Diritti e doveri

Arriva il reddito di Cittadinanza Europeo, il sussidio che potranno percepire tutti: pensionati, casalinghe…


Il Parlamento europeo ha recentemente approvato un emendamento, presentato dal gruppo dei socialisti, riguardante l’attuazione di un reddito minimo obbligatorio per tutti gli Stati membri dell’Unione Europea.

Questa misura di sostegno economico è stata proposta per contrastare il rischio di povertà e di esclusione sociale.

Nonostante la riforma del governo Meloni, che ha deciso che sarà abolito il Reddito di cittadinanza, il sussidio potrebbe essere sostituito dal nuovo bonus italiano, che si chiamerà MIA, a cui si aggiungerà il sussidio europeo obbligatorio denominato: REDDITO DI BASE EUROPEO.

Tuttavia, il centrodestra italiano si è schierato contro questo emendamento, mentre il Terzo polo si è per lo più astenuto.

L’emendamento ha imposto una soglia minima per il calcolo dell’ammontare del reddito di cittadinanza, che tiene conto della soglia nazionale di rischio di povertà (indicatore AROPE).

Pertanto, ogni Stato dell’UE dovrà valutare quale sia la soglia di povertà e adeguare l’ammontare del reddito di MIA per i beneficiari all’indicatore AROPE.

Differenze tra Mia e Reddito europeo

Si stima che l’importo del sussidio europeo oscillerà tra 550 e 875 euro al mese, decisamente superiore alle cifre previste dalla Misura di Inclusione Attiva (MIA), che prevedeva un reddito minimo di 500 euro per le persone disoccupate e di 375 euro per le persone occupabili.

Ma vediamo nel dettaglio le altre differenze con la Mia.

Come precedentemente detto, in primo luogo cambiano gli importi:

La Mia divide le persone disoccupate in occupabili e inoccupabili. Questi ultimi, essendo per vari motivi impossibilitati a lavorare, percepiranno 500 euro al mese. I soggetti occupabili, invece in grado di lavorare, ne percepiranno solo 375.

Il reddito di cittadinanza europeo (detto reddito di base), invece, prevede di erogare un sussidio di un importo molto più elevato. Si parla addirittura di una cifra compresa tra 550 e 875 euro al mese: quasi il doppio dunque rispetto alle cifre previste dalla Misura di Inclusione Attiva (Mia).

Un’altra differenza fondamentale sta nelle politiche attive volte a creare occupazione:

I soggetti occupabili che percepiranno la MIA saranno obbligati ad iscriversi ad una piattaforma dei centri per l’impiego per ricevere offerte. E basterà rifiutare una sola offerta per perdere il diritto ad avere il beneficio statale.
Il sussidio europeo, invece, per il momento non prevede di mettere in campo politiche attive che aiutino i beneficiari a trovare un nuovo impiego. Quindi potranno ricevere il reddito di base anche casalinghe, pensionati, invalidi, disoccupati e chi, pur lavorando, guadagna poco. 


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