Diritti e doveri

I lavoratori e i pensionati con figli disabili a carico possono richiedere l’assegno unico, senza limiti di età: fino a 175€ al mese


L’assegno unico universale, spetta a tutti i nuclei familiari indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza). Pertanto, tutti i pensionati che hanno figli a carico con disabilità, possono richiedere l’assegno unico anche se il figlio ha un età superiore a 21 anni. Ecco i dettagli.

I pensionati con figli disabili a carico possono richiedere l’assegno unico

Dal 1 marzo, con l’entrata in vigore dell’assegno unico universale per i figli, introdotto dall’art. 3 della legge n. 46/2021 vengono soppresse o modificate alcune altre misure di sostegno alla famiglia. Vediamo cosa cambia per le detrazioni, in particolare in riferimento ai figli con disabilità.

Ricordiamo che l’assegno unico universale è una misura indipendentemente dalla condizione lavorativa dei genitori (lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi, pensionati, non occupati, disoccupati, percettori di reddito di cittadinanza) che prevede un contributo per tutte le famiglie nelle quali ci siano figli a carico, indipendentemente dal reddito, il quale pesa (tramite l’ISEE) solo sulla entità della cifra erogata, ma che non ne condizione l’erogazione la quale è, appunto, prevista per tutti coloro che abbiano figli a carico fino alla maggiore età o, in presenza di determinate condizioni, fino ai 21 anni.

Per i figli con disabilità cade il requisito dei 21 anni di età: se il figlio con disabilità è a carico, si continua a percepire l’assegno senza limiti di età per lo stesso.

Entità dell’assegno

All’aumentare dell’ISEE andrà a diminuire la cifra erogata, ma per tutti è prevista almeno una cifra di base, anche senza la presentazione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente.

L’importo mensile va da un massimo di 175 euro a figlio per chi ha un ISEE inferiore a 15mila euro a un minimo di 50 euro a figlio per tutte le famiglie con ISEE pari o sopra i 40mila euro oppure che non presentano l’ISEE.

Il contributo viene erogato da INPS sull’ iban indicato dal richiedente.

Per i figli con disabilità di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali sono cumulabili con l’assegno unico e universale eventualmente percepito.

Troviamo tale specifica anche nella Circolare n. 4/E del 18 febbraio 2022 della Agenzia delle Entrate, che recita così: “Ai sensi del combinato disposto degli articoli 12 del TUIR e 2, comma 1, lettera c), del d.lgs. n. 230 del 2021, per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali di cui al citato articolo 12 sono cumulabili con l’AUU eventualmente percepito33 . Cfr. circolare dell’INPS n. 23 del 2022″.

Detrazioni sulle spese per familiari a carico

Rimangono per tutti le detrazioni in dichiarazione dei redditi delle spese sostenute per familiari a carico: si potrà quindi sempre portare in detrazione le spese mediche e sanitarie, l’abbonamento al trasporto pubblico e le spese di iscrizione scolastiche, come prima.

Fonte

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