Coronavirus

Coronavirus, documento segreto della Gran Bretagna: durerà un anno. Regno Unito teme oltre 7,9 milioni di vittime al mondo


L’epidemia di coronavirus è destinata, secondo le previsioni, a durare per un anno, fino alla primavera del 2021. Questo è ciò che si può leggere in un documento segreto redatto dal Public Health England per i responsabili del servizio sanitario nazionale britannico (Nhs) svelato dal Guardian.

Secondo gli esperti del Regno Unito, sarà infettato l’80% della popolazione, per un totale di  7,9 milioni persone costrette man mano al ricovero negli ospedali.

Ecco quello che c’è scritto nel documento segreto: «Si prevede che l’80% della popolazione sarà infettata da Covid-19 nei prossimi 12 mesi e fino al 15% (7,9 milioni di persone) potrebbe richiedere il ricovero in ospedale».

La previsione è stata elaborata in questi giorni dal team di preparazione e risposta alle emergenze di Phe e approvato come accurato dalla dottoressa Susan Hopkins.

«Per il pubblico sapere che potrebbe durare per 12 mesi potrebbe essere controproducente, le persone saranno davvero arrabbiate per questo e piuttosto preoccupate per quello», ha spiegato Paul Hunter, professore di medicina all’Università dell’East Anglia al Guardian.

«Penso che si tufferà (diminuirà) in estate, verso la fine di giugno, e tornerà a novembre, come fa la solita influenza stagionale. Penso che rimarrà per sempre, ma diventerà meno grave nel tempo, man mano che l’immunità aumenta», ha aggiunto.

Pensare e divulgare questa ipotesi potrebbe creare panico e rabbia, in tutti quelli che sperano che il virus possa morire con il caldo.

Il documento affermerebbe inoltre che circa 500.000 dei 5 milioni che si occupano della Sanità inglese, si ammaleranno  durante il picco dell’epidemia.

Da ora in poi – spiegano gli esperti della sanità inglese – verranno testati solo i malati molto gravi che sono già in ospedale e le persone nelle case di cura e nelle carceri in cui è stato rilevato il coronavirus.

Nonostante queste infauste previsioni, che speriamo di cuore non siano veritiere, vi è la possibilità che nel frattempo si sia trovato il giusto vaccino o la giusta cura farmacologica.

Dalle diverse previsioni si ipotizza ad un picco che avverrà a breve, seguito da una diminuzione lenta nelle 10 settimane successive, ma non del tutto debellato.

Soprattutto nei mesi estivi, il numero dei casi dovrebbe ridursi perché le persone trascorrono più tempo all’aperto e sono meno a stretto contatto. C’è ancora il timore che il virus possa ripresentarsi nei mesi autunnali o invernali.

Fonte consultata:

Il Messaggero

Tgcom.24


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