L’amianto ci uccide, provoca tumori polmonari gravi: ecco cosa fare IMMEDIATAMENTE se il nostro vicino di casa ha il tetto in Eternit
L’amianto, materiale un tempo largamente utilizzato in edilizia per la sua resistenza e il basso costo, è oggi universalmente riconosciuto come altamente cancerogeno. La sua presenza, in particolare nelle vecchie tettoie in eternit, rappresenta un grave rischio per la salute pubblica. Anche se non lo abbiamo direttamente nella nostra abitazione, la sola vicinanza a strutture che lo contengono — come il tetto del nostro vicino di casa — può comunque esporci a pericolose fibre aerodisperse, soprattutto quando l’amianto è deteriorato o friabile.
La legge italiana, attraverso il D.M. 6 settembre 1994 e successive normative, ha stabilito che è obbligatorio rimuovere o mettere in sicurezza i manufatti contenenti amianto, specialmente quando mostrano segni di usura, degrado o rischio di dispersione. Le particelle di amianto, infatti, una volta rilasciate nell’aria, possono essere inalate facilmente e accumularsi nei polmoni, provocando con il tempo malattie gravi e spesso irreversibili, come l’asbestosi, il mesotelioma pleurico e varie forme di tumore ai polmoni.
È importante sapere che non serve avere l’amianto in casa propria per correre un rischio: basta abitarci accanto. Se, ad esempio, un’abitazione vicina presenta un tetto in eternit visibilmente rovinato, con lastre scheggiate, rotte o soggette a sbalzi climatici, c’è una concreta possibilità che le fibre di amianto vengano rilasciate nell’ambiente, contaminando anche le abitazioni vicine e mettendo a repentaglio la salute dei residenti.
In questi casi, è fondamentale segnalare la situazione all’ASL o al Comune, che ha l’obbligo di intervenire attraverso controlli, perizie tecniche e ordinanze di bonifica. Il proprietario dell’immobile contenente amianto ha infatti la responsabilità legale di provvedere alla rimozione o incapsulamento a norma di legge, affidandosi esclusivamente a ditte certificate e specializzate, con personale dotato di formazione specifica e dispositivi di protezione.
Ignorare la presenza dell’amianto, anche se si trova nella proprietà altrui, non tutela la propria salute né quella della comunità. Agire tempestivamente è un dovere civile oltre che un diritto: vivere in un ambiente sicuro è una condizione che spetta a tutti, senza compromessi.
Ammalarsi per colpa degli altri che, per risparmiare decidono di fabbricare con materiali ora cancerogeni o che, se già li posseggono, non si decidono a eliminarli. Ecco il caso “tettoia eternit”: Non solo è dannosa ma anche illegale. La tettoia in eternit, come altre coperture di piccoli o grandi fabbricati contenenti amianto, sono bandite da 25 anni, eppure c’è chi ancora non si disturba a far rimuovere quelle lastre, creando un potenziale danno a se stesso e a chi vive attorno: l’amianto contenuto nell’eternit, infatti, è un minerale estremamente nocivo per l’uomo, che provoca tumori e malattie croniche all’apparato respiratorio.
L’Università del Piemonte ha condotto una ricerca epidemiologica, la quale ha dimostrato che “Il rischio di ammalarsi di tumore al sangue è proporzionale all’entità di esposizione all’amianto accumulata nel corso della vita”. Lo studio pertanto dichiara che più aumenta l’esposizione ambientale (dunque anche quella indiretta, non è necessario entrare in stretto contatto con le fibre di amianto) e più cresce il rischio di ammalarsi di mesotelioma, il cancro maligno causato dall’amianto.
Cosa fare se il vicino la possiede?
Se si vive accanto ad un’abitazione con un tetto in eternit è necessario segnalare la presenza di materiale pericoloso, ovviamente dopo essersi accertati che esso sia realmente di amianto.
È opportuno segnalare, senza paura
Se il vicino ha il tetto in amianto ma pensa di essere furbo e non vuole rimuoverlo, possiamo fare denuncia noi. Anzi, lo dobbiamo segnalare perché è nostro dovere tutelare la salute di entrambe le parti. Le segnalazioni si possono fare alla ASL o anche via web in forma anonima ai Carabinieri o ai vigili utilizzando il modulo di esposto denuncia. Dopo la segnalazione interviene in genere l’Arpa, l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, che eseguirà i dovuti sopralluoghi. Questo è il primo passo necessario per liberarsi dal problema che potrebbe farci ammalare seriamente anche a costo di mettersi contro il vicinato.
In quali casi c’è l’obbligo di rimozione
L’obbligo di rimozione delle coperture in amianto sussiste qualora si presenti un rischio legato alla salute delle persone. Siccome l’amianto è la prima causa di leucemia, nessun autorità potrà rifiutarsi di obbligare il vicino a non procedere alla rimozione.
Gli edifici pubblici…come fare se hanno tettoie eternit
Accorgersi che l’edificio pubblico (scuole, comuni, teatri, palestre..) ha una tettoia di eternit non esclude il cittadino a denunciare e richiedere l’immediata rimozione, a maggior ragione perché è un edificio pubblico. Per quanto riguarda gli edifici pubblici che presentano delle coperture in eternit, è la Regione che ha il compito di fare il censimento dei siti che hanno delle parti costruite in eternit, e procedere poi alla rimozione laddove necessario. Attualmente il censimento è obbligatorio per tutte le strutture pubbliche e aperte al pubblico come scuole e ospedali, ma anche condomini. In poche parole, va censito ogni edificio di cui si è a conoscenza della presenza di eternit o tetto in eternit.
L’obbligo di segnalazione resta dunque invariato, sia nel caso di edifici pubblici che privati.
Non abbiate timore di denunciare poiché la vostra salute vale molto di più.
Danni di salute derivati da Eternit
Le patologie da amianto si possono suddividere in quattro categorie:
-Placche pleuriche: sono le alterazioni da amianto più comuni.
-Asbestosi: è una malattia polmonare provocata da un’esposizione prolungata e intensa al pulviscolo di amianto. Si tratta di una fibrosi interstiziale conseguente all’accumulo di fibre di amianto nei polmoni con tendenza ad evolvere anche dopo la cessazione dell’esposizione. Si manifesta con insufficienza respiratoria, alterazione della funzionalità polmonare e, nei casi più gravi, invalidità respiratoria
-Mesotelioma maligno: è un tumore maligno che colpisce principalmente la pleura e il peritoneo, anche se quest’ultima patologia è più rara. I sintomi più frequenti sono una crescente dispnea, dolori al petto e un decadimento generale delle forze.
-Carcinoma polmonare (carcinoma bronchiale): Una prolungata esposizione alle polveri di amianto può causare il carcinoma polmonare. Dal punto di vista medico non si fa alcuna distinzione tra questo tipo di carcinoma correlato all’amianto e gli altri carcinomi bronchiali causati da altri fattori. Il consumo di tabacco amplifica notevolmente l’effetto cancerogeno dell’amianto aumentando la probabilità di contrarre tale malattia.