Diritti e doveri

Approvato il Reddito di Inclusione: ecco chi può richiederlo e come


Il governo torna di nuovo sui propri passi e al posto del Reddito di cittadinanza introduce il cosiddetto Assegno d’inclusione, misura riservata alle sole famiglie in cui è presente almeno un minore, un disabile o un over 60, che di fatto richiama per molti aspetti tanto il Reddito quanto la Pensione di cittadinanza.

Per i cosiddetti occupabili, ossia per quelle persone che non facendo parte di un nucleo che soddisfa i suddetti requisiti perderanno il Rdc già nel 2023 (allo scattare dei 7 mesi), vi sarà invece lo Strumento di attivazione di cui però parleremo in separata sede.

Qui vogliamo concentrarci su quello che di fatto è il vero e proprio sostituto del Reddito di cittadinanza: dimenticate le sigle circolate nei giorni scorsi – Mia, Pal, Gil e Gal – da gennaio 2024 partirà l’Assegno d’inclusione, misura a cui potranno accedere molti degli attuali percettori di Rdc e Pdc con qualche differenza sul lato importi.

Chi non lo percepirà?

Ad ottenere il reddito di inclusione sono le famiglie con:

-minorenne;
-disabile o comunque invalido percettore di assegno Inps;
-over 60.

Tutti coloro che percepivano il Reddito di cittadinanza ma che non avranno diritto al reddito di inclusione, potranno percepire solo fino a luglio il vecchio sussidio.

 

Requisiti

È  necessario essere residenti in Italia per almeno 5 anni, di cui gli ultimi 2 anni in modo continuativo.

La buona notizia è che non c’è alcuna stretta Isee come invece era circolato nei giorni scorsi: il limite per accedere alla nuova misura sarà quindi sempre di 9.360 euro.

Per quanto riguarda i patrimoni viene stabilito che quello immobiliare non deve superare i 30 mila euro.

Il patrimonio immobiliare, invece, ha un limite di 6.000 euro, la cui soglia viene accresciuta di 2.000 euro per ogni componente del nucleo successivo al primo, fino a un massimo di 10.000 euro, con l’aggiunta di altri 1.000 euro per ogni minorenne successivo al secondo.

Gli altri requisiti

Saranno esclusi dal sussidio

-i  proprietari di autoveicoli di cilindrata superiore a 1600 cc.

i proprietari di motoveicoli di cilindrata superiore a 250 cc. – immatricolati la prima volta nei 36 mesi antecedenti la richiesta. Da tale limite sono escluse auto e moto per cui è prevista una agevolazione fiscale in favore delle persone con disabilità.

L’accesso all’Assegno d’inclusione è precluso anche ai componenti intestatari di navi e imbarcazioni da diporto o di aeromobili di ogni genere.

Inoltre, non può presentare richiesta dell’Assegno d’inclusione chi nei 10 anni precedenti alla richiesta è stato sottoposto a misura cautelare personale. Vengono esclusi anche i nuclei in cui il componente risulta ave rassegnato le dimissioni nei 12 mesi successivi alla data delle dimissioni (eccetto il caso delle dimissioni per giusta causa).

Importo

L’Assegno d’inclusione ha un importo base di 500 euro al mese, con l’aggiunta del rimborso per la componente affitto fino a un massimo di 280 euro.

E fin qui non ci sono differenze con il Rdc, compreso il fatto che il beneficio sarà solamente un’integrazione del reddito familiare.

Durata

La durata è simile a quella del Rdc: 18 mesi nel primo periodo di fruizione, rinnovabile – previo un mese di sospensione – per altri 12 mesi. Non dovrebbero esserci limiti al rinnovo: chi ne soddisfa i requisiti, quindi, vi potrà accedere infinite volte.

Laddove nel nucleo familiare siano presenti persone occupabili, bisognerà prendere parte a un percorso di orientamento e ricerca del lavoro che obbliga il beneficiario ad accettare qualsiasi offerta di lavoro che verrà presentata dai servizi per il lavoro.


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