Giorgia Meloni pianse a Verissimo: “Mi avevano augurato di abortire e non solo”
Durante una toccante intervista rilasciata a Verissimo, Giorgia Meloni ha aperto il suo cuore raccontando alcuni episodi molto dolorosi della sua vita privata e politica. Con la voce rotta dall’emozione, la leader politica ha rivelato di essere stata oggetto di pesanti insulti e attacchi personali, arrivati persino nei momenti più delicati della sua maternità. “Mi avevano augurato di abortire”, ha dichiarato con le lacrime agli occhi, ricordando uno dei momenti più bui, in cui l’odio e la violenza verbale si sono spinti oltre ogni limite umano e civile.
Meloni ha spiegato quanto sia stato difficile affrontare non solo le sfide della carriera politica, ma anche le cattiverie gratuite ricevute in quanto donna e madre. Il suo racconto ha messo in luce il lato più fragile e umano di una figura spesso vista soltanto nel ruolo istituzionale. L’intervista, intensa e autentica, ha toccato il cuore di molti telespettatori, suscitando un’ondata di empatia e riflessione sui toni sempre più aspri del dibattito pubblico.
Ma Giorgia Meloni non si è fermata alla denuncia: ha voluto condividere anche la forza con cui ha reagito a quelle parole terribili, e l’amore immenso che prova per sua figlia, diventata il simbolo della sua rinascita personale. “Non ho mai ceduto all’odio. Mia figlia è la mia luce”, ha confessato. Un racconto che va oltre la politica, mostrando il lato più profondo di una donna che, pur ferita, non si è mai arresa.
Giorgia Meloni piange in diretta
Giorgia Meloni in lacrime a Verissimo: «Mi avevano augurato di abortire. Da piccola mi chiamavano cicciona». Si racconta per la prima volta a Silvia Toffanin in un’intervista ritratto sulla sua vita nel corso del salotto del sabato pomeriggio di Canale 5.
Giorgia Meloni si racconta apertamente, rivelando curiosità, spesso tristi, del suo passato: «Mia mamma ha incontrato molte difficoltà nella vita, ha cresciuto due figlie da sola. A lei devo tutto. Il suo giudizio è uno dei pochi che temo di più. Mia sorella, invece, è stata la mia guida. Ancora oggi è l’unica persona con la quale ho fisicamente ho bisogno di parlare al telefono per chiacchierare, per sfogarmi, non c’è nulla di me che lei non conosca».
«Mio padre non c’è mai stato – prosegue le Meloni –È andato via di casa quando avevo un anno. Lui viveva alle Canarie e noi andavamo da lui una, due settimane all’anno e basta. Ma quando avevo undici anni, lui fece un discorso che non si dovrebbe fare ad una ragazzina e io gli dissi ‘Non ti voglio vedere mai più’. Quando è morto non sono riuscita davvero a provare un’emozione, è come se fosse stato uno sconosciuto».
Giorgia Meloni, che ha scritto un libro dal titolo “Io sono Giorgia” , rivela ai microfoni del talk show di aver subito episodi di bullismo durante l’adolescenza, perché un po’ in sovrappeso: «Mi chiamavano cicciona. I nemici hanno sempre un’utilità perché ti fanno crescere e mettere in discussione». Anche acquisire credibilità in politica, da giovane donna, non è stato facile: «Non mi sono mai sentita discriminata per il fatto di essere una donna, ma magari a qualcuno non piaceva l’idea di avermi come condottiera. Ho reagito con la determinazione e il buon esempio».
Nel libro parla anche della sua visione della maternità e dei suoi sensi di colpa per non aver potuto dare un fratello alla figlia: «Per il legame che ho con mia sorella, è dura accettare che Ginevra sia figlia unica. Quando diventi madre è come se smettessi di vivere avendo come baricentro te stesso. I figli ti fanno sperimentare tutte le tue emozioni più grandi».
Giorgia Meloni e le critiche
«Le critiche sono la cosa più naturale per chi fa il mio lavoro. Gli insulti non li leggo e non mi fanno quasi più male. Però, ho sofferto quando annunciai di aspettare mia figlia Ginevra al Family Day. Ci sono stati molti haters che mi hanno augurato di abortire. Questa cosa l’ho patita perché mi sono sentita in colpa, come se, alla prima prova di maternità, non l’avessi protetta». E a chi le dà dell’omofoba dice: «È falso e verificabile perché io faccio politica da trent’anni e in tutto il mio percorso non si trovano parole omofobe. Certe etichette si affibbiano alle persone per non doversi mettere a confronto»”.
La biografia di Giorgia Meloni
Giorgia Meloni è stata Ministro per la gioventù nel quarto governo Berlusconi (la più giovane della storia dell’Italia repubblicana) e presidente della Giovane Italia, dopo essere stata presidente di Azione Giovani e Azione Studentesca. Non condividendo il supporto dato dal Popolo della Libertà al Governo Monti, fonda, insieme Ignazio La Russa e Guido Crosetto, il partito Fratelli d’Italia, di cui è leader dall’8 marzo 2014.
Dal 29 settembre 2020, è presidente del Partito dei Conservatori e dei Riformisti Europei.
Ha origini cagliaritane da parte del padre Francesco (un commercialista che abbandonò la famiglia emigrando nelle Canarie quando la Meloni aveva dodici anni) e messinesi da parte della madre Anna; nasce a Roma Nord, ma a 3 anni si trasferisce al quartiere popolare della Garbatella, a Roma, dove vive l’infanzia e l’adolescenza. Consegue il diploma di liceo linguistico con votazione 60/60. Dal 2006 è giornalista professionista e ora scelta dal popolo per guidare la Nazione, come presidente del Consiglio.
Giorgia Meloni ha avuto una relazione con il giornalista Andrea Giambruno, che è padre della figlia Ginevra, nata nel 2016, ma non è convogliata a nozze.