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Rinvio a giudizio per una madre che ha venduto i video hard della figlia quindicenne in cambio di buoni spesa Amazon

Una donna di 48 anni aveva coinvolto sua figlia 15enne in un vero e proprio traffico di video hot, in cui la protagonista a luci rosse era proprio la minorenne, in cambio di buoni Amazon.

La donna è ora libera perchè  è stato chiesto il rinvio a giudizio dopo essere stata accusata di sfruttamento e induzione alla prostituzione. Il processo per lei è stato fissato l’8 novembre 2022.

A raccontare gli antefatti della vicenda sono state Le Iene. La ragazzina e la madre a volte comparivano anche insieme nei video postati su “Badoo” e “Periscope”, in cui mostravano disinibite i propri corpi, con scene anche spinte che a volte coinvolgevano anche il fidanzato dell’adolescente.

Scene girate senza pudore in cui, spesso, veniva ripresa anche l’altra figlia undicenne che vedeva tutto quello che accadeva in casa. La donna ha riferito di essersi pentita ma, ciò non servirà per diminuire la pena. Del caso si era subito interessato anche il tribunale per i minorenni.

La pm Lisa Bergamasco ha svolto le indagini nei confronti della madre a cui è contestato di aver “indotto, gestito e sfruttato la prostituzione della figlia, e favorito il fatto che la ragazzina si iscrivesse sui siti internet e sui social network dedicati a incontri e scambio dei video e delle fotografie , anche in diretta, in cui si presentava in biancheria intima o mostrava seni e glutei, anche con il suo contributo e con quello del fidanzato minorenne, in cambio di denaro“. In particolare la donna è accusata di aver anche inviato un video sessuale che coinvolgeva i due ragazzi a un uomo in cambio di 1500 euro , oppure in cambio di buoni spesa di “Amazon”.

All’udienza preliminare, la madre, assistita dall’avvocata Cristina Pontarelli del foro di Napoli, ha riferito di non aver chiesto mai denaro in cambio di quei video particolarmente spinti. A giudicare la sua pena, sarà il tribunale ma solo nel 2022.