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Barbara De Rossi racconta del suo grave problema di salute che affronta da quando aveva 35 anni: ” Ho continui sanguinamenti”


Barbara De Rossi è un attrice molto apprezzata nel panorama del cinema italiano.

Oltre ad essere stata al fianco di grandi attori come Boldi, De Sica, Placido e protagonista della famosa fiction “Le tre rose di Eva”in cui interpreta il ruolo di Eva Taviani, è anche una donna forte e determinata, a cui non sono mancate le delusioni e i problemi di salute.

Dopo la nascita di sua figlia Martina ha iniziato a soffrire di Ipermenorrea, un problema molto serio che l’ha quasi costretta all’asportazione dell’utero.

Durante un’intervista a Domenica In, condotto dalla zia d’Italia Mara Venier, ha raccontato commossa questa dolorosa esperienza di quando aveva 35 anni.

Verso i 40 anni ho iniziato a soffrire di forti sanguinamenti durante il ciclo mestruale, un disturbo che mi debilitava fisicamente e che, inoltre, causava situazioni di disagio. Appena smettevo la cura il problema si ripresentava con la stessa gravità degli inizi”- racconta.

La De Rossi spiega che l’unica cura possibile era la somministrazione di progesterone, che però comporta anche grosse controindicazioni, come l’aumento di peso.

Nel 2009 ha però intrapreso un percorso con una nutrizionista, e smesso le cure ormonali, che le ha dato le giuste indicazioni alimentari in modo da tenere sotto controllo l’alimentazione e affievolire le conseguenze negative dell’assunzione dell’ormone.

Che cos’è Ipermenorrea

Molte donne, durante il corso della loro vita, possono trovarsi ad affrontare un problema piuttosto comune ma spesso trascurato: le mestruazioni abbondanti che si prolungano ben oltre la durata considerata normale. Questo disturbo, che in termini medici viene chiamato ipermenorrea, si manifesta con un flusso emorragico particolarmente intenso e un ciclo che non sembra terminare mai. È importante comprendere che le cause alla base di questa condizione sono molteplici e possono variare a seconda dell’età della donna, delle sue caratteristiche genetiche e della presenza di eventuali squilibri ormonali o patologie.

L’ipermenorrea non è semplicemente un fastidio temporaneo, ma può rappresentare un campanello d’allarme che il corpo invia per segnalare un’alterazione nel normale funzionamento dell’apparato riproduttivo femminile. A lungo andare, infatti, il continuo e abbondante sanguinamento può causare problematiche più gravi come l’anemia da carenza di ferro, una condizione che influisce negativamente sul benessere generale, causando stanchezza cronica, debolezza e difficoltà di concentrazione.

Il flusso mestruale è un processo complesso che coinvolge diversi meccanismi fisiologici. In condizioni normali, la durata e la quantità del flusso dipendono dalla capacità dell’utero di modulare la fuoriuscita di sangue. Questo avviene grazie a due fattori principali: la contrazione del muscolo uterino e l’attivazione di sostanze che promuovono la coagulazione del sangue. Essendo un organo muscolare, l’utero può comprimere i vasi sanguigni per fermare o rallentare l’emorragia alla fine del ciclo mestruale. Parallelamente, il rilascio di fattori coagulanti aiuta a formare dei piccoli coaguli che limitano la perdita di sangue.

Quando questi meccanismi vengono compromessi, il risultato è proprio l’ipermenorrea: un flusso troppo abbondante che non riesce a essere controllato in modo efficace. Le cause di questa alterazione possono essere molteplici e spesso si intrecciano tra loro. Uno dei fattori più comuni è lo squilibrio ormonale, in particolare una riduzione del rapporto tra progesterone ed estrogeni, due ormoni che regolano il ciclo mestruale e la crescita del rivestimento uterino. Se l’equilibrio tra questi ormoni viene alterato, il rivestimento dell’utero può ispessirsi eccessivamente, causando un sanguinamento più abbondante e prolungato.

Oltre agli squilibri ormonali, anche alcune condizioni patologiche possono provocare un ciclo mestruale abbondante. Tra queste, spiccano le infiammazioni a carico dell’apparato riproduttivo, come l’endometriosi o la presenza di polipi uterini e fibromi, che alterano la struttura dell’utero e influenzano la sua capacità di controllare il flusso. In alcune donne, inoltre, una predisposizione genetica può aumentare il rischio di ipermenorrea, rendendo più probabile la comparsa di questo disturbo in determinati momenti della vita.

L’età è un altro elemento importante: durante l’adolescenza e la perimenopausa, infatti, le fluttuazioni ormonali sono più frequenti e possono provocare alterazioni del ciclo mestruale, inclusi flussi abbondanti. Nel primo caso, il sistema ormonale non è ancora completamente maturo e stabile, mentre nella perimenopausa i cambiamenti fisiologici tipici della menopausa possono causare irregolarità.

È fondamentale non sottovalutare mai un ciclo mestruale abbondante o prolungato, soprattutto se si manifesta con sintomi quali stanchezza e pallore, che possono indicare una carenza di ferro o anemia. In questi casi, è opportuno rivolgersi a un medico specialista che potrà effettuare una serie di esami utili a individuare la causa del problema, dalla semplice analisi del sangue a ecografie e altri accertamenti specifici.

Il trattamento dell’ipermenorrea dipende ovviamente dalla causa sottostante. In molti casi, soprattutto quando lo squilibrio ormonale è il principale responsabile, possono essere prescritti farmaci a base di ormoni o altri principi attivi che aiutano a ristabilire l’equilibrio e a regolare il ciclo. In presenza di patologie come fibromi o polipi, può essere necessario un intervento chirurgico per risolvere il problema alla radice.

Infine, è utile ricordare che adottare uno stile di vita sano, con un’alimentazione equilibrata e l’attenzione al benessere generale, può contribuire a migliorare la salute riproduttiva e a ridurre il rischio di disturbi come l’ipermenorrea. Anche l’attività fisica regolare, il controllo dello stress e il monitoraggio periodico della propria salute sono strumenti preziosi per prevenire e gestire eventuali anomalie del ciclo mestruale.

In sintesi, un ciclo mestruale abbondante e prolungato non è un problema da sottovalutare, ma un segnale che merita attenzione e approfondimento. La comprensione delle cause, la diagnosi tempestiva e il trattamento adeguato sono fondamentali per tutelare la salute femminile e prevenire complicanze come l’anemia. Con il giusto supporto medico e un approccio consapevole, è possibile affrontare e risolvere efficacemente questo disturbo, migliorando la qualità della vita di molte donne.