Coronavirus

Mascherine, quali usare con il caldo. L’infettivologo Bassetti suggerisce: «Ecco le migliori da indossare e quelle da evitare»



Immagine Facebook

L’obbligo di indossare le mascherine, purtroppo vige ancora perchè, se pur clinicamente indebolito, il virus è ancora tra noi. Nei supermercati, in luoghi affollati, lì dove non c’è possibilità di mantenere le distanze, la mascherina non può mancare. Ma come fare a resistere con questo caldo, coprendo naso e bocca? Arriva il suggerimento del virologo Matteo Bassetti.

Bassetti e l’uso delle mascherine

In un post su Facebook l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, ha consigliato il miglior modello da indossare per limitare la “sofferenza” che si prova.

Con l’arrivo della stagione estiva e l’innalzamento delle temperature, uno dei disagi più comuni segnalati dai cittadini è legato all’uso della mascherina, un dispositivo ancora presente in molte situazioni, specialmente in ambienti sanitari o affollati. Anche se l’obbligo è stato allentato in diversi contesti, resta comunque raccomandato o richiesto in caso di sintomi influenzali, in ospedali o mezzi pubblici, dove la prevenzione del contagio resta una priorità.

Tuttavia, il calore intenso rende particolarmente scomodo indossare una mascherina per periodi prolungati. Il volto coperto, unito alla sudorazione aumentata, provoca una sensazione di disagio che molti trovano difficile da sopportare. Si avverte mancanza di freschezza, difficoltà nella respirazione e, nei casi più fastidiosi, anche irritazioni cutanee o arrossamenti nella zona del naso e delle guance.

Il problema si acuisce in ambienti chiusi e poco ventilati, dove la concentrazione di umidità tra la pelle e il tessuto della mascherina rende la respirazione più pesante. Inoltre, chi soffre di asma, allergie o altre patologie respiratorie può percepire un disagio ancora maggiore, rendendo difficile anche lo svolgimento delle attività quotidiane più semplici.

Nonostante tutto, è importante ricordare che la mascherina continua a essere uno strumento utile per proteggere sé stessi e gli altri da virus e batteri, soprattutto in presenza di fragilità o in luoghi ad alto rischio. Per ridurre i fastidi, si consiglia di utilizzare mascherine in tessuto leggero e traspirante, preferibilmente certificate, e di cambiarle frequentemente, specie se si inumidiscono.

In conclusione, il caldo rende più complesso l’uso delle mascherine, ma con qualche accorgimento è possibile trovare un compromesso tra protezione e comfort, ricordando che la salute resta sempre al primo posto.

«Le migliori mascherine da usarsi in questa fase, specie ora che è comparso il caldo, sono quelle chirurgiche e non le Ffp2 – scrive Bassetti – Queste ultime infatti, oltre a costare molto di più, aumentano molto la temperatura facciale, sono più scomode e hanno minor aderenza. Lo dimostrerebbe un interessante lavoro pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health».

«Per strada vedo ancora troppa gente con le Ffp2 perché pensano siano migliori. Lasciamole agli operatori sanitari e continuiamo ad usare, quando servono, le mascherine chirurgiche», conclude Bassetti.

«Giusta decisione del Governo su quarantena obbligatoria»

«L’Europa infatti riapre a 15 nazioni, ma l’Italia no. Quarantena per chi arriva da Paesi extra Ue. Giusto così almeno fino a che anche gli altri paesi non avranno completamente controllato i loro focolai». Così Matteo Bassetti, direttore della clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, commenta in un post su Facebook la decisione del Governo sulla quarantena obbligatoria per gli arrivi extra-Schengen. «Visti i numeri del nostro paese e l’eccezionale lavoro svolto, che ci ha portato ai titoli di coda di questo primo focolaio epidemico italiano di Covid-19, trovo molto giusto – sottolinea – l’atteggiamento del governo italiano di controllo degli ingressi».