Diritti e doveri

Indennità di accompagnamento: l’Inps lo concede anche a chi autosufficiente


L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata dall’INPS, su richiesta, ai soggetti mutilati o invalidi civili totali che si trovano in una delle seguenti condizioni:

-impossibilità a deambulare senza l’aiuto permanente di un accompagnatore

-incapacità a compiere in autonomia gli atti quotidiani della vita (lavarsi, vestirsi, nutrirsi, ecc.)

Questa prestazione viene concessa indipendentemente dal reddito o dall’età dell’interessato, ed è subordinata a una valutazione medico-legale da parte di una commissione INPS, che esamina la documentazione sanitaria e lo stato di salute del richiedente.

Nel 2025, l’importo mensile dell’indennità di accompagnamento per gli invalidi civili totali in Italia è fissato a 542,02 euro.

Il principio generale e l’eccezione riconosciuta dalla Cassazione

In linea generale, per ottenere l’indennità di accompagnamento, è necessario che il soggetto sia ritenuto non autosufficiente secondo i criteri stabiliti dalla legge. Tuttavia, la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 8060 del 2004, ha introdotto un’importante precisazione giurisprudenziale che amplia, in parte, l’interpretazione della norma.

Secondo la Suprema Corte, l’indennità può essere riconosciuta anche a chi risulta autosufficiente dentro casa, a patto che sia dimostrata l’impossibilità di uscire e camminare da solo all’esterno dell’abitazione, senza il supporto di un accompagnatore. Si tratta, dunque, di una forma di autosufficienza parziale, che tuttavia viene ritenuta meritevole di tutela.

Quando si è autonomi in casa ma non fuori

Questa interpretazione si basa su casi concreti in cui il soggetto interessato, pur essendo in grado di gestire autonomamente la propria vita all’interno delle mura domestiche, non può affrontare il mondo esterno da solo. Ad esempio, molti anziani che vivono in palazzi privi di ascensore o in contesti urbani complessi, possono camminare in casa ma non hanno la forza, l’equilibrio o la sicurezza per scendere le scale, attraversare la strada o salire sui mezzi pubblici.

In tali situazioni, la mobilità fuori casa è compromessa, e questo limita gravemente la possibilità di provvedere in autonomia ai propri bisogni fondamentali: acquistare alimenti, ritirare farmaci, svolgere attività ricreative o sociali.

Cosa dice la legge e come si applica l’interpretazione

L’art. 1 della Legge n. 18 del 1980 stabilisce i criteri per l’assegnazione dell’indennità di accompagnamento. Secondo la Cassazione, il concetto di “impossibilità di deambulazione senza accompagnatore” va inteso anche come l’impossibilità pratica di uscire di casa da soli, indipendentemente dall’autonomia che si ha dentro l’abitazione.

Non si tratta, dunque, di una deroga alla legge, ma di un’integrazione interpretativa, che amplia il campo d’applicazione della norma ai casi in cui la limitazione alla libertà di movimento è grave ma non totale.

Requisiti: cosa serve per ottenerla se si è “parzialmente autosufficienti”

Chi si trova in questa condizione può accedere all’indennità solo se una commissione medico-legale INPS riconosce ufficialmente:

-l’impossibilità a deambulare autonomamente al di fuori della propria abitazione,

-la necessità di assistenza per provvedere agli atti fuori casa (come fare la spesa, andare in farmacia, ecc.).

È irrilevante, in questo caso, che la persona riesca a vivere autonomamente tra le mura domestiche: ciò che conta è la dipendenza da altri per uscire e interagire con l’ambiente esterno.

🔁 In sintesi

L’indennità di accompagnamento può spettare anche a soggetti autosufficienti, ma solo se la loro autonomia è limitata allo spazio domestico, e sono incapaci di muoversi da soli all’esterno.

Questa posizione giuridica, chiarita dalla Corte di Cassazione, è particolarmente importante per molti anziani o persone con difficoltà motorie non gravi in senso assoluto, ma debilitanti nella pratica quotidiana. Serve però una valutazione medica accurata, che dimostri la necessità concreta di un accompagnatore per la vita fuori casa.