Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi denunciati dai loro domestici: “Ci facevano lavorare 7 giorni su 7, per 500 euro”
Una vicenda che ha destato scalpore nel mondo dello spettacolo coinvolge la coppia formata da Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi, noti volti televisivi e artisti di lunga data. Secondo quanto riportato da fonti giudiziarie e rilanciato da numerosi media, la coppia sarebbe stata denunciata da due ex collaboratori domestici per presunte irregolarità lavorative. Le accuse riguardano in particolare la gestione del rapporto di lavoro, che sarebbe avvenuto in nero e in condizioni considerate gravemente lesive della dignità professionale dei lavoratori.
Stando alle dichiarazioni raccolte, i due dipendenti domestici sarebbero stati impiegati presso l’abitazione della coppia con turni massacranti, arrivando a lavorare sette giorni su sette, senza mai usufruire né di giorni di riposo, né del diritto a malattia retribuita o ferie, come invece previsto dalla normativa italiana in materia di lavoro domestico. Il compenso pattuito, inoltre, risulterebbe particolarmente basso: 500 euro mensili a persona, una cifra ben al di sotto dei minimi contrattuali stabiliti dai contratti collettivi di categoria.
L’accusa mossa dai due collaboratori si configura come sfruttamento lavorativo, aggravato dall’assenza di un regolare contratto, dall’orario eccessivo e dalla mancanza di tutele sanitarie e previdenziali. Le autorità competenti avrebbero avviato un’indagine per verificare i fatti e accertare eventuali violazioni della legge. In caso di riscontro delle irregolarità, potrebbero essere contestate sanzioni economiche e responsabilità civili o penali.
Da parte loro, Carmen Russo ed Enzo Paolo Turchi non hanno ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali, ma la notizia ha già provocato un’ondata di reazioni tra i fan e l’opinione pubblica, tra chi attende chiarimenti e chi esprime indignazione. Il caso richiama l’attenzione su un tema spesso trascurato: i diritti dei lavoratori domestici, categoria troppo spesso invisibile, ma fondamentale nella vita quotidiana di molte famiglie italiane.
Il Fatto Quotidiano ha raccontato che la vicenda sarebbe approdata al tribunale di Tivoli in seguito alla denuncia presentata dalla coppia di lavoratori italiani, trasferiti dalla provincia di Mantova a Formello per prestare servizio in casa Russo-Turchi.
In seguito sarebbero stati sbattuti fuori dai cancelli della residenza. “Un rapporto di lavoro che in otto mesi, nonostante le promesse, non è mai stato regolarizzato”. Un compenso pari a 700 euro ciascuno, poi sceso a 500, senza busta paga e in contanti. Sette giorni su sette festivi compresi, senza ferie né malattia.
Ecco cosa è accaduto
Secondo quanto racconta Il Fatto Quotidiano, nell’estate del 2020 una coppia di lavoratori italiani trova un annuncio tramite il sito subito.it e, allettati dall’offerta, si trasferiscono subito a Formello presso la residenza della coppia vip. Dal 1 luglio lavorano per loro, pulendo la casa (450 mq) e curando l’enorme giardino. Inizialmente la paga prevede, oltre all’alloggio in due stanze, un compenso pari a 700 euro ciascuno, poi sceso a 500, senza busta paga e in contanti. Sette giorni su sette festivi compresi, senza ferie né malattia. Stando agli atti depositati dal Tribunale di Tivoli, quando il custode chiede per l’ennesima volta di esser messo in regola, Turchi aggredisce la coppia cacciandola di casa: “Nell’urlare queste parole portava a pochi millimetri dal mio viso la sua mano tesa facendo capire al sottoscritto che questa volta si sarebbe fermato, ma che non sarebbe stato così la prossima”.
La reazione di Carmen Russo: “Non conosco quei signori”
Carmen Russo, raggiunta dal Fatto Quotidiano, avrebbe negato di conoscere la coppia: “Quei signori? No, non li conosco, i nomi non mi dicono proprio nulla”, spiega l’ex showgirl e ballerina. Poi le torna alla mente che i due avrebbero lavorato nella sua residenza dall’estate a Natale del 2020, ma: “quando hanno deciso di andare via il rapporto è finito e sono stati liquidati, non è successo nulla”, assicura, “non abbiamo avuto nessuna comunicazione”. Eppure lo scorso 29 marzo, ad Enzo PaoloTurchi sarebbero stati notificati gli atti giudiziari dei procedimenti. “Non lo so perché se ne occupava il nostro commercialista, ma era tutto regolare“, garantisce Carmen Russo, dando la sua versione dei fatti: “Penso che abbiamo a che fare con dei personaggi che cercano di caricare la situazione, tutto lì”.
Commento
Questa vicenda, al di là dei nomi noti coinvolti, riporta l’attenzione su una realtà troppo spesso ignorata: il lavoro domestico, che in molte famiglie rappresenta un aiuto essenziale, continua purtroppo a essere uno dei settori più esposti a sfruttamento e irregolarità contrattuali. Se le accuse venissero confermate, sarebbe gravissimo che due personaggi pubblici, conosciuti e stimati, abbiano ignorato diritti fondamentali come riposo, malattia e una retribuzione dignitosa.
Pagare 500 euro al mese per un impegno quotidiano, senza pause o ferie, è qualcosa che non solo offende la dignità del lavoratore, ma viola apertamente la legge. È necessario che casi del genere non vengano archiviati come semplici episodi di gossip, ma diventino occasione per riflettere sul rispetto del lavoro in ogni sua forma, specialmente quello che spesso resta nascosto dietro le mura domestiche.
In un Paese civile, chi impiega collaboratori deve farlo con responsabilità e correttezza, a prescindere dal proprio status sociale o notorietà. Perché i diritti non sono un privilegio, ma un fondamento irrinunciabile di giustizia.