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Flavio Briatore parla di Silvia Romano: “Neanche un grazie all’Italia, ne’ da lei e ne’ dai genitori”


Si è parlato tanto in questi giorni di Silvia Romano, ora diventata Aysha, la ragazza che è stata liberata dai suoi carcerieri  a fronte di un riscatto di 4 milioni. Oltre ad una serie di critiche che si sono susseguite dopo l’arrivo della 24enne, che indossava un abito tipico del popolo Jihadista e dopo le sue dichiarazioni circa la sua conversione all’Islam, piovono commenti su di lei e sulla sua famiglia che, secondo quando riportano diverse testate giornalistiche, non hanno dato il dovuto ringraziamento al popolo italiano. A parlare sull’argomento c’è anche Flavio Briatore, Matteo Salvini, Vittorio Sgarbi, Vittorio Feltri e molti altri.

Se avessero rapito Flavio Briatore, lo Stato non avrebbe pagato un euro”. Queste le affermazioni di Matteo Salvini, parole a dir poco ironiche, intervenuto  al programma radiofonico La Zanzara.

Pronta è arrivata la replica di Flavio Briatore: “Credo che abbia ragione. Per me non avrebbero pagato un euro. Per Siliva Romano il governo è stato molto veloce, sicuramente più veloce che nel pagare la cassa integrazione a chi è rimasto senza lavoro”.

Briatore è d’accordo sul pagamento del riscatto ma mette in evidenza che c’è stata poca gratitudine da parte di Silvia e dei suoi genitori, nei confronti dell’Italia: “Queste persone non dovrebbero andare in zone sconsigliate, sennò i jihadisti avvieranno un altro business”. Tra l’altro il noto imprenditore conosce bene il Kenya, dove ha anche un resort: “Sono vent’anni che vengo qui e non è mai successo niente. Questo sequestro si è verificato in un posto dove è sconsigliato andare, Chakama. Come ci sono posti sconsigliati anche in Italia e in altri Paesi, soprattutto per una ragazza sola”.

Prima di dire che è diventata Aisha, credo che avrebbe dovuto ringraziare l’Italia. E invece non ho sentito una parola di ringraziamento né da lei né dai suoi genitori”.


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