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Famoso conduttore Rai, di Uno Mattina, lascia la tv e diventa prete: “Con Gesù, ci voglio mettere la faccia”


Ex conduttore Rai decide di abbandonare gli schermi per diventare prete: stop alla tv e via alla preghiera e al servizio di Dio. Curiosi di sapere di chi stiamo parlando?

Storico volto di Rai1 in tanti programmi come Lineablu, Unomattina e Lineaverde. Ha lavorato a Miss Italia e ha presentato il Dietro le quinte di Fantastica Italiana e la Festa della Mamma con Milly Carlucci. Fabrizio Gatta ha deciso di lasciare la televisione per seguire la sua vocazione. Dopo la laurea in teologia, di recente è stato ordinato diacono a Sanremo e presto diventerà sacerdote. “Con Gesù, ci voglio mettere la faccia”, disse tempo fa.

La sua scelta non è stata facile ma molto sentita: vanta una ricca carriera di ex giornalista, conduttore e autore televisivo ma ora ha deciso di aggiungere il tassello più importante alla sua carriera: dedicarsi a Dio.

Fabrizio Gatta si è avvicinato ai Missionari del Preziosissimo Sangue e ha quindi frequentato Teologia alla Pontificia Università Gregoriana, dove si è laureato nel 2019. Il 3 ottobre 2020 è stato ordinato diacono presso la parrocchia di San Siro a Sanremo. Ora è in cammino per il sacerdozio e riceverà l’Ordine il 7 dicembre 2021, nella città ligure. Nel 2014 raccontò della sua decisione di cambiare radicalmente la propria vita in un’intervista su L’Avvenire:

Immagine Twitter

Indubbiamente, una vocazione adulta va soppesata perché si tratta di formare una persona che la vita ha, di fatto, già plasmato. Per questo, quando mi sono recato dal cardinale Agostino Vallini dissi: “Eminenza, io vorrei fare questo cammino. Ho 50 anni, so che è una difficoltà”. Ma lui mi rispose: “Caro Fabrizio, chi sono io per dire no allo Spirito Santo che ti manda qui, oggi, da me!”. Mi sono sentito abbracciato. (…) Con Gesù, ci voglio mettere la faccia. Inoltre spero che la mia storia sia di esempio per quei tanti che si vergognano di mettersi il crocifisso al collo, o di dirsi cristiani. Abbiamo bisogno di testimoniare la nostra fede, senza per questo diventare dei fanatici.

«Belle auto, belle donne, ma mi mancava qualcosa»

«Avevo successo, belle auto, belle donne, non mi mancava nulla. Vivevo un po’ quel senso di onnipotenza che ti dà la notorietà», aveva raccontato Gatta alla rivista Credere, nel 2013, quando maturò la sua scelta di vita e ne parlò al cardinale Agostino Vallini. E l’amore? Al pari della vita che faceva, la posizione, il successo, non gli ha dato quello che cercava, anche se le relazioni, ovviamente, ci sono state: «Ma non c’è stato l’amore della mia vita, quello del per sempre. Doveva arrivare un Incontro più importante» ha raccontato al Secolo XIX. «L’amore che ti cambia la vita per sempre è quello per Dio. Ho lasciato tutto per Lui».


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