Aria condizionata accesa in auto quest’estate: multa fino a 435€. Ecco il motivo
L’estate è ormai arrivata in modo molto dirompente e le temperature ormai lasciano respirare davvero poco. L’abitacolo della nostra auto molto spesso, diventa incandescente e per viaggiare in tutta sicurezza, diventa opportuno azionare l’aria condizionata, che ci permetterà di guidare in modo confortevole.
Ricordiamo che guidare con un caldo eccessivo non è mai consigliato poichè, le temperature eccessivamente alte, potrebbero determinare malori o disturbi che comprometterebbero una guida sicura come: crampi, svenimenti, edemi, o di maggiore gravità, come congestione, colpo di calore, disidratazione.
Questo il motivo per cui è sempre consigliabile aprire i finestrini o accendere il condizionatore in auto.
Se da un lato l’aria condizionata è la nostra salvezza, dall’altro può essere motivo di sanzione. Per questo motivo è indispensabile conoscere le norme del Codice della Strada.
Aria condizionata accesa in auto: quando si rischia la multa (e perché)
Durante le calde giornate estive, è facile lasciarsi tentare dall’idea di tenere accesa l’aria condizionata in auto anche mentre si è fermi. Magari ci si sta aspettando qualcuno, oppure si vuole solo mantenere l’abitacolo fresco prima di ripartire. Tuttavia, quello che per molti può sembrare un gesto innocuo può in realtà trasformarsi in un’infrazione del codice della strada con conseguenze anche piuttosto salate.
Pochi automobilisti sanno che tenere il motore acceso durante la sosta per far funzionare l’impianto di climatizzazione è vietato per legge. La normativa è chiara: l’auto può rimanere accesa solo durante la marcia o in fermata temporanea (ad esempio a un semaforo), ma non durante la sosta. Questo perché il motore acceso comporta un inutile consumo di carburante e un aumento delle emissioni nocive, contribuendo così all’inquinamento ambientale e acustico, soprattutto nei centri urbani.
Questa regola è stata introdotta a livello europeo già nel 2007, con lo scopo di limitare le emissioni inquinanti e migliorare la qualità dell’aria nelle città. In Italia, la violazione di questa norma può comportare una sanzione amministrativa che va da un minimo di 223 euro a un massimo di 435 euro, secondo quanto previsto dal Codice della Strada, all’articolo 157, comma 7-bis.
Oltre alla multa, lasciare l’auto accesa inutilmente rappresenta anche un gesto di scarso senso civico: il rumore del motore e le emissioni dirette all’esterno disturbano i passanti, peggiorano la qualità dell’aria e aumentano la temperatura dell’ambiente circostante.
In sintesi, se ti trovi in sosta – anche solo per qualche minuto – ricorda di spegnere il motore: è un gesto semplice, che fa bene all’ambiente e ti evita spiacevoli sorprese. Un piccolo accorgimento che contribuisce a rendere le nostre città più vivibili e sostenibili.
Riportiamo la normativa contenuta nel codice della strada:
Art. 157.
7-bis. E’ fatto divieto di tenere il motore acceso, durante la sosta del veicolo, allo scopo di mantenere in funzione l’impianto di condizionamento d’aria nel veicolo stesso; dalla violazione consegue la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da € 223 a € 444.
Questa norma ed obbligo non vale solamente in Italia, ma anche in altri luoghi molto importanti in giro per il vecchio continente. A Londra, la multa è di 22 euro.
Se il proprietario dell’auto incriminata si rifiuta di pagare immediatamente, non può ripartire. A Madrid, la contravvenzione è invece di 100 euro.
Se hai l’abitudine pertanto di azionare il motore dell’auto per far rinfrescare l’auto prima di metterti alla guida, ricordati che ciò non è consentito. Come non lo è altrettanto lasciare l’auto in sosta, con l’aria condizionata accesa e dirigersi verso il distributore per acquistare sigarette o per prelevare i soldi al bancomat, con lo scopo di rientrare in auto e ritrovarla fresca. Lo abbiamo fatto o visto fare molte volte…ma ciò non è permesso dalla legge.
Meglio non sfidare le regole: motore spento anche con il caldo
In definitiva, è sempre buona norma non sfidare né la legge né il buon senso. Quando ci si trova in sosta, sia in estate che in qualsiasi altro momento dell’anno, è fondamentale spegnere il motore del veicolo, indipendentemente dalla temperatura esterna o dalla voglia di mantenere l’abitacolo climatizzato.
Non si tratta solo di evitare una possibile multa, ma di compiere una scelta responsabile, nel rispetto dell’ambiente e della collettività. Le forze dell’ordine sono perfettamente legittimate a sanzionare chi, anche solo per qualche minuto, lascia il motore acceso per alimentare l’aria condizionata o altri dispositivi, mentre l’auto è ferma.
Tenere l’auto accesa inutilmente è infatti una violazione normativa, ma anche un’abitudine dannosa: contribuisce all’inquinamento atmosferico, aumenta il rumore urbano e rappresenta uno spreco di carburante. Piccoli gesti, come aprire brevemente i finestrini prima di partire, cercare aree ombreggiate o utilizzare tendine parasole, possono aiutare a mantenere una temperatura più sopportabile senza ricorrere all’uso continuo del climatizzatore a veicolo fermo.
Spegnere il motore quando non si è in movimento dovrebbe diventare un comportamento automatico, parte della cultura del rispetto ambientale e delle regole del vivere civile. Perché ogni azione individuale, anche la più semplice, ha un impatto collettivo.
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