Eithan è tornato a casa e conosce tutta la verità: sa della tragedia e di quanto è accaduto
Il piccolo Eitan, unico sopravvissuto alla tragica strage del Mottarone, ha finalmente lasciato l’ospedale ed è stato dimesso. Dopo giorni di cure e assistenza, il bambino sta lentamente riprendendosi fisicamente, anche se il percorso emotivo resta estremamente delicato. Poco prima della sua dimissione, in un momento di grande delicatezza e sensibilità, i suoi familiari, supportati da un gruppo di psicologi specializzati, hanno deciso di raccontargli la verità sul drammatico evento che ha segnato la sua vita.
È stato spiegato con estrema attenzione e tatto il destino dei suoi genitori, del fratello e dei nonni, oltre a tutte le altre persone che in quel tragico giorno si trovavano a bordo della funivia e che non ce l’hanno fatta. Eitan, con la sua giovane età, ricorda in modo confuso e frammentario l’incidente, inclusi i momenti immediatamente successivi all’impatto della funivia sul terreno. Il dolore e la perdita sono enormi, ma la presenza attenta di familiari e psicologi aiuta il bambino a elaborare questa terribile esperienza, cercando di offrirgli un supporto che possa accompagnarlo nel suo difficile cammino di crescita e guarigione.
Nonostante la tragedia e il dolore che ancora avvolgono questa vicenda, la forza e il coraggio di Eitan rappresentano un simbolo di speranza per tutti coloro che hanno seguito con partecipazione la sua storia. Il suo percorso di recupero continua, ma è accompagnato dall’affetto delle persone care e da professionisti che si impegnano a sostenerlo in ogni passo, con l’obiettivo di dargli una vita serena nonostante la ferita profonda che porta nel cuore.
Eithan ritorna a casa dopo l’amara verità
Questa mattina presto il piccolo Eitan, unico sopravvissuto della tragedia della funivia Stresa-Mottarone, è stato dimesso dal reparto Isola di Margherita dell’ospedale Regina Margherita. Il bambino è tornato in ambulanza a casa a Pavia accompagnato dalla zia. Le sue condizioni di salute sono migliorate e ha avuto una ripresa sorprendente.
Il piccolo continuerà ad essere assistito a domicilio da un gruppo di medici e assistenti sociali.
Eitan sa ormai tutto della tragedia della funivia Stresa-Mottarone, costata la vita a 14 persone tra cui i suoi familiari: i genitori, il fratellino e i bisnonni. Dopo il suo trasferimento dalla rianimazione a un normale reparto di degenza, il bambino è stato seguito da un team di psicologi ed esperti che con calma e delicatezza gli hanno spiegato quanto accaduto.
Da Israele, Paese d’origine della famiglia di Eitan, nei giorni scorsi è arrivato a Torino, insieme ad altri parenti, Nadav Biran, fratello di Amit e Aya. Ed è con una lettera che la zia Aya ha voluto salutare per l’ultima volta la sua famiglia: “Mio Amit, mio piccolo fratellino, mia amata Tal-Tal e nostro Tomi-Tom. Non ho parole per descrivere quanto ci mancherete. Quando ci avete raggiunto a Pavia, Eitan aveva solo un mese, le mie bimbe due e 18 mesi. Per la prima volta da anni abbiamo avuto una famiglia in Italia”. “Abbiamo condiviso – si legge nella lettera – la crescita dei bambini, li abbiamo allattati insieme, visti sviluppare l’armonia che c’è tra due fratelli. Sapevamo che ci saremmo sempre stati gli uni per gli altri”.
Eithan rimarrà sotto il controllo del giudice tutelare prima della decisione sull’affido come ha spiegato l’avvocatessa della famiglia, Cristina Pagni. Per il bimbo, unico sopravvissuto della Funivia del Mottarone probabilmente il futuro sarà in Israele con i parenti. “Il desiderio dei suoi genitori Era di tornare in Israele e farlo crescere li” hanno spiegato infatti gli zii e i nonni. “Faremo di tutto perché i desideri di mio fratello e sua moglie per Eitan si realizzino” aveva spiegato la zia Aya in una lettera.