). Rientrano anche le spese per la mensa scolastica, le gite didattiche e i corsi pomeridiani organizzati dalla scuola.
Per l’università, sono detraibili le tasse di iscrizione, contributi universitari e altri oneri, anche per università private, nei limiti stabiliti annualmente dal MIUR.
In conclusione, sebbene l’Assegno Unico abbia sostituito le detrazioni per figli a carico, tutte le detrazioni legate a spese reali e documentate sostenute per familiari fiscalmente a carico restano attive e possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi. Questo consente alle famiglie di continuare a beneficiare di un significativo alleggerimento fiscale.
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